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Re: Cosa sappiamo sull'aldilà?

Inviato: martedì 25 gennaio 2011, 20:40
da CercodiTe
Letto il link...
In pratica, l'Inferno acquisterà una certa forma materiale, ma in realtà non lo sappiamo.

Quanto al Purgatorio, so che è un periodo temporaneo di purificazione prima del Paradiso. Ho visto che anche nel link si accennava. Ma in base a quale criterio Paradiso o Purgatorio? So che le anime del Purgatorio sono salve, e si deve pregare per loro. Ma come funziona la cosa?

Re: Cosa sappiamo sull'aldilà?

Inviato: mercoledì 26 gennaio 2011, 14:13
da Venerabile Beda
Tutti i passi della Scrittura di questo messaggio, sono basati sulla nuova traduzione della CEI.

III. La purificazione finale o Purgatorio

1030 Coloro che muoiono nella grazia e nell'amicizia di Dio, ma sono imperfettamente purificati, sebbene siano certi della loro salvezza eterna, vengono però sottoposti, dopo la loro morte, ad una purificazione, al fine di ottenere la santità necessaria per entrare nella gioia del Cielo.

1031 La Chiesa chiama Purgatorio questa purificazione finale degli eletti, che è tutt'altra cosa dal castigo dei dannati. La Chiesa ha formulato la dottrina della fede relativa al Purgatorio soprattutto nei Concili di Firenze e di Trento. La Tradizione della Chiesa, rifacendosi a certi passi della Scrittura, parla di un fuoco purificatore:

« Per quanto riguarda alcune colpe leggere, si deve credere che c'è, prima del giudizio, un fuoco purificatore; infatti colui che è la Verità afferma che, se qualcuno pronuncia una bestemmia contro lo Spirito Santo, non gli sarà perdonata né in questo mondo, né in quello futuro (Mt 12,32). Da questa affermazione si deduce che certe colpe possono essere rimesse in questo mondo, ma certe altre nel mondo futuro ». (San Gregorio Magno, papa e dottore della Chiesa).

1032 Questo insegnamento poggia anche sulla pratica della preghiera per i defunti di cui la Sacra Scrittura già parla: « Perciò [Giuda Maccabeo] fece offrire il sacrificio espiatorio per i morti, perché fossero assolti dal peccato » (2 Mac 12,45). Fin dai primi tempi, la Chiesa ha onorato la memoria dei defunti e ha offerto per loro suffragi, in particolare il sacrificio eucaristico, affinché, purificati, possano giungere alla visione beatifica di Dio. La Chiesa raccomanda anche le elemosine, le indulgenze e le opere di penitenza a favore dei defunti:

« Rechiamo loro soccorso e commemoriamoli. Se i figli di Giobbe sono stati purificati dal sacrificio del loro padre, perché dovremmo dubitare che le nostre offerte per i morti portino loro qualche consolazione? [...] Non esitiamo a soccorrere coloro che sono morti e ad offrire per loro le nostre preghiere ». (San Giovanni Crisostomo, vescovo e dottore della Chiesa).
Catechismo della Chiesa Cattolica

Sebbene non sia riportato esplicitamente nel CCC, il Concilio di Firenze, riporta il passo di Paolo:
Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come un saggio architetto io ho posto il fondamento; un altro poi vi costruisce sopra. Ma ciascuno stia attento a come costruisce. Infatti nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo. E se sopra questo fondamento, si costruisce con oro, argento, pietre preziose, legno, fieno, paglia, l’opera di ciascuno sarà ben visibile: infatti quel giorno la farà conoscere, perché con il fuoco si manifesterà e il fuoco proverà la qualità dell’opera di ciascuno. Se l’opera che uno costruì sul fondamento, resisterà, costui ne riceverà una ricompensa. Ma se l’opera di ciascuno finirà bruciata, quello sarà punito; tuttavia egli si salverà, però quasi passando attraverso il fuoco. Non sapete che siete Tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il Tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il Tempio di Dio, che siete voi. 1 Cor 3, 10-17

In breve, Paolo identifica 2 tipi: chi costruisce in Cristo, resistendo al fuoco (il Purgatorio in vita, le avversità, le sofferenze, il sacrificio, la sottomissione alla volontà di Dio, anche se dura); costui consegue immediatamente la ricompensa (il Paradiso); e chi si sforza di costruire in Cristo, ma per debolezza, non adeguato impegno, presunzione, non riesce a resistere al fuoco della vita (il Purgatorio in vita: le sofferenza, le avversità, accetta la volontà di Dio, ma fa prevalere la materialità che tende a ribellarsi); costui, essendo basicamente proteso verso Dio, una persona basicamente buona, si salva, ma non essendo un Campione nella fede (un santo), non avendo accettato con la dovuta sottomissione da Dio, il fuoco in vita, lo deve necessariamente accettare dopo (il vero Purgatorio post morte). Il 3° tipo, chi non costruisce in Cristo, e comunque si ribella a Dio e alla Sua Legge, si danna: l’Inferno.
In breve, per avere la salvezza, si deve necessariamente soffrire. O soffri qui, o soffri lì. Per forza. O un po’ qui e un po’ lì. Ma senza sacrificio, senza sofferenza, non c’è salvezza. Non c’è resurrezione senza croce. Questo a partire da Cristo. E infatti Cristo è il Giusto sofferente. E anche i santi, tutti, in modo diverso, hanno sofferto. Non c'è un santo, uno solo, che non abbia sofferto, o in termini fisici o in termini spirituali.
La sofferenza, è strettamente legata alla santità e alla salvezza. No sofferenza, no salvezza. È la croce, la tappa obbligata per pervenire alla Resurrezione: questa è l'essenza del Cristianesimo. Chi propone un Cristianesimo del tipo: Resurrezione senza croce, è un bugiardo, e propone un falso Cristianesimo. Chiunque sia. La croce, è assolutamente necessaria.

Re: Cosa sappiamo sull'aldilà?

Inviato: mercoledì 26 gennaio 2011, 18:51
da CercodiTe
Chiarissimo. Ora però vorrei fare un esempio. Un uomo muore. Che succede? Cosa accade? A parte gli esiti finali (Inferno, Purgatorio, Paradiso), cosa avviene? Chi si vede? Alcuni che si sono avvicinati alla morte, o sono stati "morti" per qualche minuto, hanno visto il famoso tunnel... Ma cosa accade realmente per la Chiesa? Quando si muore? Quando il cuore smette di battere? Si vedono i parenti defunti? Si vede Gesù? Si viene giudicati da Lui? E soprattutto, se si viene giudicati da Lui alla morte, a cosa serve il Giudizio Universale?


P.S.:
Lo so che alcune cose non si conoscono, ma vorrei sapere cosa dice la Chiesa a riguardo. La comunicazione con l'aldilà... le sedute spiritiche, sono tutte truffe, o c'è qualche caso vero? Medium, ecc.

Re: Cosa sappiamo sull'aldilà?

Inviato: giovedì 27 gennaio 2011, 13:53
da Venerabile Beda
In linea di massima, il giudizio particolare, che si ha dopo la morte, è un fatto personale, privato. Cristo stesso, ci giudica, in termini squisitamente personali. E ci viene assegnata la ricompensa, la punizione, o la purificazione prima della ricompensa, a seconda di quello che meritiamo. Il tutto però, in termini puramente spirituali.

Al giudizio universale, la cosa è pubblica. Che io sappia, non ci sono spiegazioni ufficiali. Per cui attuo questo ragionamento puramente ipotetico. Io non credo che saranno messi a nudo tutti i peccati. Ma saranno messi a nudo, tutti i peccati che hanno rilevanza "pubblica". Mi spiego meglio. Oggi è il giorno della Memoria. Hitler, essendo morto, è già stato giudicato. Quasi sicuramente, dannato. Al giudizio universale, gli ebrei, che sono stati vittime dei suoi crimini, e comunque il mondo, dovranno vedere Hitler severamente punito e svergognato. E via discorrendo. Se Tizio, pur di rispettare la Legge di Dio a tutti i costi, non ha divorziato, portandosi la propria croce, non avrà solo diritto alla sua ricompensa, ma avrà anche diritto di vedere che chi ha fatto i propri comodi (più mogli, più amanti), è punito. Il bambino, abusato da un pedofilo, avrà diritto a vedere che quel pedofilo viene severamente punito. Lui e i suoi genitori. Quando noi subiamo un torto grave, ed evitiamo di vendicarci, e ci rimettiamo alla Giustizia Divina... questo è il Giudizio Universale. Senza contare come accennato, che la ricompensa e la punizione del Giudizio Universale, acquisteranno una certa connotazione "materiale", in virtù della Resurrezione. E inoltre tutte le anime del Purgatorio, conseguiranno la ricompensa (sappiamo per certo, che alcune anime del Purgatorio, rimarranno "lì" fino alla fine del mondo; lo disse Maria a Fatima, circa una loro amica, che sarebbe rimasta in Purgatorio sino alla fine del mondo).



Circa spiritismo, sedute spiritiche et simili, nella maggioranza dei casi, sono truffe; nella minoranza dei casi, sono fatti veri, cattivi, malvagi, sbagliati, ingiusti: sono un'autostrada a 3 corsie e in discesa verso le possessioni diaboliche, con Telepass incluso. Bisogna stare il più lontano possibile da queste cose. Altrimenti, lacrime amare e oltre spetta. È una della cose peggiori che si possa fare. Tutti quelli che seguono queste strade, prima o poi, se ne pentono amaramente. Ed è appunto, un non voler accettare la sovranità assoluta di Dio, che decide della vita e della morte. Viola gravemente la parte proibente del primo comandamento: "Non avrai altro Dio all'infuori di me". Dio di solito, è molto paziente con l'uomo, per gli altri comandamenti. Ma su questo, non transige. La Storia, e anche la cronaca e fatti di vita vissuta, lo dimostrano. È il primo comandamento, anche perché per alcuni aspetti, è il più importante.


Circa il momento della morte, il tunnel... non ti saprei dire. Potrebbe essere vero, che Cristo si manifesti come Luce. In queste settimane, la Liturgia ci invita a proclamare Cristo Luce del mondo. Purché non si cada nella trappola, che la partecipazione di quella Luce spetti a tutti. Questo è un inganno. Probabilmente, quella Luce, la vedremo tutti; ma non tutti ne faremo parte. Occhio agli inganni.

La dannazione, forse è questo, rimanere senza la Luce di Cristo, nel buio.

Re: Cosa sappiamo sull'aldilà?

Inviato: giovedì 27 gennaio 2011, 17:26
da CercodiTe
Grazie per le risposte. Sono temi molto affascinanti...