Caro CercodiTe, presumo che tu deliberatamente, abbia voluto inviare questo messaggio in una sezione pubblica, per cui, qui lo lascio.
La strada delle fede, non è un strada in discesa; e nemmeno pianeggiante. È in salita, dissestata, piena di fossi e insidie. Chi ti è vero amico, anche se ateo o non praticante, ti rispetterà, sempre. Chi non ti è amico, che sia ateo o credente, non ti rispetterà. Per cui, se non rispettano te e ciò in cui tu credi, non sono amici, ma "amici" che è diverso. O sbaglio?
La fede e la religione...
Avere la fede senza la religione, a mio avviso, è una contraddizione in termini. È come dire, amo l'Italia, ma non sono cittadino Italiano. Ammirevole. Ma sono i cittadini a godere di pieni diritti. "Tutti i cittadini sono uguali davanti alla Legge" recita la Costituzione. Non i non cittadini.
Non è esattamente la stessa cosa. Che poi un non cittadino, possa rispettare le leggi meglio di un cittadino può essere vero. In teoria, uno potrebbe credere davvero, senza seguire una religione. Ma è qui la contraddizione: la fede, non è un fatto individuale; il fatto individuale, è un aspetto fondamentale della fede. L'altro aspetto della fede, è comunitario, o se si preferisce, pubblico. E quindi, la vera fede, non può alla fine prescindere dalla religione. E chi dice questo, agisce all'insegna dell'edonismo, che non né una religione, né una fede: è solo una forma particolare di egoismo.
Circa la solitudine nel vivere la fede, l'andare in chiesa da soli... Accade. Ma solo e soltanto Cristo, può darti la forza di andare avanti. Non altri. In alcuni posti del mondo, andando in chiesa, si rischia la vita. Qui in Occidente, ci si permette di non andare in chiesa (non tutti), pensando di esplicare tutto solo nella sfera privata. Credere davvero in Dio, significa anche, come dici tu, andare controcorrente, fino a fare o dire, se occorre cose impopolari e fastidiose.
San Paolo dice:
1 Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la Sua manifestazione e il Suo Regno: 2 annuncia la Parola, insisti al momento opportuno e non opportuno, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e insegnamento. 3 Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, pur di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo i propri capricci, 4 rifiutando di dare ascolto alla Verità per perdersi dietro alle favole. 5 Tu però vigila attentamente, sopporta le sofferenze, compi la tua opera di annunciatore del Vangelo, adempi il tuo ministero. 2 Timoteo 4,1-5
Non ti scoraggiare. Le difficoltà, anche quelle più pesanti, fanno parte del gioco. Chiedi a Dio Padre, di permetterti di stare dentro al cuore di Cristo. Fatto questo, difficoltà o meno, solo o meno, andrà bene lo stesso. Per quel poco che vale, noi siamo qui.
Forza!!! È ancora lungo il cammino...
E se te le fanno troppo pesanti, tu fai un bel:
E vai avanti!