Gli aspetti laici cristiani della Pasqua


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Venerabile Beda
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Gli aspetti laici cristiani della Pasqua

Messaggio da Venerabile Beda » lunedì 2 aprile 2012, 11:28

Poiché molti fanno confusione, cerchiamo di fare un po' di chiarezza. Definiamo laico, ciò che non è strettamente religioso. Un'azione liturgica, è ovviamente religiosa. Il Pranzo di Pasqua, è festeggiare la Pasqua Cristiana in modo laico. Le due cose, non sono in contrasto, a condizione però, che prevalga nettamente, l'aspetto religioso, e che l'aspetto laico, non porti ad eccessi. La Pasqua, nasce nel Giudaismo. Ed era (ed è per i seguaci del Giudaismo), la Festa in cui si Celebra il Passaggio dalla schiavitù dell'Egitto, alla Libertà donata da Dio al Suo Popolo: Israele. La Cena Pasquale ebraica, richiede tra le altre cose: agnello pasquale, maschio, nato nell'anno, erbe amare, azzimi. Il Cristianesimo nasce nell'alveo del Giudaismo. L'agnello pasquale, non è più (religiosamente parlando) un ovino, ma è l'Agnello di Dio, Gesù Cristo, il Figlio di Dio fatto uomo, che viene sacrificato sull'altare della croce, per pagare il debito dell'umanità che ha scelto il male. La Pasqua ebraica, viene così cristianizzata; non tanto sostituendo, ma completando il significato. Per cui non è più solo Dio che libera il Suo Popolo Israele, ma è Dio, che attraverso il sangue di Cristo, libera l'umanità dalla schiavitù del peccato, che si concretizza storicamente, nel passaggio dallo stato di morte allo stato di vita di Gesù Cristo. Ma il Cristianesimo, per vocazione, si rivolge anche al mondo pagano. I pagani, nel mondo greco, romano, egizio, ecc. avevano alcune usanze... l'uso di farsi doni nella Festa del Sole Invitto, (25 Dicembre), l'uso dello scambiarsi uova con l'avvento della Primavera, l'uso di immagini pagane, come il coniglio di primavera (simbolo di fecondità), ecc.
Alcuni, pensando di aver scoperto l'acqua calda, dichiarano lo scandalo di tutto questo, dimostrando di non conoscere la Storia. Non appena il Cristianesimo si è diffuso nel mondo romano, vi fu una coesistenza, del Cristianesimo stesso, con il paganesimo. Inevitabile la contaminazione. Ma la contaminazione, a differenza di quanto costoro sostengono, non è stata esattamente bilaterale, ma unilaterale... se non sul piano formale, sul piano sostanziale. Sicché il Cristianesimo ha cristianizzato le rappresentazioni delle divinità pagane (statue, sculture, pitture), sostituendole con le statue di Cristo, di Maria la Madre di Cristo, dei santi; rispettivamente, per un giustissimo culto di latria (adorazione per Cristo), iperdulia (ipervenerazione per la Madre di Cristo), dulia (venerazione per i santi); la Festa del Sole Invitto, è stata cristianizzata, sostituendola con la Festa Cristiana della Nascita di Gesù Cristo; la consuetudine pagana dei doni della dea Strenna è stata sostituita (cristianizzata) con lo scambio dei doni fraterni a Natale; l'usanza delle uova e del coniglio a Pasqua, è stata cristianizzata, facendo acquisire a questi simboli, il significato reale della Pasqua, cioè della nuova vita che nasce, che quindi, per estensione risorge: Gesù Cristo il Figlio di Dio morto e risorto. Anche la stessa scelta del giorno di Pasqua (la prima Domenica di Plenilunio, dopo l'equinozio di Primavera), ha un'origine pagana, ma è stata cristianizzata quale notte di Luce... della Luce di Cristo risorto. E via discorrendo. Non si riesce pertanto a comprendere, chi grida allo scandalo, (quale?) dichiarando cose note e stranote, di cui non c'è nulla di vergognarsi. Noi siamo cristiani figli di pagani. È un fatto oggettivo… è la verità. E l'aver cristianizzato le discutibili usanze pagane, è una cosa ammirevole; non è una cosa di cui vergognarsi. I cristiani, si dividono, quanto alle origini, in due gruppi: figli di Abramo e figli di pagani; spiritualmente, siamo tutti figli di Abramo; ma fisicamente, noi cristiani italiani ad esempio, siamo figli dei greci e soprattutto dei romani, ovvero di pagani. E non c'è nulla di cui vergognarsi. Si deve vergognare chi è rimasto pagano, al limite. Perché se tra i pagani, c'erano persecutori di Cristo, accanto, c'erano anche martiri. Sapete chi è sant'Tarcisio? Un giovanissimo cristiano, figlio di pagani, morto martire per testimoniare la Fede in Cristo. È solo uno dei tantissimi esempi. Non sproloquiamo, dicendo fesserie sulla Storia e sulla Storia del Cristianesimo, che non conosciamo nemmeno bene. Quindi, le uova, il coniglietto pasquale, le colombe, vanno benissimo come segno laico cristiano. Non c'è nulla di male e c'è di bene. Purché sia tutto subordinato, all'aspetto religioso (quello più importante) della Pasqua. Che poi alcune cose si siano assestate come puramente religiose (il culto a Cristo, a Maria, ai santi) e altre come puramente laiche (uova, panettone, ecc.) ... è un naturale risultato dell'evoluzione storica. Alcune cose sono religiose; altre laiche: ma tutte cristiane, sì, con un'origine pagana... e allora? Anche sant'Agostino, prima, era pagano! E non solo lui. I pagani che si convertivano al Cristianesimo, alcune usanze pagane, le rigettavano; altre le trasformavano, cristianizzandole. Così è. E non c'è niente di male, anzi, c'è di bene: è cosa buona e giusta, gradita a Dio, voluta da Cristo Signore, cristianizzare tutto (nel rispetto della libertà di ogni individuo). Qualcuno ha molta confusione in testa, verosimilmente, per studi superficiali e/o interpretazioni personali, soggettive, prive di valido fondamento scientifico e/o teologico.
Circa la questione agnello pasquale... pacifico l'uso di quello fatto di zucchero... circa quello vero, in questi giorni, ci sono polemiche da parte di animalisti o simili, che affermano che non è una pratica cristiana. In senso religioso, sicuramente no. Ma in senso laico, sì. Perché la Pasqua Cristiana, nasce da quella giudaica; e se religiosamente il vero Agnello è Cristo, laicamente, l'agnello di carne, è lecito mangiarlo. Rispettabili le scelte dei vegetariani. Purché non si impongano agli altri. Anche perché… perché l'agnello no e il vitello sì? Perché in questo periodo c'è maggiore richiesta di agnelli? E che razza di motivazione è? Circa il comandamento: "Non uccidere" aggiungendo strumentalmente "né uomini né animali"… gli animali, non si possono uccidere per il gusto di uccidere, per "passatempo", per maltrattarli ecc. Ma si possono tranquillamente uccidere per nutrirsi. Chiamasi "catena alimentare". E non c'è nessun passo del Vangelo che dice che è vietato. Al contrario: Gesù Cristo, mangiava l'agnello; è documentato. Gesù Cristo, non era vegetariano. Ho detto tutto. Non rompiamo, e non inventiamoci comandamenti che non esistono. Fermo restando, il rispetto per gli animali, ma in posizione subalterna e strumentale agli uomini, come attesta il Vangelo (qui sì): "Voi valete più di molti passeri". Il Cristianesimo è una cosa… il vegetarianismo, il pacifismo, ecc. sono altre cose. Che possono anche coesistere. Possono, non devono. E purché lo si faccia con responsabilità. Non come ad es. i genitori di qualche anno fa, a cui fu giustamente tolta la patria potestà, in quanto imposero (irresponsabilmente) al figlio, sin dalla nascita, una dieta assolutamente vegetariana, danneggiando gravemente il suo sistema muscolare, a causa di un insufficiente apporto proteico. Certe scelte si fanno, sulla propria pelle, almeno… dopo i 18 anni. A sviluppo superato. Chi le vuole fare. Ribadisco… non rompiamo. Rompiamo le scatole a chi fa le cose veramente immorali: evasione fiscale, non dare il superfluo ai poveri, ecc. No a chi si mangia un agnello o un capretto... una volta l'anno!!!


Il Venerabile Beda

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Noi, siamo sfacciatamente di parte e ce ne vantiamo!

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