Il mistero dell'Incarnazione


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Venerabile Beda
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Il mistero dell'Incarnazione

Messaggio da Venerabile Beda » domenica 11 dicembre 2011, 18:12

Sareste disposti a entrare nel corpo di una blatta mantenendo la vostra coscienza umana? A vivere come una blatta (schifosa, viscida... penso che avete presente) e vivere come loro vivono, pur essendo il vostro lo spirito di un essere umano? Io no. Mi fanno troppo schifo. Ebbene, Gesù Cristo, il Figlio di Dio, per noi, per Amore, ha fatto esattamente questo. Immaginate la sproporzione che c'è fra un uomo e una blatta: la sproporzione che c'è tra Dio e l'uomo, è per forza di cose ancora più marcata.
Noi siamo uomini, mammiferi.
Loro sono blatte, insetti.
Ma tutti abitanti di questo pianeta, appartenenti a questo mondo.
Noi mortali, loro mortali.
Ebbene, tra Dio e l'uomo, la digressione è maggiore.

Lui Eterno... noi nulla...
Lui immortale... noi mortali.
Lui perfetto in tutto... noi perfettamente imperfetti.
Lui al di sopra di tutto... noi schiavi di molto.

Il Figlio di Dio, si è fatto uomo, accettando di vivere da tale.
E non in un'epoca come la nostra, dove, almeno nel mondo occidentale, avrebbe avuto la possibilità di godere di condizioni igieniche decenti...
No... lo ha fatto in un'epoca in cui... la doccia giornaliera... non era esattamente possibile. Non c'era proprio la doccia! Lui, l'Onnipotente, si è adeguato a vivere da uomo, da povero, adeguandosi agli usi, ai costumi, alle necessità umane. Colui che ha partecipato all'azione creatrice del Padre Creatore quale protagonista, essendo l'Energia stessa della vita ("Tutto è stato fatto per mezzo di Lui e senza Lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste"), ha accettato di incarnarsi, di nascere, di vivere, e di morire diventando uomo.
È una cosa pazzesca. Soggetto al dolore, alle malattie, alle delusioni, ai fallimenti, ai tradimenti. Ci vuole una forza divina, per fare una cosa del genere. E non alludo alla capacità, ma al coraggio: una forza divina. Infatti.
Non solo uomo, ma pure povero. Non a Roma, nella potente famiglia di Augusto... ma a Betlemme, in una stalla...

Forse ho usato paragoni un po' audaci, ma alle volte se ne parla a mio avviso, con troppa "teoria"... l'Incarnazione, è un fatto, molto concreto e pragmatico.


Il Venerabile Beda

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Noi, siamo sfacciatamente di parte e ce ne vantiamo!

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