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Re: È giusto che i preti si sposino?

Inviato: martedì 17 febbraio 2009, 22:41
da Don Luca
Scegliere o fidarsi di Dio? Una persona normale sceglie e non sceglierebbe il celibato per le mille ragioni che ognuno può immaginare....

Ma se ti fidi di Dio allora cambia tutto, allora sì, scegli l'impossibile da scegliere ma sai che Lui, ogni giorno, sceglierà te e di nuovo te per perdonare, esserci, curare, parlare, adottare... una fecondità inimmaginabile... che non ha nulla a che fare con i tuoi meriti e le tue capacità e per questo diventa ancora di più stupefacente dono che Lui ti fa....

Re: È giusto che i preti si sposino?

Inviato: mercoledì 18 febbraio 2009, 5:37
da Miriam
Scegliere Dio è davvero un fidarsi fino in fondo arrivando all'affidarsi e donargli un cuore. Non è facile le paure e le difficoltà sono sempre dietro la porta ma con loro anche la forza e l'entusiasmo per andare avanti se si usa quella certezza che ogni giorno la Provvidenza si alza prima del sole.

Re: È giusto che i preti si sposino?

Inviato: lunedì 23 febbraio 2009, 0:13
da Kic
..che bello don Luca quello che hai scritto !!! Ho sempre avuto il desiderio di conoscere cosa c'è dietro la spinta a diventare sacerdote del Signore....e spesso chiedo....anche in modo non proprio tattile..di conoscere anche le piccole cose...Quello che dici tu mi tacita.....e mi fa pensare e guardare in sù.....Grazie

Re: È giusto che i preti si sposino?

Inviato: sabato 7 marzo 2009, 16:26
da Juda87
Pace a tutti :) se posso esprimere anche io la mia opinione... come ho già scritto in un altro messaggio... riguardo al matrimonio dei vescovi, non conosco altro se non quello che l'insegnamento biblico ci ha lasciato:

"Il VESCOVO sia irreprensibile, marito di una sola moglie" (1 Timoteo 3:2).

"Il matrimonio sia tenuto in onore da tutti" (Ebrei 13:4).

Non solo, la stessa Parola di Dio afferma che solo i predicatori di false dottrine vieteranno il matrimonio:

"Ma lo Spirito dice esplicitamente che nei tempi futuri alcuni apostateranno dalla fede, dando retta a spiriti seduttori e a dottrine di demòni, sviati dall' ipocrisia di uomini bugiardi, segnati da un marchio nella propria coscienza. Essi vieteranno il matrimonio e ordineranno di astenersi da cibi che Dio ha creati..." (1 Timoteo 4:1-3).

È vero che l'apostolo Paolo consigliò a chi vuole dedicarsi pienamente a Cristo di restare celibe, ma non impose affatto il celibato come condizione obbligatoria (1 Corinzi 7:9), come invece è successo poi arbitrariamente. Anzi, egli consigliò: "per evitare le fornicazioni, ogni uomo abbia la propria moglie" (1 Corinzi 7:2, cfr. Matt. 19:11).

Lo stesso apostolo Pietro, su cui la Chiesa Cattolica asserisce di fondarsi, era sposato (in Matteo 8:14 ad esempio leggiamo della guarigione di sua suocera), e come lui erano sposati gli altri apostoli (1 Corinzi 9:5), a eccezione di Paolo e Barnaba. Eppure gli apostoli erano degli uomini santi perché si santificavano nel timore di Dio e non davano motivo di scandalo in alcuna cosa. Essere sposati ed avere relazioni con la propria moglie non significa affatto non essere in condizione di poter servire Dio!

Inoltre, l'apostolo Paolo scrisse a Tito che l'anziano (ossia il vescovo) oltre che marito di una sola moglie, per essere assunto in questo ufficio, deve essere anche giusto, santo, e temperante; ciò significa che il vescovo anche se sposato può certamente avere queste qualità.

Anche i teologi dei primi secoli (che la Chiesa Cattolica definisce "padri" della chiesa) erano di questo parere. Giovanni Crisostomo (344-407 d.C.) affermò: "S. Paolo ha scritto per turare la bocca agli eretici che condannano il matrimonio, e per mostrare che il matrimonio non solo è cosa innocente, ma eziandio è così onorevole che con esso si può diventare vescovo" (Crisostomo, Hom. II, in Ep. Tit. cap. II).

Re: È giusto che i preti si sposino?

Inviato: sabato 7 marzo 2009, 16:58
da Venerabile Beda
Infatti il celibato dei preti, non è un dogma di fede della Chiesa Cattolica. È solo un'organizzazione interna che può cambiare in qualsiasi momento (storico).
Nella Chiesa Ortodossa, i preti si sposano, ma non i vescovi. Nelle Chiese Protestanti, sebbene non esista in senso stretto la figura dei sacerdoti, ma dei pastori, si sposano.
In breve, la Chiesa Cattolica si è organizzata (ma ripeto, non è dogma) sulla base dei passi da te citati e altri.
Paolo, se non ricordo male, in altro passo dice:
"in conclusione chi si sposa fa bene, chi non si sposa fa meglio".
Pietro era sì sposato, ma quasi sicuramente vedovo. Anche se non fosse stato vedovo, è certo che per seguire Cristo, lasciò moglie e figli.
Ma vorrei rimarcare il passo da te citato, sul Vangelo.
10 I discepoli gli dissero: «Se tale è la situazione dell'uomo rispetto alla donna, non conviene prender moglie». 11 Ma egli rispose loro: «Non tutti sono capaci di mettere in pratica questa parola, ma soltanto quelli ai quali è dato. 12 Poiché vi sono degli eunuchi che sono tali dalla nascita; vi sono degli eunuchi, i quali sono stati fatti tali dagli uomini, e vi sono degli eunuchi, i quali si sono fatti eunuchi da sé a motivo del regno dei cieli. Chi può capire, capisca».
Matteo 19, 10-12

Da notare che questa considerazione di Gesù, viene fatta subito dopo la proclamazione dell'indissolubilità del Matrimonio.


A mio avviso, il prete dovrebbe poter scegliere (come anche il laico) se sposarsi o meno.
Ma come già detto all'inizio di questo argomento, rubando il commento di un cardinale... "per carità, in quest'epoca avremmo un sacco di preti divorziati".

Non è il momento storico adatto, per dare ai preti la possibilità di sposarsi.
Quando (e sé) il Matrimonio, non solo religioso, ma anche civile si riprenderà, allora se ne potrà parlare.


Infine, non mi risulta che nessuna confessione Cristiana, vieti il Matrimonio. Anzi. Se critica sensata c'è da fare, è quella di aver creato la cultura, per cui senza Matrimonio, non c'è realizzazione.
Dio ha creato l'uomo (l'umanità) libero.
Chi si vuole sposare, lo deve poter fare.
Chi non si vuole sposare, lo deve poter fare.
È auspicabile, che nel tempo, di questa piena libertà, ne godano anche i sacerdoti cattolici.
Ma in questo momento storico, sarebbero "tutti" Matrimoni a termine.
Già mi immagino, il marito assente "da casa", perché deve confessare o battezzare; nessuna scampagnata domenicale, niente gite al mare, la Domenica e nelle altre feste, niente ponti, nessun viaggio lungo, tanto meno su Natale e su Pasqua... Ci vuole una donna molto in gamba, per resistere a una vita di questo tipo... e figli in gamba.
E le donne (e gli uomini) in gamba ci sono. Ma non credo siano la maggioranza.