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22 Ottobre festa di Giovanni Paolo II

Inviato: lunedì 22 ottobre 2012, 13:36
da Venerabile Beda
Oggi, è la prima festa di Giovanni Paolo II beato. E chissà. Forse è anche l'ultima. Pare infatti che ci sia un altro miracolo legato alla sua intercessione. Ma meglio non dare credito alle voci, e aspettare che chi di competenza, ponga in essere tutte le indagini e i relativi approfondimenti. Ormai è passato un po' di tempo, e bisogna iniziare a fare dei bilanci, anche di carattere storico, oltre che a carattere teologico-religioso e sociologico. A mio avviso, è stato finora, il più grande papa di tutti i tempi. Per molte ragioni. Ma soprattutto, per la sua marcata visione cristocentrica, rilevabile, sin da suo primo discorso: "Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!". Cristocentrismo che egli ha concretizzato con un umanesimo cristocentrico: la difesa della dignità della persona, della vita (dall'inizio alla fine). Storicamente, ha dato un contributo formidabile alla caduta del Comunismo Sovietico e dell'Europa dell'Est, non solo politicamente, ma anche sul piano trascendentale. Basti pensare, che la notte prima di incontrare Gorbaciov, la passò in preghiera...
Ma al tempo stesso, ha saputo criticare gli eccessi del Capitalismo, che non aveva (e non ha) abbastanza attenzione per la persona.
La Pace. La Pace cristiana. Una pace vera, da non confondersi con il pacifismo (in particolare con un certo pacifismo, che talvolta ha cercato di strumentalizzare le sue posizioni).
Una ricerca della Pace, che si è esplicata nella condanna della guerra, ma è che stata capace di eccezioni, certo, rare e strettamente necessarie, come nel caso della guerra nel Kosovo, dove, dinanzi a quel continuo genocidio che colpiva anche i bambini disse: "Bisogna bloccare questa continua ingiustizia con ogni mezzo!" (Se non c'è altro da fare). Fu infatti lui, a ricordare che "Non esiste Pace, senza Giustizia!". Capace di comprendere le ragioni di uno Stato sovrano ingiustamente invaso (come il Kuwait, Prima guerra del Golfo), ha però condannato ogni altra guerra, dove evidentemente era maggiore un interesse economico, che non di ricerca della Pace (Seconda Guerra del Golfo, Afganistan). Ha in particolare condannato la guerra, nel continuo tentativo di ricercare un dialogo pacifico e reciprocamente rispettoso con tutti gli appartenenti ad ogni fede, cultura, senza mai rinunciare a una virgola della Verità. Celebre ad Assisi, dopo un grande discorso di ampio respiro interreligioso ed ecumenico, la frase: "Adesso però, permettetemi di ricordare le parole del nostro Maestro e Signore Gesù Cristo".
Pare sia stato lui, per la prima volta nella Storia, a qualificare Maria, come "La madre del mio Maestro". La sua devozione mariana, si è esplicata e nel pubblico e nel privato, sin dal suo primo insediamento.
Il grande papa dolce.... buono.
Ma forte! Capace di sgridare con forza la Mafia, gridando: "Convertitevi! Una volta verrà il Giudizio di Dio!"; giusto, come quando con altrettanta forza riprese di brutto alcuni vescovi americani, che cercavano di nascondere alcuni casi di pedofilia.
Amante di Cristo, ha cercato sempre il dialogo con tutti, sapendo che in ogni uomo, c'è Cristo e che Cristo è in ogni uomo, specie se oppresso. Agendo sempre all'insegna della Carità e della Giustizia, ha cercato di venire incontro all'uomo, senza però ledere la giustizia, con una condanna assoluta e irremovibile verso tutto ciò che intrinsecamente ingiusto e sbagliato: adulterio, aborto, divorzio, pedofilia, avidità, omosessualità, immoralità varie, ecc.
Condannando l'errore, senza condannare l'errante.
È stato un dono immenso.
Un pontificato illuminato da Dio, come forse pochi nella Storia.
Inutile girarci attorno: Giovanni Paolo II in misura che non è dato comprendere era... "posseduto dallo Spirito Santo, dallo Spirito di Cristo".
Speriamo che preghi sempre per noi, in particolare per la Chiesa, per il suo successore, per i suoi successori, perché siano sempre uomini assolutamente fedeli a Cristo e al Suo Vangelo, a qualsiasi costo, in ogni caso e in ogni circostanza.