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La Forza dell'Amicizia, la debolezza dell'Amore

Inviato: giovedì 17 novembre 2011, 21:58
da Venerabile Beda
Un ragazzo di 19 anni, essendo stato lasciato dalla ragazza, tenta il suicidio; un amico, mentre lui sta per spararsi, interviene, al fine di impedire il folle gesto: parte un colpo, e l'amico soccorritore, muore. Questo è avvenuto oggi a Lodi.

Mi viene in mente Renato Zero.
"Amico, è bello, amico è tutto è l'Eternità: è quello che non passa, mentre tutto va!".
Chissà, forse per questo Gesù Cristo, ci ha chiamati "Amici" (se facciamo ciò che Lui ci comanda). Non mi permetto di dire le solite banalità per cui, se una storia finisce, non è la fine del mondo: è falso. È la fine del mondo, è una cosa tremenda e oltre. Ma questo non significa che non si possa affrontare. Né è valida la tesi di chi dice: "Ma a 19 anni, hai tutta la vita davanti". A parte il fatto che questo non si può sapere, perché c'è gente che muore giovane, al di là del suicidio. Ma è vero, che di solito, in generale, come si ama a 19 anni, non si ama più... per molti aspetti. Non allo stesso modo.
Forse a quell'età, non si ama facilmente davvero... ma se a quell'età si ama davvero, l'amore, è tutto. E se finisce, finisce tutto.
Però, la vita a volte è dura. Spesso. Sicché a costruire si deve essere sempre in due. Per distruggere, basta uno solo.
Come si poteva evitare questo? Con Cristo nel cuore, con i Suoi insegnamenti, con Cristo crocifisso. Sì, con Lui, si sarebbe potuto evitare: ovviamente, affrontando la sofferenza e portando la croce del dolore; da lì, non si scappa. Sicuramente qui, c'era una debolezza psicologica implicita: la persona in questione, non era certo sola, tanto da avere un amico, anzi un Amico, che è morto per salvarlo. Io penso, che un Amico che è pronto a morire per te (coi fatti, non a parole) vale più di un partner pronto a lasciarti; molto di più. Che poi gli amici venuti a soccorrerlo erano due. Decisamente, non era solo.
Adesso rimane il dramma.

Il suicidio, non è la soluzione. Cristo, sì. Anche se non si è credenti, lo sforzo di leggere il Vangelo, non rimane mai, privo di vantaggi, privo di Luce. È stato Lui, a insegnarci, che non c'è Amore più grande di chi dà la vita per i propri amici. Quello che oggi ha fatto l'Amico morto: ha dato la vita, per un suo amico in grave difficoltà, che a causa di questa stava per commettere un grave errore.

L'Amicizia, è diventata un gesto eroico.