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Ricerca di comunicazione sul messaggio evangelico

Inviato: giovedì 1 novembre 2012, 16:31
da Venerabile Beda
Non mi devi ringraziare; lo scopo di un Forum, è quello di consentire l’interazione comunicativa tra le persone. La scelta del mio nick, è legata essenzialmente all’ammirazione per il Venerabile Beda, non altro. E anche a fargli “un po’ di pubblicità” in un mondo meno… “accademico”.
Per il resto non credo di avere una vita più pesante di altre persone; al massimo, ho affinato la tecnica per evitare a priori certi problemi, facendo tesoro dell’esperienza (quasi sempre fallimentare) altrui. Es… parli di divorzio… io evito di sposarmi, così è sicuro che non dovrò divorziare. E via discorrendo per le altre fattispecie. A parte questo circa la questione Amore e Giustizia, non credo proprio di esprimere un mio personale punto di vista: rilevo i fatti per come sono oggettivamente, alla Luce del Vangelo, della Scrittura, del Magistero della Chiesa, del vedere la realtà concreta della vita, non solo mia, ma anche di altri, vicini e lontani. Quando invece esprimo una mia opinione, un mio personale punto di vista, solitamente, lo specifico. Nel silenzio, non si tratta di opinione, ma un limitarsi a riportare i fatti oggettivi alla Luce delle voci suindicate.


Sirio ha scritto:Dio è Amore (agape), non si può dimostrare, si può soltanto credere.
Non è esattamente così. Tu stesso quale medico chirurgo, puoi concretizzare l’Amore di Dio, che non è altro che il Verbo che si fa carne, nel momento in cui fai qualcosa per gli altri… che va oltre i tuoi doveri, ovvero oltre il tuo onorario. Faccio un esempio banale. Se tu dici: “Dio è Amore” e sei un affermato chirurgo, e non fai gratis un intervento a un povero… il tuo “Dio è Amore” non significa nulla. Se tu curi chi non può pagare (senza ricevere onorario) allora tu, a quella persona, potrai dire: “Dio è Amore”, perché glielo hai dimostrato coi fatti. Non a parole: il Verbo si è fatto carne. Non significa che devi lavorare gratis, ma dovresti fare qualcosa in più che non ti venga retribuita in termini economici. Come fece ad es. madre Teresa: non si limitò a dire ai suoi poveri: “Dio ti ama”… li curò, li lavò, diede loro un rifugio, ecc. A quel punto (come conclusione) fu nelle condizioni di dire: “Dio ti ama”. Fu quello che decenni or sono, disse un vescovo a un giovane santo che voleva convertire un quartiere di poveracci dove la bestemmia era di casa: “Caro canonico, se lei vuole convertire questi poveracci, prima, deve dargli da lavarsi, da vestirsi, da dormire e da mangiare (gratis) per almeno un mese; poi, dopo… può iniziare a parlargli di Dio, di Madonna, e di confessione!”. Il giovane prete, comprese, e fece proprio così. Oggi, a distanza di ca 100 anni, si chiama sant’Annibale Maria Di Francia (da Messina). L’Amore di Dio, si può dimostrare. E si deve dimostrare prima in termini materiali. Poi dopo, in termini anche spirituali: amicizia, ascolto, condivisione, ecc. Ma è meglio dimostrarlo prima (se si può), e dopo dire: “Dio ti ama”, “Dio è Amore”. Non gli puoi dire oggi a un giovane disoccupato che non si può sposare perché non ha lavoro: “Dio è Amore”, se non gli dimostri questo Amore, facendogli avere concretamente un lavoro dignitoso. In breve, basti pensare alla parabola del Buon samaritano. Allora, non potendo dare lavoro ai disoccupati, salute agli infermi, ecc. mi pare più sensato e saggio, dire le cose per quello che sono: “La vita è sofferenza… noi nella Fede, sappiamo che questa sofferenza ha un senso, e saremo adeguatamente ricompensati dall’altra parte, se si tratta di cose che non possiamo cambiare”. In breve, il senso delle Beatitudini della festa odierna. Del resto Cristo stesso, pur potendo scendere dalla croce, non lo ha fatto. Perché? Perché sapeva che noi dalla nostra croce, non possiamo scendere. Dunque, certo, per Amore, è rimasto sulla croce. Ma perché ci è finito? Per Amore e per soddisfare la Giustizia di Dio. Così stanno le cose.


Sirio ha scritto: Ma il mio desiderio è poter esprimere anche con la comunicazione diretta che parli di un Dio che Ama e perdona sempre e non condanna chi ora si trova nella difficoltà.
Dio ama e perdona sempre (se c'è pentimento o almeno qualcosa che si avvicini al pentimento... altrimenti... picche!). E non condanna certo chi si trova in difficoltà. Ma condanna anche in eterno, chi caparbiamente, Lo rifiuta, ovvero, rifiuta la Sua Legge. Questo come criterio generale. Poi nel caso specifico, ci possono essere eccezioni o deroghe… che confermano la regola. Questa è la Verità. L’Unica sola Verità. Si può solo sfumare: ci condanniamo noi da soli rifiutandolo… il risultato non cambia.


Sirio ha scritto:Se non avessi a mia volta ricevuto questa verità oggi probabilmente sarei uno dei tanti divorziati infelici con una famiglia distrutta e una montagna di rabbia da smaltire o scaricare sul prossimo.
Certo… non so se il tuo divorzio è stato subìto o voluto… (ovviamente non è affar mio saperlo)… parlo in generale; comprensione e amore verso tutti, ma prioritariamente a chi, pur di rispettare la Legge di Dio, rimane con la persona che ha sposato, anche a costo di vivere da infelice, perché questo è Amore, l'Amore che si sacrifica. Ed è il sacrificio (per Amore), che spalanca le porte del Paradiso. E comprensione prima, verso chi pur di rispettare nel modo più assoluto la Legge di Dio, evita a priori di sposarsi… poi dopo… anche comprensione verso tutti gli altri, ma dopo. Sinceramente, fatico ad essere comprensivo verso chi ha/ha avuto più amanti, più mogli ecc. (Umanamente… una volta si può sbagliare… però se fallisce anche il secondo “matrimonio”, forse è il caso di darci un taglio no? Evidentemente non è cosa che compete). Sono molto più comprensivo verso un prete che manca ai suoi voti con una donna single, che con un uomo o una donna che nell’arco della vita tradisce più volte il partner. Qui dico una mia opinione: non credo proprio che Cristo la pensi diversamente.


Sirio ha scritto:Vorrei farti 2 domande: esiste per te l'Amore Gratuito? (Che non pretende niente in cambio?)
Tenendo presente che Dio basta a se stesso (anche perché sono 3 persone), l’Amore di Dio, è Amore gratuito. Dio ha creato tutto per Amore. Pur non avendo bisogno di creature. Quindi, sì, esiste l’Amore gratuito… quello di Dio. Rimane però il fatto, che le nostre scelte, hanno conseguenze. Sarò più chiaro: Dio ama i dannati. Ma sono dannati (in eterno). Dio ama satana. Ma rimane satana (in eterno). È stato schiacciato e sarà schiacciato molto di più. Eppure, Dio lo ama (per questo non pone fine alla sua esistenza). Cristo, nel Vangelo ci sprona ad emulare questo Amore gratuito di Dio Padre, quello che dobbiamo cercare di fare. Ma è innegabile che la condizione umana, è incentrata su un Do ut des. Che non è comunque una cosa sempre necessariamente negativa. In alcuni ambienti, se regali una cosa, pensano che non valga molto… non ci prestano attenzione. Se una cosa la fai pagare molto cara, pongono la massima attenzione. Ed ecco, che ad es., acquisire la salvezza costa molta fatica. Dio non è uno stupido.


Sirio ha scritto:Quando Gesù guardò Pietro dopo essere stato rinnegato per la terza volta cosa esprimeva quello sguardo: tristezza, disgusto, disperazione, rabbia o Amore?
Secondo me prima di tutto, pena. Constatando la miseria e la debolezza della nostra condizione umana. E naturalmente Amore. Il disgusto e la rabbia o meglio, l’ira, Dio Padre e Cristo, li riservano ad altre fattispecie, come attesta la Scrittura: pedofilia, tiepidezza nel fare il bene e nella Fede, violazione delle leggi della natura, ecc. Fermo restando che anche qui, se c’è reale pentimento (dopo aver pagato e se possibile riparato), il perdono e l’amore, hanno l’ultima parola. Perché appunto Dio è Amore… e concretizza questo Amore, sempre e solo con Giustizia. Così come concretizza la Giustizia sempre con Amore o con un fine di Amore.