Avvento: attesa nella gioia


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Venerabile Beda
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Avvento: attesa nella gioia

Messaggio da Venerabile Beda » mercoledì 1 dicembre 2010, 13:16

Avvento: attesa nella gioia

Un bambino in arrivo, è una condizione di attesa e gioia, gioia, che si concretizzerà nel momento in cui il bambino nasce. Quando la mamma è in attesa, prepara di solito, (oggi più facilmente acquista), il corredo per il bimbo in arrivo. Certo, oggi è più facile sapendo prima il sesso, se scegliere un corredo rosa o azzurro, ma anche in passato, magari optando per il bianco, qualcosa a maglia si preparava. E il papà non è da meno; prepara la stanza, la culla; e anche lì, sempre il problema del colore, in passato in base al sesso. Tutto questo, ordinariamente, porta una gioiosa e costruttiva novità nella vita della coppia.
Anche noi, aspettiamo un bambino, un bambino speciale, Figlio di Dio e Figlio dell'uomo, vero Dio, e vero uomo, già nato, morto e risorto. Ciò nonostante, ancora oggi, vuole nascere tra noi, per essere "Dio con noi", uno di noi.
Attesa nella gioia.
I tradizionalisti obietteranno: "Guarda che il colore liturgico dell'Avvento è il viola, e non si dice il Gloria". Verissimo. Ma il viola dell'Avvento, è diverso dal viola della Quaresima. Il viola quaresimale, è un viola di penitenza, funerario; in Quaresima, non solo non si dice il Gloria, ma non si canta nemmeno l'Alleluia! In Avvento si canta. In Quaresima, il colore è il viola, ma può essere sostituito dal nero oppure dal grigio cenere; in Avvento, non è ammessa questa sostituzione. Perché? Perché non si può e non si deve essere tristi, quando si aspetta un bambino... e che bambino! Certo, l'attesa, indica... "incompletezza", manca qualcosa. Ma è per questo che la gioia si concretizza il 25 Dicembre, con il Gloria, dove si festeggia il Natale, ovvero la nascita di Gesù Cristo. Questo è il Natale.
Ma cosa significa gioia?
Certamente non significa giocate a carte, cene e cenoni dove si eccede nel cibo, pranzi assurdi, che sono un'offesa per i poveri. Aggiungo le visite a parenti e amici, dove è il pettegolezzo a farla da padrone. Gioia significa cambiamento costruttivo. Non cambiamento. Molti cambiamenti, sono deleteri; ma cambiamento costruttivo. Quando la coppia aspetta il bimbo, la vita di quella coppia, cambia in modo costruttivo (si presume che la coppia in questione abbia scelto di sposarsi liberamente, e che nessuno sia stato violentato [k-ahah] ); allora anche la nostra vita, il nostro cuore, deve cambiare in modo costruttivo. O almeno, dobbiamo sforzarci di farlo seriamente. Come? Per cominciare, sul come vivere il Natale. Ricordando appunto, che le giocate a carte, le mangiate, i regali, sì, ci vogliono, ma devono essere vissuti con moderazione ed equilibrio, dando la priorità a Gesù Cristo (è il Suo Compleanno!!!!!!!!), ai poveri, (che sono sempre il Festeggiato!!), e poi dopo, soddisfatte queste priorità, ben venga anche il resto, con moderazione però, senza mai diventare schiavi dei soldi e del consumismo. Allora sarà gioia, ovvero la serenità, di stare in compagnia del Festeggiato. "Perché è un bravo ragazzo!", si canta di solito. Ma anche perché è il nostro migliore Amico, il nostro Dio, che pur essendo Dio, si è fatto uomo (non ha fatto un affare; ma lo ha fatto per noi!) è morto ed risorto per noi. E vissuto correttamente il Natale per quello che è, questo bambino speciale, Lo vedremo gattonare nelle nostre vite, anche nei momenti difficili; senza bacchette magiche; sia chiaro, il bambino è Lui, non noi. Noi siamo adulti, e sappiamo che i problemi li dobbiamo affrontare da tali. Ma con un bambino così speciale, diventa meno difficile e soprattutto, ha più senso affrontarli. E se Dio ci ha fatto dono di possibilità economiche superiori alla media, cerchiamo di fare qualcosa di più significativo, anche per gli altri bambini del mondo. GlieLo dobbiamo. Perché questa gioia, possa essere vera.


Il Venerabile Beda

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Noi, siamo sfacciatamente di parte e ce ne vantiamo!

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