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Può l'uomo essere come Dio?

Inviato: domenica 11 novembre 2012, 12:26
da Sirio
Ho una riflessione che vorrei condividere sulla Parola, le Scritture, il Verbo.

La Parola di Dio si è rivelata nel Figlio in modo unico e speciale.

Prima erano i Profeti a riportare il Messaggio, a descrivere con le parole quello che veniva loro comunicato.

Gesù interpreta e comunica la volontà del Padre, ma aggiunge la sua testimonianza diretta e la Sua Parola, la sperimenta con la propria vita e lascia che siano i suoi discepoli a testimoniare e trasmettere il Messaggio.

Noi oggi conosciamo la Sua parola, che è la diretta testimonianza della Sua Vita, Lui è la parola vivente, il Verbo si è fatto carne e abita in mezzo a noi.
Non si è limitato a donarci la Parola, il Messaggio, la Buona Notizia, la Parola si è fatta carne e sangue, pane e vino, reale nutrimento che concretamente ci fa vivere in una nuova dimensione, unica e assolutamente esclusiva: il privilegio di nutrirci concretamente di Dio.

L’uomo è ciò che mangia.
Nutrendoci con il Corpo e il Sangue di Dio noi Lo portiamo dentro di noi e ci trasformiamo in Lui, diventiamo sempre più come Lui.
L’uomo creato a Sua immagine e somiglianza diventa sempre più simile a Lui.
Abbiamo la reale concreta possibilità di divinizzarci.

Può l'uomo essere come Dio?

Inviato: domenica 11 novembre 2012, 18:17
da Venerabile Beda
Il progetto finale di Dio, consiste in una sorta di "divinizzazione" dell'uomo. L'umanità è già divinizzata, per il fatto che il Figlio di Dio, si è fatto uomo. Questa "divinizzazione", sarà esplicata al Ritorno di Cristo, per quanti hanno scelto Cristo, e comunque Dio, il Bene. Naturalmente, è una "divinizzazione" tra virgolette appunto, in quanto Dio è uno solo; e uno solo è il Signore: Gesù Cristo. Diciamo che questa "divinizzazione", dovrebbe consistere in una completa conoscenza di Dio, in un completo nutrirsi di Lui.

Personalmente, non ci tengo molto ad essere come Dio. La mia massima realizzazione, è servire Cristo. E credo che non ci sia niente di meglio, per qualsiasi creatura, che servire Cristo. Poi, se in aggiunta ci sono extra materiali, possibilità di mangiare qualcosa di buono, l'arte, la bellezza, la cultura (quella vera), la conoscenza (quella vera), il sesso (nel rispetto della Legge, della volontà di Dio), l'amore, l'amicizia... ben vengano.
Basicamente, non aspiro in modo particolare nemmeno all'immortalità; tanto meno all'eternità. Se la mia esistenza, si concludesse adesso, per il solo fatto di poter servire Cristo, sarebbe già tutto. Se poi lo posso fare per l'eternità, tanto meglio.

"Non esiste l'eternità senza l'Amore"; ovvero non esiste (e non mi interessa) l'eternità senza Cristo.
Solo questo conta: servire Cristo. Nel tempo o fuori dal tempo, dopo il tempo.
Dio c'è già. Non ne servono "altri".
Del resto... "Una settimana da Dio", docet... credeva fosse facile...
Invece poi... si è reso conto... di quanto sia Bene che l'uomo non abbia certe responsabilità.

Se potessi diventare Dio, potrebbe essere "difficile" servire Cristo. Preferisco essere quello che sono (magari meno indegno)... ma poterlo servire.

Lucifero, voleva diventare come Dio; e quando Dio Padre, nella Sua assoluta sovranità, decise che Suo Figlio si incarnasse nell'uomo, gli impose di servirLo. Gli angeli fedeli obbedirono. Lucifero, si ribellò, dicendo: "Mai! Non Lo servirò mai!". E da lì nacque tutto.

Le creature, devono fare le creature; e Dio, deve fare Dio.

Poi, dopo... ferma restando questa netta e chiara distinzione, se a Dio piace, farci "partecipi" della Sua natura nei termini che Lui ritiene, come vuole Lui.

Mi preferisco peccatore con Cristo, che perfetto, o addirittura Dio, senza Cristo.