Tu parti dal presupposto, che l'amore giustifichi tutto; che l'amore, in quanto amore, sia già intrinsecamente giusto. Non è così. Almeno non l'amore inteso come amore passionale...
Come diceva Dante: «puote errar per malo obbietto o per troppo o per poco di vigore».
L'amore, è lecito, solo quando è giusto.
L'amore in cui uno dei 2 è sposato (o a seconda della propria sensibilità), in cui uno dei 2 è impegnato con altra persona, è intrinsecamente sbagliato. Perché non ho diritto di amare, in termini passionali, una persona che appartiene ad altri.
L'amore tra 2 omosessuali, è intrinsecamente sbagliato (la concretizzazione fisica di esso, non il sentimento in sé), per l'ordine stabilito dal Creatore; salva però la possibilità ipotetica e potenziale, per il futuro, di verificare, nel caso specifico, se è una cosa innata; e se è innata, non può essere sbagliata in assoluto, perché rientrerebbe nell'ordine naturale delle cose. Purtroppo però, allo stato attuale, la Scienza, non è in grado di stabilire in modo assoluto tutto questo. La verità è che alcuni nascono tali, e altri lo diventano,
o sfociando in omosessualità pura, o in bisessualità (il vero omosessuale, non è in grado di avere rapporti con una donna, così come il vero eterosessuale, non è in grado di avere rapporti con un uomo; se è stato naturale; altrimenti è perversione!)
Sicuramente, è intrinsecamente e assolutamente ingiusta, sbagliata, immorale, male assoluto, perversione, la bisessualità.
Quindi, tu giungi alle conclusioni a cui giungi, semplicemente perché la premessa iniziale è sbagliata: l'amore non è giusto in quanto amore, o lecito in quanto amore! L'amore (passionale) può essere sbagliato. E il fatto di non fare danno a terzi, è un criterio giusto, ma insufficiente. Nemmeno con la bestemmia (se privata), faccio danno a terzi, e nemmeno a Dio, perché non Gli tolgo certo la gloria, o la divinità; ma è peccato.
Nemmeno con l'autoerotismo, faccio danno a terzi, ma è peccato!
E si potrebbero fare tanti altri esempi...
Assolutamente discutibile l'accostamento al mondo animale.
Ma che c'entra? Alcuni animali, uccidono i loro cuccioli per sopravvivenza; quando gli uomini fanno altrettanto, non sono più uomini, ma animali, o almeno si comportano da tali!
Stessa cosa vale per la questione sessuale.
Gli animali, agiscono per istinto.
Gli uomini devono agire: per istinto, per ragione, per volontà, per sentimenti, per moralità.
L'impressione che hai dato, è quella di darmi del bigotto. Prendo atto che non è così. Prendo atto, anche del fatto che non giustifichi la donna diventata uomo, e che da uomo ha preteso la gestazione.
Ma l'impressione era quella (e non solo mia)...
Circa il discorso di mescolare elementi anche di fede, mi pare normale: questo è un forum di orientamento cattolico, senza contare che questa sezione è prioritariamente rivolta alla tematica religiosa. Ma poi è il punto centrale del problema.
Come già detto, se nella Bibbia non ci fossero quelle condanne sull'omosessualità, non la condannerebbe nemmeno la Chiesa, e i credenti, a partire da me, non avrebbero particolari problemi a dare man forte agli omosessuali, per le questioni citate.
Ma questa non è la realtà.
La realtà, è che nella Bibbia, c'è una chiara condanna, e la Chiesa è costretta a seguire quelle indicazioni (salva la citata interpretazione estensiva, che potrebbe un giorno giustificare in qualche modo solo chi è nato tale), e i credenti, se sono tali, devono seguire queste indicazioni.
Infine, tu mi dici che cerco di mescolare. Io ti dico che tu cerchi di scindere, quando in realtà è tutto collegato.
Qui la questione, è l'indiscussa sovranità di Dio.
Il vero credente, vuole essere una "maionetta", come dici tu!
Per sua scelta libera e consapevole.
A me non interessa cosa ci sia scritto.
Se nella Bibbia ci fosse scritto: "Per avere la salvezza, devi saltellare il martedì sera per 30 secondi sul piede sinistro, alzando la mano destra", a me non interessa; se ci credo, lo faccio.
E qui se vuoi sono bigotto, nella consapevolezza che me lo dico sa solo.
Qui vado OffTopic... io a volte prego così: "Signore, annulla la mia intelligenza e la mia volontà; mandami lo Spirito Santo, che si impossessi di me. Sia lo Spirito Santo, la mia intelligenza e la mia volontà. Che io faccia solo quello che vuoi Tu, dica solo quello che vuoi Tu, e non faccia nulla di quello che Tu non vuoi. Fa' che voglia solo e soltanto quello che vuoi Tu!".
Se fossi una Sua maionetta (Magari!!!!) ne sarei fiero!
Nel caso dell'omosessualità (e altre cose) la Scrittura citata attesta:
E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte (condanna eterna), non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa.
Quindi, c'è una condanna, per chi pratica, e per chi giustifica chi pratica.
Ora, io non essendo omosessuale, non posso e comunque non voglio praticare.
Non sono un bisex, quindi, non voglio praticare.
Potrei giustificare, approvare; non lo faccio, per non mettermi contro Dio (libera e consapevole scelta; il male si ribella a Dio; satana, è l'angelo ribelle, che si ribella a Dio, perché vuole fare quello che gli pare o quello che lui ritiene "giusto"; ma le uniche cose giuste e lecite, sono solo quelle volute da Dio! "E Dio [avendoli creati maschio e femmina], vide che era cosa molto buona!").
Non intendo in nessun caso, mettermi contro Dio.
Per nessuna ragione, per nessuna tematica, per nessuna situazione.
Io praticamente non mi sposo, e cerco di vivere in castità, pur di non divorziare, pur di rispettare la Sua Legge, e vuoi che vada contro di Lui per giustificare te o altri?????
(Che siano omosessuali, adulteri o altro, non cambia nulla!)
Ma siamo matti???
E come me la pensano in tanti.
La fede, è un atto di umile sottomissione a Dio, dove si riconosce la Sua sovranità indiscussa, su qualsiasi questione. Senza pretese di entrare nel merito delle cose.
Poi ci sono anche i non credenti, che condannano l'omosessualità, per ragioni culturali, antropologiche, ecc.
Quella è altra questione.
Ognuno nel privato, è responsabile delle sue azioni.
Capisco i non credenti... ma i "credenti" che giustificano, avranno una brutta gatta da pelare...
Definizione teologica di empietà: "È empio colui che pur riconoscendo l'esistenza di Dio, vive come se Dio non esistesse".
Meglio essere atei, che credenti, e giustificare certe cose con leggerezza; solo perché "secondo me è così"; non parliamo poi della bisessualità....