“Gesù di Nazaret” il libro di Joseph Ratzinger
Inviato: mercoledì 2 marzo 2011, 23:51
“Gesù di Nazaret”
Dall'ingresso in Gerusalemme fino alla Resurrezione.
Il Signore è veramente risorto. Egli è il Vivente.
Joseph Ratzinger Benedetto XVI
Il libro (in realtà si tratta del secondo volume), sarà disponibile a partire dal 10 Marzo. Ma già circolano alcune anticipazioni. Un'esegesi corretta, posta in essere dal teologo Joseph Ratzinger. Il nuovo concetto di regalità, introdotto da Cristo, che nulla c'entra con qualsiasi ipotesi di regno politico. Interessante, il chiarimento storico, circa la responsabilità degli ebrei. Non furono gli ebrei i responsabili delle morte di Cristo, ma gli scribi e i farisei. Vero è che la folla sceglie Barabba, ma non si poteva certo pretendere, rispetto al contesto storico, che la folla avesse la cultura, la competenza, e il senso critico necessario per capire cosa stavano facendo... come attesta lo stesso Cristo sulla croce: "Padre perdona loro, perché non sanno quello che fanno". Interessante il riferimento a Giuda, dove si ribadisce il fatto, che Giuda viene condannato, non per il tradimento in sé, ma per non essersi pentito, disperandosi, perché pur avendo visto da vicino, non credeva nell'assoluta forza del perdono di Cristo. Sarà interessante leggere questo libro. Anche perché pare che l'ultimo capitolo sia dedicato alla Parusia.
Dall'ingresso in Gerusalemme fino alla Resurrezione.
Il Signore è veramente risorto. Egli è il Vivente.
Joseph Ratzinger Benedetto XVI
Il libro (in realtà si tratta del secondo volume), sarà disponibile a partire dal 10 Marzo. Ma già circolano alcune anticipazioni. Un'esegesi corretta, posta in essere dal teologo Joseph Ratzinger. Il nuovo concetto di regalità, introdotto da Cristo, che nulla c'entra con qualsiasi ipotesi di regno politico. Interessante, il chiarimento storico, circa la responsabilità degli ebrei. Non furono gli ebrei i responsabili delle morte di Cristo, ma gli scribi e i farisei. Vero è che la folla sceglie Barabba, ma non si poteva certo pretendere, rispetto al contesto storico, che la folla avesse la cultura, la competenza, e il senso critico necessario per capire cosa stavano facendo... come attesta lo stesso Cristo sulla croce: "Padre perdona loro, perché non sanno quello che fanno". Interessante il riferimento a Giuda, dove si ribadisce il fatto, che Giuda viene condannato, non per il tradimento in sé, ma per non essersi pentito, disperandosi, perché pur avendo visto da vicino, non credeva nell'assoluta forza del perdono di Cristo. Sarà interessante leggere questo libro. Anche perché pare che l'ultimo capitolo sia dedicato alla Parusia.