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L'unità e l'umiltà dei cristiani

Inviato: domenica 23 gennaio 2011, 19:14
da Venerabile Beda
Questa, è la settimana di preghiera per l'unità dei cristiani.
Benedetto XVI, ha incentratro l'Angelus odierno, su questa tematica. Qui l'essenza del discorso:

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Al di là di tutto, il problema dell'unità dei cristiani, si esplica in 2 aspetti: uno macroscopico e uno microscopico. Macroscopicamente, il problema riguarda il Cristianesimo nella sua interezza: cattolici, ortodossi, protestanti, e tutte le correnti riconducibili a queste 3 gambe. Poi però c'è un problema microscopico, che riguarda il Cattolicesimo al suo interno (sappiamo che riguarda anche il Protestantesimo, nonché la confessione Ortodossa, ma non è bene, per rispetto, guardare troppo in casa d'altri). Il problema microscopico, era presente anche ai tempi di Paolo. La seconda lettura odierna lo accenna. Oggi il problema è analogo, ma trasformato e direi accentuato in modo notevole; in nome dell'affermazione della propria opinione, del proprio pensiero, non si dice ciò che la fede vuole dire, ciò che la Chiesa vuole dire, ciò che Dio vuole dire; ma ciò che io voglio dire.
Con tutte le conseguenze che questo comporta. Se dico cose diverse, da quelle che Dio vuole dire, da quelle che la Chiesa dice, intanto, posso dire cose sbagliate. Ammesso poi che non siano sbagliate (pura ipotesi), moltiplicando questo per N, ognuno dice la sua...
Ma, la Verità, è solo una: Gesù Cristo, il Cristianesimo. Poi, quest'unica Verità, può essere vista da prospettive, da angolazioni differenti. Ma questo è un altro discorso. È anche possibile che ci siano verità minori, che partendo dall'Unica Verità, si discostino leggermente da essa in misura diversa, senza arrivare alla menzogna. Ma fin qui OK. È l'andare oltre, che è sbagliato. E purtroppo, si va molto oltre, troppo oltre, fino a idolatrare anche inconsciamente la propria opinione, invece di avere l'umiltà di dire: "Solo ciò che Cristo dice, è giusto; il resto è sbagliato, compreso ciò che dico io, se non è conforme a ciò che Cristo dice". In breve, il peggiore nemico dell'unità dei cristiani, sia macroscopicamente, che microscopicamente, è la mancanza di umiltà, ovvero la superbia.
Se abbiamo l'umiltà vera, di vivere tenendo presente che solo uno ha ragione: Gesù Cristo, solo allora, con buona volontà si potrà conseguire l'unità.
Unità = Umiltà. No umiltà, no unità.
Riporto ancora, la seconda lettura odierna, citata da Benedetto XVI:
Vi esorto, fratelli, per il nome del Signore nostro Gesù Cristo, a essere tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi, ma siate in perfetta unione di pensiero e di sentire.
Paolo, 1 Corinzi


Solo dicendo tutti la stessa cosa, magari in modo diverso (questa è l'universalità del Cattolicesimo), si può conseguire l'unità. In modo diverso, ma la stessa cosa. Se diciamo cose diverse, in modo uguale o in modo diverso, a questa unità non si arriverà mai. Questi i fatti, il resto sono favolette. Ma siamo noi miseri mortali, a doverci adeguare al Pensiero di Cristo, al Pensiero della Chiesa (finché questa segue Cristo). Non il contrario.