Sì sì; no no: che fine ha fatto la Verità?
Inviato: domenica 13 febbraio 2011, 17:08
Sì sì; no no: che fine ha fatto la Verità?
Nel Vangelo odierno, Cristo ci invita quali Suoi seguaci, a parlare dicendo solo Sì o No. Risposte chiare, senza compromessi, artifici, distinguo, eccezioni... E ci dice chiaramente, che quello che in più, (i vari distinguo ecc.) viene dal male, come efficacemente ribadisce il Gen Rosso, nella canzone "Proverbi" ("Sì sì; no no! Tutto quello che è in più, viene solo dal male!". Lo stesso Vangelo, parla dell'indissolubilità del Matrimonio, della fedeltà coniugale, dell'adulterio (=divorzio). E spesso diciamo: "Sì, è quello il principio... però...." Tutto quello che sta dal però in poi, è in più, e viene solo dal male. Questo non significa, che le eccezioni non esistono, o che si devono avere i paraocchi. Le eccezioni esistono. Ma le eccezioni sono rare, e servono solo a confermare la regola, non a farci fare i nostri porci comodi. Ma non è nemmeno questo il punto. La questione riguarda la cultura. Da Internet ai libri. Ieri, andando in una libreria, cercavo dei libri (che... stranamente, non ho trovato). In "compenso", ne ho trovati altri, che ho cercato di leggere in loco, (nei limiti della decenza... finché il libraio non ha iniziato a guardarmi storto... ); mi sono ben guardato dall'acquistarli. Se avessi trovato il tipo di libri che cercavo, li avrei acquistati (nei limiti delle mie possibilità).
Sì sì; no no...
Tanti libri, tanti testi che circolano in rete, la libertà d'espressione... Ma che fine ha fatto la verità? Se anche nei libri ormai, come del resto spesso accade in rete, si attribuiscono a Tizio o a Caio (personaggi noti), cose che Tizio o Caio non ha mai detto... che fine fa la Verità? E molta gente ingenuamente, pensa che siccome è stampato su un libro, ben esposto in una libreria, sia vero. Per non parlare di quelli ancora più ingenui (detto con rispetto), che solo perché è su Internet, o detto in TV, considerano il fatto vero. Non importa il caso specifico... è il principio. Il principio, per cui col fatto che chiunque può scrivere, pubblicare, con i più svariati modi, dicendo cose diverse, non si capisce più qual è la verità. Certo, la Libertà, è una cosa positiva e costruttiva. È un dono di Dio. Ma come la si usa questa libertà? Se la si usa, per diffondere menzogne e falsità, non è più una cosa buona. E non è solo una mia impressione credo. Parlando con le persone, sento che anche loro hanno questo smarrimento. E quel pluralismo, che molti chiamano ricchezza, cosa sta producendo? Il fatto che ognuno dice la sua.... e qual è la verità?? La verità, così viene distrutta. E badate. Non è questione circoscritta alla sfera religiosa, di fede. Ma su qualsiasi questione. Col risultato che alla fine, tu non sai cosa fare e a chi credere!!! Se cerchi in rete, "come cacciare le formiche da casa", ognuno dice la sua e tu non sai cosa fare!! Ho fatto un esempio banale. Ma se cerchi in rete o in libreria, o in biblioteca, se Tizio (noto personaggio), ha detto o meno una certa cosa, non si riesce a capire qual è la verità. E la cosa è più disonesta, quando viene attribuita a persona defunta, che non può quindi né confermare, né smentire.
Sì, sì; no, no…
È evidente che tutto questo è finalizzato a diffondere una "cultura", in cui la verità non esiste più, perché non si capisce più qual è! E forse, la c.d. crisi della lettura, è causata anche da questo. Non sapendo più se chi pubblica un libro, dice cose vere o frottole che spaccia per vere, qualcuno forse preferisce non leggere. E in effetti meglio non leggere, che leggere cose completamente sbagliate e false, a meno che non si leggano quelle cose, nella consapevolezza che sono cose sbagliate e false. Un tempo, bastava una corretta citazione bibliografica, per verificare la veridicità e l’autorevolezza di un assunto: oggi non ha alcun valore. Perché scrivono tutti (competenti e incompetenti) e non c’è più un criterio per distinguere il vero dal falso, se non nella propria testa. “Poco male”, finché è “Scienza umana”. Ma quando si tocca la “Scienza divina”… il “poco male”, diventa “molto male”.
Grande senso critico occorre.
Sì, sì; no, no.
Signore, aiutaci sempre a capire qual è la verità.
Nel Vangelo odierno, Cristo ci invita quali Suoi seguaci, a parlare dicendo solo Sì o No. Risposte chiare, senza compromessi, artifici, distinguo, eccezioni... E ci dice chiaramente, che quello che in più, (i vari distinguo ecc.) viene dal male, come efficacemente ribadisce il Gen Rosso, nella canzone "Proverbi" ("Sì sì; no no! Tutto quello che è in più, viene solo dal male!". Lo stesso Vangelo, parla dell'indissolubilità del Matrimonio, della fedeltà coniugale, dell'adulterio (=divorzio). E spesso diciamo: "Sì, è quello il principio... però...." Tutto quello che sta dal però in poi, è in più, e viene solo dal male. Questo non significa, che le eccezioni non esistono, o che si devono avere i paraocchi. Le eccezioni esistono. Ma le eccezioni sono rare, e servono solo a confermare la regola, non a farci fare i nostri porci comodi. Ma non è nemmeno questo il punto. La questione riguarda la cultura. Da Internet ai libri. Ieri, andando in una libreria, cercavo dei libri (che... stranamente, non ho trovato). In "compenso", ne ho trovati altri, che ho cercato di leggere in loco, (nei limiti della decenza... finché il libraio non ha iniziato a guardarmi storto... ); mi sono ben guardato dall'acquistarli. Se avessi trovato il tipo di libri che cercavo, li avrei acquistati (nei limiti delle mie possibilità).
Sì sì; no no...
Tanti libri, tanti testi che circolano in rete, la libertà d'espressione... Ma che fine ha fatto la verità? Se anche nei libri ormai, come del resto spesso accade in rete, si attribuiscono a Tizio o a Caio (personaggi noti), cose che Tizio o Caio non ha mai detto... che fine fa la Verità? E molta gente ingenuamente, pensa che siccome è stampato su un libro, ben esposto in una libreria, sia vero. Per non parlare di quelli ancora più ingenui (detto con rispetto), che solo perché è su Internet, o detto in TV, considerano il fatto vero. Non importa il caso specifico... è il principio. Il principio, per cui col fatto che chiunque può scrivere, pubblicare, con i più svariati modi, dicendo cose diverse, non si capisce più qual è la verità. Certo, la Libertà, è una cosa positiva e costruttiva. È un dono di Dio. Ma come la si usa questa libertà? Se la si usa, per diffondere menzogne e falsità, non è più una cosa buona. E non è solo una mia impressione credo. Parlando con le persone, sento che anche loro hanno questo smarrimento. E quel pluralismo, che molti chiamano ricchezza, cosa sta producendo? Il fatto che ognuno dice la sua.... e qual è la verità?? La verità, così viene distrutta. E badate. Non è questione circoscritta alla sfera religiosa, di fede. Ma su qualsiasi questione. Col risultato che alla fine, tu non sai cosa fare e a chi credere!!! Se cerchi in rete, "come cacciare le formiche da casa", ognuno dice la sua e tu non sai cosa fare!! Ho fatto un esempio banale. Ma se cerchi in rete o in libreria, o in biblioteca, se Tizio (noto personaggio), ha detto o meno una certa cosa, non si riesce a capire qual è la verità. E la cosa è più disonesta, quando viene attribuita a persona defunta, che non può quindi né confermare, né smentire.
Sì, sì; no, no…
È evidente che tutto questo è finalizzato a diffondere una "cultura", in cui la verità non esiste più, perché non si capisce più qual è! E forse, la c.d. crisi della lettura, è causata anche da questo. Non sapendo più se chi pubblica un libro, dice cose vere o frottole che spaccia per vere, qualcuno forse preferisce non leggere. E in effetti meglio non leggere, che leggere cose completamente sbagliate e false, a meno che non si leggano quelle cose, nella consapevolezza che sono cose sbagliate e false. Un tempo, bastava una corretta citazione bibliografica, per verificare la veridicità e l’autorevolezza di un assunto: oggi non ha alcun valore. Perché scrivono tutti (competenti e incompetenti) e non c’è più un criterio per distinguere il vero dal falso, se non nella propria testa. “Poco male”, finché è “Scienza umana”. Ma quando si tocca la “Scienza divina”… il “poco male”, diventa “molto male”.
Grande senso critico occorre.
Sì, sì; no, no.
Signore, aiutaci sempre a capire qual è la verità.