È evidentissimo, come la questione sia strettamente personale. È la "persona" che pone in essere questi atti, a dover essere buttata a mare con una pietra al collo. Non la Chiesa. Anzi, come è noto, chi pur facendo parte della Chiesa, pone in essere questi crimini, contro i più piccoli, si autoscomunica. E del tutto indipendentemente dalle norme di diritto canonico. Perché è un tradimento grave e diretto dal mandato dato da Cristo. Non si esce solo fuori dalla Chiesa Cattolica, ma dal Cristianesimo. Ma direi anche dall'intero "Consorzio Umano". Questo spiega il brano del Vangelo citato, che nell'iperbole, ipotizza una punizione fino alla morte per questo crimine. Se Cristo afferma che sarebbe meglio farsi legare una pietra al collo e con essa farsi gettare a mare, quale sarà la punizione data da Dio, per questo crimine??? C'è da tremare. Ma nell'ambito della responsabilità-colpevolezza, strettamente personale... individuale. Non ha nulla a che spartire il santo sacerdote, che esiste e non è raro, con il "prete" pedofilo. Nulla. L'uno è grano e l'altro è zizzania. L'uno è ruscello di acqua limpida, l'altro è fogna!Matteo 18,6-7
Chi invece scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, gli conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel profondo del mare. Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo a causa del quale viene lo scandalo!
Ma senza appunto fare di tutta l'erba un fascio.