Lettura raccomandata... La croce di Gesù
Inviato: mercoledì 27 aprile 2011, 8:11
C'è in giro un bellissimo libro edito dai Domenicani di Bologna che si intitola La croce di Gesù, dove sono provate le più belle verità della teologia mistica e della grazia santificante” (800 pagg. ca.). Nelle alte sfere, molti lo considerano un capolavoro della letteratura cristiana. L'originale è stato scritto dal Domenicano francese Louis Chardon (in francese), e la prima edizione è del 1647. L'introduzione è scritta da P. Giorgio Carbone O.P., di Bologna.
Dall'introduzione traggo i seguenti brani:
“In molti ambienti oggi è dominante un Cristianesimo umanistico-naturalista il quale è talmente proteso a valorizzare i beni terrestri che smarrisce tristemente la consolante tensione verso la gloria e allontata dalla propria attenzione aspetti come il dolore, la sofferenza e la morte.”
“Chardon non ci propone, come insegnano molti maestri di ambiguità, un Cristianesimo borghese ed edonista che indulge al compromesso, che ama la mondanità e il quieto vivere, che nega ogni ideale trascendente, che assume come sistema di vita la mediocrità e che ricerca ad ogni costo il piacere e la comodità.”
“Sempre più spesso la vita cristiana viene presentata come gioia piena e definitiva, come una strada gloriosa senza difficoltà e intoppi, celando o misconoscendo la fatica e il dolore della conversione, la durezza dell'umano vivere, l'impegno talvolta anche arduo che le virtù cristiane esigono.”
Dall'introduzione traggo i seguenti brani:
“In molti ambienti oggi è dominante un Cristianesimo umanistico-naturalista il quale è talmente proteso a valorizzare i beni terrestri che smarrisce tristemente la consolante tensione verso la gloria e allontata dalla propria attenzione aspetti come il dolore, la sofferenza e la morte.”
“Chardon non ci propone, come insegnano molti maestri di ambiguità, un Cristianesimo borghese ed edonista che indulge al compromesso, che ama la mondanità e il quieto vivere, che nega ogni ideale trascendente, che assume come sistema di vita la mediocrità e che ricerca ad ogni costo il piacere e la comodità.”
“Sempre più spesso la vita cristiana viene presentata come gioia piena e definitiva, come una strada gloriosa senza difficoltà e intoppi, celando o misconoscendo la fatica e il dolore della conversione, la durezza dell'umano vivere, l'impegno talvolta anche arduo che le virtù cristiane esigono.”