La cena di Natale nel Medio Evo
Inviato: sabato 20 novembre 2010, 11:23
Ciao a tutti, domani inizia l'Avvento. Già nei centri commerciali e negozi, pullula l'aria consumistica natalizia. Ma non solo: nelle riviste storiche che compriamo, oggi ho trovato molte curiosità relative al Natale. Una riguarda la cena natalizia nel periodo feudale. E Venerabile, ascolta bene...: a tavola c'era il cinghiale e il pavone!! Del cinghiale, la testa veniva portata su un vassoio d'oro o d'argento al suono di trombettieri e musica di menestrelli. Il cinghiale è stato per molti secoli il piatto forte. Era seguito da una processione di cavalieri, nobili, dame, che cantavano Caput apri defero / Refens laudes Domino (Porto una testa di cinghiale, offrendo lodi al Signore). Il cinghiale era guarnito con foglie l'alloro e con una mela infilzata in ogni zanna.
Dopo il cinghiale, veniva il pavone. Il pavone veniva imbottito con uova, erbe e spezie e arrostito. Il pavone veniva poi offerto alla dama più importante e tagliato dal cavaliere più abile nei tornei. A volte il pavone veniva servito come ripieno di una torta salata, dalla quale venivano fatte spuntare la testa e la coda a ruota (mamma che impressione!!!); la tradizione vuole che i cavalieri erranti giurassero sulla torta di pavone di essere disposti ad affrontare qualsiasi impresa. Questo giuramento si ritrova per esempio nell'Enrico IV di Shakespeare (parte II, atto V, scena prima).
Il banchetto medievale non finiva qui, seguivano porzioni meno appariscenti, ma più sostanziose: oche, capponi, fagiani, carpe e il famoso furmante. ll furmante era un piatto a base di grano, lasciato a bagno e poi una volta morbido, miscelato con brodo, latte di mandorla, tuorli d'uovo; rimesso sul fuoco e servito con carne di cervo. Il dolce era un pudding con prugne, frutta secca e spezie.
Ciao a tutti, scusate per queste frivolezze, ma ho sentito il bisogno un po' di divagare dopo tanto codice penale...
Dopo il cinghiale, veniva il pavone. Il pavone veniva imbottito con uova, erbe e spezie e arrostito. Il pavone veniva poi offerto alla dama più importante e tagliato dal cavaliere più abile nei tornei. A volte il pavone veniva servito come ripieno di una torta salata, dalla quale venivano fatte spuntare la testa e la coda a ruota (mamma che impressione!!!); la tradizione vuole che i cavalieri erranti giurassero sulla torta di pavone di essere disposti ad affrontare qualsiasi impresa. Questo giuramento si ritrova per esempio nell'Enrico IV di Shakespeare (parte II, atto V, scena prima).
Il banchetto medievale non finiva qui, seguivano porzioni meno appariscenti, ma più sostanziose: oche, capponi, fagiani, carpe e il famoso furmante. ll furmante era un piatto a base di grano, lasciato a bagno e poi una volta morbido, miscelato con brodo, latte di mandorla, tuorli d'uovo; rimesso sul fuoco e servito con carne di cervo. Il dolce era un pudding con prugne, frutta secca e spezie.
Ciao a tutti, scusate per queste frivolezze, ma ho sentito il bisogno un po' di divagare dopo tanto codice penale...