Le virtù cardinali: Prudenza, Giustizia, Fortezza, Temperanza


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Le virtù cardinali: Prudenza, Giustizia, Fortezza, Temperanza

Messaggio da Venerabile Beda » venerdì 18 febbraio 2011, 20:07

Distinzione delle virtù cardinali

1805 Quattro virtù hanno funzione di « cardine ». Per questo sono dette « cardinali »; tutte le altre si raggruppano attorno ad esse. Sono: la prudenza, la giustizia, la fortezza e la temperanza. « Se uno ama la giustizia, le virtù sono il frutto delle sue fatiche. Essa insegna infatti la temperanza e la prudenza, la giustizia e la fortezza » (Sap 8,7). Sotto altri nomi, queste virtù sono lodate in molti passi della Scrittura.

1806 La prudenza è la virtù che dispone la ragione pratica a discernere in ogni circostanza il nostro vero bene e a scegliere i mezzi adeguati per compierlo. L'uomo « accorto controlla i suoi passi » (Prv 14,15). « Siate moderati e sobri per dedicarvi alla preghiera » (1 Pt 4,7). La prudenza è la « retta norma dell'azione », scrive san Tommaso sulla scia di Aristotele. Essa non si confonde con la timidezza o la paura, né con la doppiezza o la dissimulazione. È detta « auriga virtutum – cocchiere delle virtù »: essa dirige le altre virtù indicando loro regola e misura. È la prudenza che guida immediatamente il giudizio di coscienza. L'uomo prudente decide e ordina la propria condotta seguendo questo giudizio. Grazie alla virtù della prudenza applichiamo i principi morali ai casi particolari senza sbagliare e superiamo i dubbi sul bene da compiere e sul male da evitare. Catechismo della Chiesa Cattolica


La Prudenza

Le virtù cardinali, riguardano anche i non credenti. Il CCC, pone l’accento su ciò che è la Prudenza, verso noi stessi. Aspetto importante. Ma la Prudenza, si estende anche agli altri. Dobbiamo cercare di agire sempre all’insegna della Carità, della Verità e della Giustizia, ma ci sono casi in cui la Prudenza, ci impone di tacere. Non per vigliaccheria o viltà; per paura di mettersi contro il potente di turno; ma perché ad es. non conoscendo bene la situazione altrui, la psiche altrui, il cuore altrui, non sappiamo quali risvolti imprevedibili può avere una nostra parola, magari giusta in sé, nella vita delle altre persone. Certo, se la cosa è richiesta, è richiesta. Ma quando la cosa non è richiesta, occorre appunto prudenza. Come ricordava un amico del Forum, noi alle volte diciamo un no, ma non pensiamo al fatto che quel no, detto ad una persona, può essere l’ennesimo no, e non un semplice no. Un semplice no, è tollerabile… ma l’ennesimo no, potrebbe diventare soggettivamente intollerabile. Questo però non significa, che dobbiamo essere schiavi di ipotetiche reazioni: Cristo ci invita all’amore e al servizio ai fratelli, non alla schiavitù. Ma dobbiamo con prudenza evitare, i no evitabili. Se una persona ci chiede un favore, e possiamo farlo, è bene farlo. E la Prudenza si sposerà perfettamente con la Carità. La Prudenza della lingua, è una tema ricorrente nella Scrittura; la Scrittura, ci insegna a vivere, anche nel 21° secolo. Se in una serata tra amici e conoscenti, inizio imprudentemente a parlare a voce alta di vegetariani e ciliaci, facendo critiche gratuite, potrei involontariamente offendere qualcuno presente tra i commensali, che vive quella realtà. O realtà analoga. E io nemmeno lo so; ma con la mia imprudenza, offendo il mio prossimo. Questo non ci deve impedire certo di affermare con forza la Verità, quando questa va affermata. La Verità, va affermata con Forza, (o con Fortezza, vedremo dopo) in termini globali; ma richiede di essere affermata con delicatezza e rispetto, in termini personali (se possibile… se non è possibile, la Verità non deve mai venire meno). No, non è: due pesi e due misure. Ma semplice buon senso e Prudenza. La Prudenza così, diventa la base, per agire all’insegna della Carità, della Verità, della Giustizia.


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Re: Le virtù cardinali: Prudenza, Giustizia, Fortezza, Temperanza

Messaggio da CercodiTe » sabato 19 febbraio 2011, 18:53

Beda, è molto bello questo argomento. Spesso si parla solo di quelle "teologali", e non di queste cardinali. Spero di non dire una fesseria, ma la Prudenza, non è collegata anche alla "Procreazione responsabile"? È prudente, mettere al mondo dei figli, visto come vanno certe cose? Io alle volte ci penso, e forse sbaglio perché giudico; ma vedo alcuni amici che fanno figli... e io a volte, nella mia testa, li considero irresponsabili, incoscienti. Non è un giudizio su di loro, ma non è imprudenza, fare figli, quando non ci sono le condizioni per farli? Senza contare come va il mondo?



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Re: Le virtù cardinali: Prudenza, Giustizia, Fortezza, Temperanza

Messaggio da Venerabile Beda » sabato 19 febbraio 2011, 19:25

Le virtù cardinali, non sono isole. Sono perlomeno un arcipelago. Sono collegate. E anche le 4 cardinali insieme, non sono un'isola; devono essere collegate alle teologali. Sono tutte collegate. La Prudenza allora, deve fare i conti con la Giustizia (la più grande delle virtù cardinali) e con la Carità (la più grande delle virtù teologali). Allora, occorre innanzi tutto, che tutto sia una scelta d'amore, e non di egoismo. Non mi sento di fare figli. Bene. Nessuno può obbligarmi, se non me la sento. Ma perché non me la sento? Perché a mio figlio voglio dare un futuro sereno (che non deve essere sinonimo di ricco e lussuoso), o perché non voglio vincoli, seccature, oneri? In un caso, la scelta è d'amore, nell'altro di egoismo. Non è la stessa cosa. Che non significa, non faccio figli, uso metodi contraccettivi. Non faccio figli significa: non mi lego a nessuno, non ho rapporti extra amicizia con nessuno. Che è diverso. Al tempo stesso anche una scelta d'amore di questo tipo, deve fare i conti con le altre virtù: la Fede, la Speranza, ove senza tentare la Provvidenza, viviamo sapendo che in qualche modo, Dio ci aiuta. Poi certo, ci sono alcuni casi, in cui oggettivamente non è possibile fare figli, perché sarebbe da irresponsabili e incoscienti; quindi imprudenti. Ma sono casi limite, a mio avviso, il non fare figli per Prudenza. Più diffusa, l'imprudenza di alcuni genitori, che in alcuni contesti, sprecano i pochi soldi, con il gioco d'azzardo. Ai più svariati livelli. Imprudente, è il padre di famiglia e in ogni caso chiunque, si rivolge agli strozzini. Questa a mio avviso, è un'ipotesi di imprudenza più reale, volendo porre l'accento sulla famiglia. Se si è disperati economicamente, meglio rivolgersi a un centro sociale religioso o laico, Caritas o altro, piuttosto che agli strozzini, mettendo imprudentemente a rischio la vita dei propri cari.


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Re: Le virtù cardinali: Prudenza, Giustizia, Fortezza, Temperanza

Messaggio da CercodiTe » domenica 20 febbraio 2011, 18:37

Capisco quello che dici. Bisogna farla coesistere con le altre. Però alla volte, quando vedo la vita, l'idea di fare figli, mi fa venire il panico, dato il mondo che c'è. Diciamo anche che sono single, quindi, al momento è una cosa teorica. Forse però è questo il nostro problema: tendere a ragionare "a compartimenti stagni". Mi trovo d'accordissimo con la prudenza nelle parole. Una volta ho creato una spiacevole situazione avendo parlato imprudentemente di alcune cose, davanti a persone che non conoscevo bene. Forse però, dipende anche dal carattere. Chi è espansivo, non riesce a controllarsi troppo quando parla, e magari alcune cose, vengono dette senza cattiveria.



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Re: Le virtù cardinali: Prudenza, Giustizia, Fortezza, Temperanza

Messaggio da Venerabile Beda » domenica 20 febbraio 2011, 19:09

E qui sta il collegamento... La Prudenza, si deve coniugare con la Giustizia e con la Carità, (prioritariamente). Chi imprudentemente si mette a correre in auto, non manca solo di Prudenza, ma anche di Giustizia e Carità, verso se stesso e gli altri. Correndo infatti, facilmente avrà un incidente, producendo danni a se stesso e agli altri; danni mortali, permanenti o temporanei. Chi agisce all'insegna della Carità e della Giustizia, difficilmente manca di Prudenza. Ovviamente, manca di Prudenza, di Giustizia e Carità chi fa uso di droga e abusa di alcool; ma chi fa queste cose viola anche la Fortezza e la Temperanza; annulla i benefici effetti della Fede, spegne la Speranza. E manca di umiltà, perché se la vita è dura, invece di sottomettersi con umiltà alla volontà di Dio, cerca "rifugio" nell'alcool e nella droga. Decisamente è tutto collegato.


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