Gli Italiani, sono un popolo strano. I sondaggi vanno presi con le pinze. Nei bar e nei salotti, si parla sempre contro Berlusconi; poi però Berlusconi vince e stravince... con milioni e milioni di voti.
"Non chi dice... Signore! Signore!"...
O meglio ancora, la parabola dei due figli:
- "Vai a lavorare nei campi!".
- "Sì, ci vado!". E non andò.
- "No, non ci vado". E andò.
Quanto al resto, non è questione di ragione o meno. Contesto la tua opinione, perché è assoluta in negativo. La contesterei ugualmente, se fosse assoluta in positivo. Perché ciò che è assoluto, è sbagliato, tranne ciò che deve essere assoluto. Io non dico certo che va tutto bene. Sbaglierei. Tu sbagli quando dici che va tutto male. Questa è la realtà.
Quanto alle frasi da te citate, bisogna contestualizzarle, perché inserite nei giusti contesti, quelle frasi, sono non vere, ma verissime.
Quanto al discorso carità dei poveri... anche qui. Non si deve giudicare.
Se non do soldi al povero fuori dalla chiesa, posso avere anche le mie più che valide ragioni. E non sta agli altri giudicare. Es:
- so che non è davvero povero
- seguo altri poveri... e siccome non sono ricco, non posso aiutare tutti
- i miei soldi li do solo a un centro di assistenza che conosco, e che so che aiuta chi è davvero povero, evitando di far arrivare soldi "ai furbetti", che a volte ci sono.
- non ho soldi da dare
- varie ed eventuali
Io stesso, più volte, parlando con un amico, rilevai l'arroganza di alcuni "sedicenti poveri", che dicevano: "Ho fame", con cartellino annesso. Gli porti un pacco di pasta (le bollette del gas e della luce, pagate dal parroco... che schifo di sacerdote!), del condimento, del sale, del pane, della carne (tutta roba freschissima e di prima scelta), e te la sbattono in faccia! Alcuni vogliono solo soldi. (E anche il parroco, ebbe un sospetto, quando chiese i soldi per le bollette. Ma intelligentemente disse: "Portami le bollette e te le pago io"; a volte da alcune persone queste fantomatiche bollette, non vengono portate, a questa esternazione!!!). E la cosa puzza. E quando uno non è ricco, la carità, cerca di farla a chi ha davvero bisogno. Ma sono io che lo devo sapere, non tu. Non faccio l'elemosina a uno che porta scarpe migliori delle mie.
Io spesso, porto scarpe da 10 Euro. Un giorno, vidi un povero, con dei sandali estivi aperti, mal ridotti... in pieno inverno. A quello diedi qualcosa. Se era solo una sceneggiata, almeno se li è guadagnati... come attore. Come dice la Scrittura: "Se fai il bene, sappi a chi lo fai".
E come dice il Vangelo: "Non giudicare!". Perché giudichiamo male, e solo secondo le apparenze. C'è gente che uscendo dalle chiese non dà nulla. Ma quella stessa gente, altrove, magari dà moltissimo. In termini materiali e spirituali. E non sta a te o a me saperlo. Non è competenza nostra saperlo. Non è competenza nostra giudicarlo. Quanto agli zingari, se si prova in modo certo che rubano o rapiscono bambini, anch'io sono per non aiutarli, e per metterli in galera (meglio ancora: sbatterli fuori). Perché la Carità, per essere tale, si deve coniugare con la Giustizia, altrimenti, non è Carità, ma dabbenaggine. "Semplici come colombe, ma avveduti come serpenti". Che si ricollega al precedente: "Se fai il bene, sappi a chi lo fai". Non a chiunque, ma nei limiti del possibile, a chi ha davvero bisogno e lo merita. E chi ruba, e rapisce i bambini, non lo merita. Qua sì che serve un certo "giudizio". Purché siano fatti certi, e non pregiudizi.
In una mensa dei poveri, in cui qualche anno fa facevo volontariato (gestita da sacerdoti, con l'aiuto di laici; la mensa in questione è ancora operativa: 2 pasti completi al giorno, con cibo di prima scelta; stanno lavorando anche per la colazione adesso!!!), alcuni (fra cui zingari), si permettevano di fare gli schizzinosi... "Questo non mi piace..."... "Questo non lo mangio!"... E il cibo era buono e fresco. Lo mangiavamo anche noi e gli stessi sacerdoti. E alcuni "poveri", si permettevano di dire: "Non mi piace". Non tutti quelli che sembrano poveri, sono poveri.
Tu pensa, che il livello di carità di questi sacerdoti è tale, che offrono anche un menù alternativo per gli islamici, per rispettare la loro religione (cibi particolari, ecc.). Dei sacerdoti cattolici!!! Se non è questa carità, non so cosa sia! Vengono forniti anche vestiti, e per le donazioni, si richiede che siano dignitosi, preferibilmente nuovi.
Poi certo... non è mai abbastanza... ma non è poco, né in quantità né in qualità. E il Paradiso non è di questo mondo.
Decisamente, non va tutto bene.
Ma sicuramente, non va tutto male.
E questa non è pertanto l'apostasia finale, salvo che non sia l'inizio che si svilupperà nel tempo...
C'è gente così discreta (giustamente) nella Carità, che dopo anni, casualmente ho saputo che alcuni amici fanno oggi quello che io stesso facevo ieri... e nessuno aveva ritenuto di dire all'altro: "Io faccio questo; io ho fatto quest'altro".
Del resto, se faccio qualcosa di bene, non lo devono certo sapere gli altri. Mi interessa che lo sappia solo Dio. E Dio stesso, di solito, è abbastanza discreto, e non lo fa sapere. Salvo che uno non sia il classico soggetto "lingua-lunga". E quindi, a maggior ragione, nessuno, in nessun caso, può giudicare.
Ci vuole molta prudenza, saggezza, ed evitare giudizi superficiali, basati sui nostri parametri. I parametri di Dio, spesso, sono altri. Perché Dio vede meglio di noi quello che noi vediamo (e quello che vediamo, lo vediamo male); e in più, vede bene, quello che noi non vediamo affatto. Per cui, è meglio tacere, piuttosto che affermare cose del tutto infondate, o basate su dati parziali e frammentari.
Infine, hai citato correttamente il papa, ma ti è sfuggita una frase:
...accanto a risultati positivi e incoraggianti...
I risultati positivi ed incoraggianti, ci sono, sono veri, sono molti, sono reali. Accanto ci sono anche quelli negativi. Questa è la verità. Questa è la realtà.
Poi, secondo me, quelli positivi, sono maggioritari. Dove maggioritari, non significa comunque tutto positivo.
Ma non si può proprio dire che è tutto negativo, e che siamo quindi all'apostasia finale, perché non è vero. Salva appunto l'ipotesi di un prologo. Ben altro avverrà quando ci sarà; ben altro, in quantità e in qualità. Fermo restando che nemmeno durante l'acme dell'apostasia finale, sarà tutto negativo... probabilmente maggioritario, ma non totale.
Quanto alle apparizioni,
ammesso che siano vere, mi pare normale che si sottolinei il male. Ma non mi risulta che in nessuna apparizione riconosciuta si dica che va tutto male, quasi come se il Bene non esistesse; si ha giustamente un forte invito alla conversione, alla penitenza, perché il male è forte. Ma questo non significa che il Bene non gliele dia ogni giorno di brutto al male. O che il Bene non sia più forte. E anche se fosse detta una cosa del genere nelle apparizioni riconosciute, sempre facoltative e secondarie rimangono: è il Vangelo che conta, e il resto della Scrittura.
Come dice una canzone, del periodo natalizio che si avvicina:
"Apri gli occhi: esiste l'Amore!
(Però) fa meno chiasso del male."
Aggiungo:
Esiste la remota possibilità che questa sia l'apostasia finale. Ma se fosse così, le cose stanno andando molto meglio di quanto ci si potesse aspettare, nel senso, che tutto sommato, l'umanità sta rispondendo a Dio, più positivamente di quanto si aspettassero i Padri. Pur nella presenza del male. Dico questo, proprio in virtù della frase del Vangelo, relativo alla prima Domenica di Avvento:
Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell'ora che non immaginate, viene il Figlio dell'uomo.
Tuttavia penso sia più realistico ritenere che non siamo all'apostasia finale, e che tutto si svolgerà secondo l'interpretazione dichiarativa della Scrittura, posta in essere dal Magistero, a partire dai Padri. E che se siamo nell'apostasia finale, siamo solo al prologo. Ove tutto si svolgerà in pochi o in molti secoli (se non in millenni). Poi... tutto è possibile, e ogni giorno è buono.