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I giovani amano Dio?

Inviato: mercoledì 20 luglio 2011, 21:30
da Cielo
Secondo questo articolo la gioventù non crede più a Dio. Per voi è così? Io penso che almeno il 50% ami Gesù o sia ben disposta a trovare Dio e voi?

Re: I giovani amano Dio?

Inviato: giovedì 21 luglio 2011, 11:52
da Venerabile Beda
Non credo che la questione sia così facilmente semplificabile. Né credo sia corretto azzardare percentuali...
In realtà, alcuni giovani non credono, e non si pongono nemmeno il problema; altri credono "a modo loro" (il che è peggio); altri ancora credono e vivono la fede. Dove credere, significa intanto conoscere (per bene... non per sentito dire: Bibbia, Vangelo in primis, Catechismo, precetti della Chiesa, ecc.); poi alcuni si fermano al credere e al conoscere (che non è comunque poco). Altri vanno oltre, e al credere e al conoscere, si aggiunge il vivere. E di conseguenza, l'amare. Ma l'amare Dio per quello che Egli è, non per come noi nella nostra testa pensiamo che sia. Che è molto diverso. Ovvero, come è sulla base del Vangelo, della Scrittura, della Rivelazione appunto. Nella mia parrocchia di origine (e non solo), vedo giovani che dedicano il loro tempo ai bambini, per organizzare i famosi Grest. Senza i giovani, i Grest, non si fanno. E si fanno. Sì, certo. Qualcuno a volte confonde la parrocchia per un centro sociale. Sbagliatissimo. Sono poi gli stessi, che nell'ignoranza, confondono il Cristianesimo con il comunismo, et simili; ma c'è anche chi comprende il senso: attirare i bambini, per avvicinarli a Cristo. Poi certo, sul piano generazionale, pluridecennale, è innegabile una certa flessione generale, causata in parte dai genitori, che non educano, non educano alla fede, al sacrificio, alla rinuncia, alla sofferenza. E quindi, il messaggio Cristiano, viene rifiutato. Oppure si cerca di... "addolcirlo"(=alterarlo, edulcorarlo), fino a considerare la croce come... un optional. La croce non è un optional, ma una tappa obbligata, necessaria, fondamentale. L'essere felici in questo mondo, quello è un optional (molto raro). E nel paradosso, se si accetta pienamente questo principio (davvero), si finisce con l'essere comunque "felici" in questo mondo... o quanto meno sereni. Alcuni giovani, hanno questa saggezza, sapienza, conoscenza e maturità. Altri no. Ma a quel punto, non è più questione di giovani o meno. Anche fra gli adulti, anche fra quelli "stagionati", alcuni hanno questa maturità, e altri no. Anche tra i bambini, alcuni hanno questa maturità, e altri no. Del resto non è un segreto, che il male, cerchi di conquistare tutto. Ma se per alcuni aspetti il male è in aumento (tra i giovani e non solo), per altri è in aumento il Bene, dal volontariato, con l'assistenza a malati, bambini, anziani... ad altro. Volontariato in senso stretto e in senso lato. Cos'è il Volontariato? Un modo moderno e contemporaneo per dire... Carità. Ma quello è. E non è davvero poco.
"Non chi dice Signore Signore, ma chi fa".
Ci sono giovani e comunque persone, che dicono: "Signore! Signore!", ma poi schiavi delle mode, della "cultura" attuale, esprimono opinioni in contrasto netto con la Legge di Dio. Ce ne sono altri, che non si azzardano ad aprire bocca, se ciò che dicono, non è perfettamente conforme alla Sua Legge. Ci sono quelli che non dicono "Signore! Signore!", ma hanno princìpi di Carità e Giustizia così cristiani, da mettere in difficoltà alcuni... «credenti a modo loro». La realtà, è sempre molto più variegata, colorata e complessa. Nel male? Certo. Ma anche nel Bene. Il male aumenta. Il mistero dell'iniquità avanza. Ma il Bene, non sta certo a guardare. E il Bene, non è un concetto astratto. È lo Spirito Santo, lo Spirito di Cristo, che procede dal Padre, che ispira credenti e non (vedi Atti e Vangelo), e che si contrappone con potenza, allo spirito dell'anticristo, contrastandolo sistematicamente, per poi alla fine distruggerlo definitivamente e totalmente. Poi alcuni non hanno capito o fanno finta di non capire che a volte, lo spirito dell'anticristo, tenta di spacciarsi per lo Spirito di Cristo. La menzogna, l'inganno di una falsa libertà, sono indice di questo. Ci sono giovani (e persone) che si fanno ingannare. Altre no. Come non farsi ingannare? Accettando la croce, accettando la sofferenza. Se sulla strada in questione, non c'è la croce, qualcosa deve insospettire quanto meno.

I giovani, in generale, amano Dio, perché amano l'amore.
E Dio è Amore. L'amore di Cristo, è l'Amore vero: quello che va sulla croce e muore (per poi... dopo... risorgere).
I giovani, amano l'Amicizia. Ed è stato Cristo, non altri, ad affermare, che "nessuno ha un amore più grande questo: dare la vita per propri amici". Ma per essere Suoi amici, cosa si deve fare?
"Voi sarete miei amici, se farete ciò che io vi comando".
Chiunque, dice no al male, al divorzio, all'aborto, alla pedofilia, al furto, all'avidità, all'adulterio, all'omosessualità, all'inganno, alla non sottomissione alla volontà di Dio Padre, è Suo Amico.
Chiunque dice sì a queste cose, o comunque le giustifica (in tutto o in parte), non è Suo Amico.
I giovani, quelli intelligenti, capiscono molto bene il concetto di Amicizia, il concetto di Amore, il concetto di lealtà, il concetto di fedeltà, il concetto di correttezza.
Questo chiede e dà Cristo.

Re: I giovani amano Dio?

Inviato: giovedì 21 luglio 2011, 20:32
da Cielo
Quello che dici è giusto. Penso che i giovani siano in attesa. In attesa di un'altra figura carismatica, magari come papa Giovanni Paolo II, che li aiuti ad amare, e soprattutto a conoscere Gesù. Infatti non tutte le loro famiglie sono capaci di questo. Tante famiglie non conoscono più cosa è stato Gesù e non hanno potuto "raccontarlo" ai loro figli.

Re: I giovani amano Dio?

Inviato: venerdì 22 luglio 2011, 0:05
da Venerabile Beda
Potuto o voluto? O saputo? Qualcuno forse, si è... vergognato.
Quanto ai personaggi carismatici, bisogna sempre fare attenzione. Ci sono carismi basati sulla Verità, come nel caso di Giovanni Paolo, e carismi basati su menzogna. E diverse vie di mezzo. È questo il punto secondo me. La ricerca del sensazionale, allontana dalla Verità. Distrae. È nella banalità dell'ordinario, della monotonia, della routine, che noi si deve seguire Cristo. Come diceva la preghiera di Kennedy, Nelle Tue mani o Dio.
Anche se crediamo, vogliamo le croci eroiche, che magari attirano l'attenzione. È invece nel silenzio, nella banalità, nel "non lo deve sapere nessuno", nell'ordinario che si deve seguire Cristo. Certo, c'è il momento del gesto eroico. Ma è l'eccezione. La regola è l'altra.

Re: I giovani amano Dio?

Inviato: sabato 23 luglio 2011, 13:17
da Cielo
Io intendevo, qualcuno "in grado" di "fare sentire" il Vangelo come fosse la prima volta che si ascolta: infatti, i Vangeli sono sempre attuali ma in pochi "leggono" o si danno la pena di leggerli e allora serve qualcuno che lo "racconti" con entusiasmo ai giovani affinché loro lo "scoprano". Penso infatti che se ai loro orecchi giunge la "Parola di Dio" essi ne rimangano stupiti ma se qualcuno dicesse loro di leggerla, essi la snobberebbero come "cosa" vecchia.