Il pregiudizio e il giudizio superficiale
Inviato: domenica 10 aprile 2011, 12:05
Niente di peggio del pregiudizio. La condanna del pregiudizio, non ci deve certo impedire di rilevare i fatti con obiettività, onestà e verità. Ma questo deve essere fatto con criteri precisi. Cristo nel Vangelo, già condanna il giudizio… figurarsi il pregiudizio. Ma cos’è il pregiudizio? Una corretta definizione di pregiudizio, consiste nel giudicare dei fatti, dei comportamenti, prima che questi siano stati verificati concretamente, in modo approfondito e in prima persona. Se il parere, la valutazione si esprime prima di questa verifica concreta e approfondita, si ha pregiudizio. Se si verifica dopo, si ha un giudizio. All’atto pratico che significa? Pregiudizio, è giudicare un extracomunitario, prima di averlo conosciuto. Pregiudizio è dire che tutti gli extracomunitari sono delinquenti, senza averli appunto conosciuti tutti. Pregiudizio è dire che tutti gli zingari, rapiscono i bambini, senza averli conosciuti tutti. Pregiudizio, è fare di tutta l’erba un fascio, porre in essere facili semplificazioni. “Tutti gli uomini sono così… tutte le donne sono cosà…” è pregiudizio! Pregiudizio, è quello razziale, contro le persone di colore, o contro altre razze, senza magari prima averle conosciute. È tale il dire che i cristiani evangelici sono tutti fanatici esaltatati con cui non si può usare un linguaggio normale nemmeno nei saluti, senza appunto averli conosciuti tutti. Stesso dicasi per alcuni movimenti cattolici. È pregiudizio giudicare le persone, accusate di qualsiasi reato, solo perché la stampa afferma che sono colpevoli: recente il caso delle maestre di Brescia, accusate ingiustamente di pedofilia, e poi assolte con formula piena, perché il fatto non si è nemmeno verificato. Pregiudizio è anche valutare una persona, su testimonianze poste in essere da terzi: le opinioni sulla persona, ce le dobbiamo fare in modo diretto, non tramite interposta persona, che in buona o in mala fede, può darci dati di valutazione sbagliati. È pregiudizio, qualsiasi cosa che non sia legata ad una verifica approfondita e seria, posta in essere in prima persona. È pregiudizio, dire che una persona è delinquente, solo perché vive in un certo paese o in una certa zona della sua città. Creare valutazioni, in base alle apparenze, in base al sentito dire… anche se questo sentito dire, proviene da persone che noi riteniamo autorevoli, ma sono tali solo forse sul piano soggettivo e non oggettivo… è sbagliato, è da persone superficiali. E sicuramente, non è degno dei cristiani. Ma nel dubbio? Nel dubbio, “meglio tacere che calunniare”, è stato scritto. Giudicare secondo le apparenze, è pregiudizio… sbagliato, scorretto e ingiusto. Chi agisce all’insegna dello Spirito (dello Spirito Santo, che diverso dallo spirito), non pone in essere mai un pregiudizio, non giudica mai, in nessun caso, secondo le apparenze. Come attesta la Scrittura:
E il Vangelo:
Renderemo tutti conto a Cristo, per tutte le parole infondate dette, basandoci appunto su pregiudizio. Tutto deve essere rivelato. Ma lo devo vedere con i miei occhi e lo devo sentire con le mie orecchie. Creare valutazioni indirette, è sbagliato. Se si deve sbagliare, è meglio sbagliare con la propria testa, che con la testa di altri. Il pregiudizio è in abominio a Dio… dice infatti la Scrittura:
Quando invece il fatto lo abbiamo verificato in prima persona, in modo concreto, assoluto, approfondito? A quel punto non è più un pregiudizio, ma un giudizio, basato su criteri di Giustizia. Allora lì, in quel caso, si può reagire di conseguenza. Anche con una certa condanna, se il fatto è pubblico. Ma in quel caso!!! Non prima. Tuttavia, lo stesso Vangelo, ci invita comunque a non giudicare, e soprattutto a non condannare, perché con la stessa misura con cui misuriamo, saremo misurati. Sempre saggio, è lasciare il giudizio “a Colui che giudica con Giustizia”. Del resto, uno degli insegnamenti di queste settimane, è proprio questo: Cristo, ingiustamente condannato, (in fondo anch’Egli vittima di un pregiudizio), in silenzio “rimetteva la sua causa a Colui che giudica con Giustizia”. Abbiamo capito bene. Il Giudice della Storia, evitava di giudicare, rimettendo la sua Causa, “a Colui che giudica con Giustizia”. E noi, peccatori, con quale faccia, ci permettiamo di giudicare, basandoci addirittura su pregiudizi??? Penso (mia opinione), che Cristo, su qualche giudizio basato su approfondimenti seri, chiuderà più volte l’occhio… dove è stata appunto debellata l’apparenza e la superficialità. Ma dubito che voglia chiudere un occhio, su valutazioni scaturite da pregiudizio. Poi ci lamentiamo della misteriose “punizioni divine”… cerchiamo di non metterLo troppo in difficoltà. Lui ci vuole salvare. Ma se noi giudichiamo pure basandoci su pregiudizio… è finita. Lo costringiamo a condannarci o a punirci.
Infine, parente stretto del pregiudizio, è il giudizio superficiale. Cioè, un giudizio sì, operato a posteriori, e in prima persona. Ma con criteri così superficiali da produrre ingiustizia. Es: io vedo con i miei occhi, direttamente, che una persona ha fatto una certa cosa, e in cuor mio la condanno, senza nemmeno chiederle spiegazioni. Bisogna sempre dare all’altro la possibilità di dare spiegazioni. Che a un certo punto si possono anche non accettare. Ma condannare, senza prima chiedere spiegazioni, è una cosa insopportabile… anche agli occhi di Dio.
Oggi è la Domenica della resurrezione di Lazzaro. Siamo, tutti, nessuno escluso, peccatori. Dunque, tutti morti, chiamati a risorgere in Cristo. Ma quando giudichiamo con giudizio superficiale, o peggio, con pregiudizio, siamo morti che fanno già puzza, come attesta il Vangelo odierno.
2 Su di lui si poserà lo Spirito del Signore,
Spirito di sapienza e di intelligenza,
Spirito di consiglio e di fortezza,
Spirito di conoscenza e di timore del Signore.
3 Si compiacerà del timore del Signore.
Non giudicherà secondo le apparenze
e non prenderà decisioni per sentito dire;
Isaia 11,2-3
E il Vangelo:
E ancora:Non giudicate secondo le apparenze, ma giudicate con giusto giudizio!
Giovanni 7,24
Ma io vi dico che di ogni parola infondata gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio.
Matteo 12,36
Renderemo tutti conto a Cristo, per tutte le parole infondate dette, basandoci appunto su pregiudizio. Tutto deve essere rivelato. Ma lo devo vedere con i miei occhi e lo devo sentire con le mie orecchie. Creare valutazioni indirette, è sbagliato. Se si deve sbagliare, è meglio sbagliare con la propria testa, che con la testa di altri. Il pregiudizio è in abominio a Dio… dice infatti la Scrittura:
Essendo giusto, governi tutto con Giustizia.
Condannare chi non merita il castigo
lo consideri incompatibile con la Tua potenza.
Sapienza 12,15
Quando invece il fatto lo abbiamo verificato in prima persona, in modo concreto, assoluto, approfondito? A quel punto non è più un pregiudizio, ma un giudizio, basato su criteri di Giustizia. Allora lì, in quel caso, si può reagire di conseguenza. Anche con una certa condanna, se il fatto è pubblico. Ma in quel caso!!! Non prima. Tuttavia, lo stesso Vangelo, ci invita comunque a non giudicare, e soprattutto a non condannare, perché con la stessa misura con cui misuriamo, saremo misurati. Sempre saggio, è lasciare il giudizio “a Colui che giudica con Giustizia”. Del resto, uno degli insegnamenti di queste settimane, è proprio questo: Cristo, ingiustamente condannato, (in fondo anch’Egli vittima di un pregiudizio), in silenzio “rimetteva la sua causa a Colui che giudica con Giustizia”. Abbiamo capito bene. Il Giudice della Storia, evitava di giudicare, rimettendo la sua Causa, “a Colui che giudica con Giustizia”. E noi, peccatori, con quale faccia, ci permettiamo di giudicare, basandoci addirittura su pregiudizi??? Penso (mia opinione), che Cristo, su qualche giudizio basato su approfondimenti seri, chiuderà più volte l’occhio… dove è stata appunto debellata l’apparenza e la superficialità. Ma dubito che voglia chiudere un occhio, su valutazioni scaturite da pregiudizio. Poi ci lamentiamo della misteriose “punizioni divine”… cerchiamo di non metterLo troppo in difficoltà. Lui ci vuole salvare. Ma se noi giudichiamo pure basandoci su pregiudizio… è finita. Lo costringiamo a condannarci o a punirci.
Infine, parente stretto del pregiudizio, è il giudizio superficiale. Cioè, un giudizio sì, operato a posteriori, e in prima persona. Ma con criteri così superficiali da produrre ingiustizia. Es: io vedo con i miei occhi, direttamente, che una persona ha fatto una certa cosa, e in cuor mio la condanno, senza nemmeno chiederle spiegazioni. Bisogna sempre dare all’altro la possibilità di dare spiegazioni. Che a un certo punto si possono anche non accettare. Ma condannare, senza prima chiedere spiegazioni, è una cosa insopportabile… anche agli occhi di Dio.
Oggi è la Domenica della resurrezione di Lazzaro. Siamo, tutti, nessuno escluso, peccatori. Dunque, tutti morti, chiamati a risorgere in Cristo. Ma quando giudichiamo con giudizio superficiale, o peggio, con pregiudizio, siamo morti che fanno già puzza, come attesta il Vangelo odierno.