Infatti il celibato dei preti, non è un dogma di fede della Chiesa Cattolica. È solo un'organizzazione interna che può cambiare in qualsiasi momento (storico).
Nella Chiesa Ortodossa, i preti si sposano, ma non i vescovi. Nelle Chiese Protestanti, sebbene non esista in senso stretto la figura dei sacerdoti, ma dei pastori, si sposano.
In breve, la Chiesa Cattolica si è organizzata (ma ripeto, non è dogma) sulla base dei passi da te citati e altri.
Paolo, se non ricordo male, in altro passo dice:
"in conclusione chi si sposa fa bene, chi non si sposa fa meglio".
Pietro era sì sposato, ma quasi sicuramente vedovo. Anche se non fosse stato vedovo, è certo che per seguire Cristo, lasciò moglie e figli.
Ma vorrei rimarcare il passo da te citato, sul Vangelo.
10 I discepoli gli dissero: «Se tale è la situazione dell'uomo rispetto alla donna, non conviene prender moglie». 11 Ma egli rispose loro: «Non tutti sono capaci di mettere in pratica questa parola, ma soltanto quelli ai quali è dato. 12 Poiché vi sono degli eunuchi che sono tali dalla nascita; vi sono degli eunuchi, i quali sono stati fatti tali dagli uomini, e vi sono degli eunuchi, i quali si sono fatti eunuchi da sé a motivo del regno dei cieli. Chi può capire, capisca».
Matteo 19, 10-12
Da notare che questa considerazione di Gesù, viene fatta subito dopo la proclamazione dell'indissolubilità del Matrimonio.
A mio avviso, il prete dovrebbe poter scegliere (come anche il laico) se sposarsi o meno.
Ma come già detto all'inizio di questo argomento, rubando il commento di un cardinale... "per carità, in quest'epoca avremmo un sacco di preti divorziati".
Non è il momento storico adatto, per dare ai preti la possibilità di sposarsi.
Quando (e sé) il Matrimonio, non solo religioso, ma anche civile si riprenderà, allora se ne potrà parlare.
Infine, non mi risulta che nessuna confessione Cristiana, vieti il Matrimonio. Anzi. Se critica sensata c'è da fare, è quella di aver creato la cultura, per cui senza Matrimonio, non c'è realizzazione.
Dio ha creato l'uomo (l'umanità) libero.
Chi si vuole sposare, lo deve poter fare.
Chi non si vuole sposare, lo deve poter fare.
È auspicabile, che nel tempo, di questa piena libertà, ne godano anche i sacerdoti cattolici.
Ma in questo momento storico, sarebbero "tutti" Matrimoni a termine.
Già mi immagino, il marito assente "da casa", perché deve confessare o battezzare; nessuna scampagnata domenicale, niente gite al mare, la Domenica e nelle altre feste, niente ponti, nessun viaggio lungo, tanto meno su Natale e su Pasqua... Ci vuole una donna molto in gamba, per resistere a una vita di questo tipo... e figli in gamba.
E le donne (e gli uomini) in gamba ci sono. Ma non credo siano la maggioranza.