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Paolo VI

Inviato: lunedì 1 dicembre 2008, 18:58
da Kic
Beati noi
...se, poveri nello spirito, sappiamo liberarci dalla fallace fiducia nei beni economici e collocare i nostri primi desideri nei beni spirituali e religiosi; e abbiamo per i poveri riverenza e amore, come fratelli ed immagini viventi del Cristo.
Beati noi se, formati alla dolcezza dei forti,
sappiamo rinunciare alla potenza funesta dell'odio
e della vendetta ed abbiamo la sapienza
di preferire al timore che incutono le armi,
la generosità del perdono,
In accordo nella libertà e nel lavoro,
la conquista della bontà e della pace.
Beati noi se non facciamo dell' egoismo
il criterio direttivo della vita,
e del piacere il suo scopo,
ma sappiamo invece scoprire
nella temperanza una fonte di energia,
nel dolore uno strumento di redenzione
e nel sacrificio la più alta grandezza.
Beati noi se preferiamo essere oppressi che oppressori
e se abbiamo sempre fame di giustizia in continuo progresso.
Beati noi se, per il Regno di Dio, sappiamo, nel tempo e oltre il tempo, perdonare e lottare, operare e servire, soffrire e amare.
Non saremo delusi in eterno.


Paolo VI

Re: Paolo VI

Inviato: sabato 6 dicembre 2008, 11:59
da Ele
GAUDETE IN DOMINO

ESORTAZIONE APOSTOLICA
DI SUA SANTITÀ
PAOLO VI (9 maggio 1975)


Venerabili Fratelli e diletti Figli,

salute e Apostolica Benedizione

Rallegratevi nel Signore, perché egli è vicino a quanti lo invocano con cuore sincero (1).
Nel corso di questo Anno Santo già molte volte noi abbiamo esortato il Popolo di Dio a corrispondere con gioiosa prontezza alla grazia del Giubileo. Il nostro invito chiama essenzialmente, voi lo sapete, al rinnovamento interiore e alla riconciliazione nel Cristo. Ne va la salvezza degli uomini, ne va la loro felicità completa. Nel momento in cui, in tutto il mondo, i credenti si preparano a celebrare la venuta dello Spirito Santo, noi vi invitiamo ad implorare da Lui il dono della gioia. Certo, per noi stessi il ministero della riconciliazione si esercita tra numerose contraddizioni e difficoltà (2), ma esso è suscitato ed accompagnato in noi dalla gioia dello Spirito Santo. Così, in tutta verità noi possiamo riprendere per conto nostro, riguardo alla Chiesa universale, la confidenza dell'Apostolo Paolo alla sua comunità di Corinto: «Voi siete nel nostro cuore, per morire insieme e insieme vivere. Sono molto franco con voi . . . Sono pieno di consolazione, pervaso di gioia in ogni nostra tribolazione»(3). Sì, è per noi ugualmente una esigenza di amore l'invitarvi a condividere questa gioia sovrabbondante che è un dono dello Spirito Santo? (4)
Noi abbiamo dunque sentito come la felice necessità interiore di indirizzarvi, nel corso di questo Anno di grazia, e molto opportunamente in occasione della Pentecoste, una Esortazione Apostolica il cui tema è, precisamente, la gioia cristiana, la gioia nello Spirito Santo. È come una specie di inno alla gioia divina, che noi vorremmo intonare per suscitare un'eco nel mondo intero e anzitutto nella Chiesa: che la gioia sia diffusa nei cuori con l'amore di cui essa è il frutto, per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato (5). Auspichiamo anche che la vostra gioia si unisca alla nostra, per la consolazione spirituale della Chiesa di Dio, e di tutti quegli uomini, che vorranno rendersi cordialmente attenti a questa celebrazione.