A molte persone se inizio a parlare di Dio Amore, di Dio che ama, comprende perdona e protegge, la prima cosa che mi dicono è: "Dov'era Dio durante il Nazismo? Dov'era Dio quando mio figlio moriva all'età di nove anni? Ma tu lo sai che ogni giorno 26 mila bambini muoiono di fame? E questo sarebbe Dio Amore? Perché Dio consente i terremoti? Se Dio è Amore, perché mio figlio è disabile?" E via discorrendo. Peraltro, avendo vissuto sulla mia pelle, un paio di queste esperienze, so quanto possa essere fastidioso, sentire certe espressioni "Dio è Amore" e simili, quando sono dette da persone a cui è andata "piuttosto liscia" nei più svariati settori. Dico questo da persona di Fede, sapendo che la Fede, può dare una vera risposta a ognuna di quelle critiche. Ma non ritengo mai, mai saggio, esordire dicendo: "Dio è Amore". "Dio è Amore", non è l'
incipit; "Dio è Amore" è la conclusione di un dialogo, di un percorso, di un'esperienza, che solo in questo modo diventa
credibile. Una Fede matura, adulta. Altrimenti, a mio avviso, se si esordisce dicendo "Dio è Amore" e questo tu non puoi dimostrarlo
concretamente, pensano (e non a torto) che racconti favolette. Ma il Cristianesimo, non è una favoletta... è l'Amore che si manifesta attraverso la sofferenza, la morte, e quindi la resurrezione di Cristo.
Non è l'Amore che si manifesta attraverso la resurrezione, senza passare dalla sofferenza e dalla morte. Questa è una valle di lacrime, come dice la Salve regina. Che poi in questa valle di lacrime, si possa sentire forte e potente l'Amore di Dio, la gioia... è altra questione. Ma valle di lacrime rimane. Come si fa a dire (come
incipit) "Dio è Amore", a una ragazza che è stata violentata? Io non ritengo saggio esordire così. Viceversa, ritengo saggio esordire con la croce, con la sofferenza, sapendo che così, nessuno mi potrà dire che racconto favolette. Una croce, che ha sempre come prospettiva la Resurrezione, sia chiaro. Altrimenti, nemmeno questo sarebbe Cristianesimo. Ma non si risorge se non prima si muore.
Per cui la mia, non è stanchezza mistica... ma semplicemente, realismo. O se preferisci stanchezza di vita vissuta e conosciuta. Guardare la realtà per quello che è... non per quello che noi vorremmo che fosse. La vita è una valle di lacrime, con momenti belli, se noi sappiamo vivere correttamente. È un esilio... che può essere gradevole. Ma esilio rimane.
Circa la digressione fra Antico e Nuovo Testamento:
41 Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. 42 Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; 43 ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. 44 Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? 45 Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me. 46 E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna».
Questo è il Vangelo... non è un libro storico dell'Antico Testamento. A proposito di conoscenza.
E ancora:
E il servo fannullone gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti.
Matteo 25,30
Sempre il Vangelo.
Ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna.
Marco 3,29
Là ci sarà pianto e stridore di denti quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio e voi cacciati fuori.
Luca 13,28
Luca... lo scriba della mansuetudine di Dio; l'evangelista che più di ogni altro sottolinea la Misericordia di Dio... l'evangelista della parabola del padre misericordioso o del figliol prodigo!
Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio incombe su di lui.
Giovanni 3,36
Tutti e quattro i vangeli.
5 Tu, però, con la tua durezza e il tuo cuore impenitente accumuli collera su di te per il giorno dell'ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio, 6 il quale renderà a ciascuno secondo le sue opere: 7 la vita eterna a coloro che perseverando nelle opere di bene cercano gloria, onore e incorruttibilità; 8 sdegno ed ira contro coloro che per ribellione resistono alla Verità e obbediscono all'ingiustizia. 9 Tribolazione e angoscia per ogni uomo che opera il male, per il Giudeo prima e poi per il Greco; 10 gloria invece, onore e pace per chi opera il bene, per il Giudeo prima e poi per il Greco, 11 perché presso Dio non c'è parzialità.
Romani 2,5-11
Salto per brevità tutte le altre lettere di Paolo e le lettere degli altri apostoli, ma c'è almeno un chiarimento analogo per quasi ogni lettera.
E naturalmente...
Fuori i cani, i fattucchieri, gli immorali, gli omicidi, gli idolàtri e chiunque ama e pratica la menzogna!
Apocalisse 22,15
Tutte citazioni del Nuovo Testamento. A partire dal Vangelo. Quindi, di cosa stiamo parlando? Dio è Amore... ma se si viola la Sua Legge, si viene sbattuti all'Inferno e in eterno. Si paga in questa vita e nell'altra, a seconda dei casi. E di solito, si viene premiati solo nell'altra; qualche volta, raramente, anche in questa. Proprio per non raccontare favolette. Se poi si vuole fare la discussione per cui Dio non condanna, ma siamo noi che ci condanniamo... è noto. Ma come dice un mio caro amico: "
Ho caduto o sono caduto, sempre a terra
ho arrivato". Il risultato non cambia. Che poi a Dio, essendo Amore, quale Padre buono, basti un minimo di collaborazione per essere salvati è vero. Ma se quel minimo non si fa... si viene dannati in eterno
dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue.
Marco 9,48
Ancora il Vangelo.
Questo a proposito della conoscenza... dove si pensa che il Cristianesimo sia una sorta di "Volemose bene" tutti felici e tutti contenti. E dalla gente che conosce realmente la vita, viene preso come una favoletta.
Il Cristianesimo è l'Amore che si sacrifica:
13 Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. 14 Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando.
Giovanni 15, 13-14
L'aver presentato Dio come solo Amore (togliendo l'altra dimensione di Dio, la Giustizia), ha reso il Cristianesimo poco credibile e poco realistico. Tuttavia, se tu nella tua spiritualità, senti di dover sottolineare l'Amore di Dio, è cosa buona e giusta. Purché si sottolinei l'Amore di Dio, senza omettere, nascondere la Giustizia. Cosa che discutibilmente alcuni fanno.
Quello stesso ragionamento, per cui, siccome Dio è Amore, alcuni ritiene che alla fine, Dio chiuderà un occhio su: divorzio, adulterio, omosessualità vissuta, e via discorrendo. No. Questo è solo un inganno di satana:
Non vi fate illusioni; non ci si può prendere gioco di Dio. Ciascuno raccoglierà quello che avrà seminato.
Galati 6,7
Ancora Nuovo Testamento. Ti consiglio di leggere un po' di più il Nuovo Testamento. Scoprirai che Dio non è solo Amore, ma anche Giustizia... (dove l'Amore ha una certa prevalenza, sì... ma senza annullare la Giustizia... altrimenti la vita, sarebbe molto diversa... meno morte, meno malattia, meno sofferenza, ecc.).
I fatti concreti, non le opinioni, le idee o i desideri.
Non è il tuo caso, l'omettere la Giustizia, ho capito. Ma se non si fa attenzione... molti cercano ogni occasione utile per ometterla, creando un'idea scorretta, distorta o quanto meno incompleta (e quindi comunque scorretta) di Dio, di Cristo, del Cristianesimo. Inventandosi così un Dio di comodo, un Cristo di comodo "che non sta né il Cielo né in Terra". L'Amore... mi pare abbastanza evidenziato e sottolineato. Anche troppo. Anche quando "non c'è". Mi pare poco presente la Giustizia.
Il Vangelo, si deve accettare nella sua interezza: parole e pagine dolci, parole e pagine dure. Il Cristianesimo, si deve accettare nella sua interezza. Non è a... "struttura modulare"... scelgo solo quello che mi piace. Non è un menu. È un unico piatto di portata. O si mangia tutto o non si mangia... "Non potete servire due padroni".
Oggi direbbe: "Non potete scegliere solo i comandi che preferite, che vi piacciono, omettendo il resto"; anzi ... lo ha detto:
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell'anèto e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la Giustizia, la Misericordia e la Fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle.
Matteo 23,23
Con un linguaggio più moderno:
"L'Amore si deve praticare, senza omettere la Giustizia". E specularmente: "La Giustizia si deve praticare senza omettere l'Amore".