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Benedetto XIV dice che bisogna rivalutare l'agricoltura

Inviato: lunedì 15 novembre 2010, 14:41
da Benedetto
Vi mando un messaggio che mi sta molto a cuore perché riflette esattamente quello che penso io.
Che il nostro sistema di sviluppo economico è sbagliato (manca l'etica) e che bisogna rivalutare l'agricoltura.
Qualche mese fa ho detto queste stesse cose in un bar del mio quartiere e mi hanno riso in faccia e mi hanno detto che sono da ricovero.
Ma io sono abituato ad aver ragione ed essere disprezzato per tal motivo. [k-ahah]
Ecco un esempio di come andare controcorrente e guadagnarsi una "crocetta".
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Benedetto XIV, all'Angelus di ieri, ha detto questo:

La crisi economica in atto, di cui si è trattato anche in questi giorni nella riunione del cosiddetto G20, va presa in tutta la sua serietà: essa ha numerose cause e manda un forte richiamo ad una revisione profonda del modello di sviluppo economico globale (cfr Enc. Caritas in veritate, 21). È un sintomo acuto che si è aggiunto ad altri ben più gravi e già ben conosciuti, quali il perdurare dello squilibrio tra ricchezza e povertà, lo scandalo della fame, l’emergenza ecologica e, ormai anch’esso generale, il problema della disoccupazione. In questo quadro, appare decisivo un rilancio strategico dell’agricoltura. Infatti, il processo di industrializzazione talvolta ha messo in ombra il settore agricolo, che, pur traendo a sua volta beneficio dalle conoscenze e dalle tecniche moderne, ha comunque perso di importanza, con notevoli conseguenze anche sul piano culturale. Mi pare il momento per un richiamo a rivalutare l’agricoltura non in senso nostalgico, ma come risorsa indispensabile per il futuro.

Nell’attuale situazione economica, la tentazione per le economie più dinamiche è quella di rincorrere alleanze vantaggiose che, tuttavia, possono risultare gravose per altri Stati più poveri, prolungando situazioni di povertà estrema di masse di uomini e donne e prosciugando le risorse naturali della Terra, affidata da Dio Creatore all’uomo – come dice la Genesi – affinché la coltivi e la custodisca (cfr 2,15). Inoltre, malgrado la crisi, consta ancora che in Paesi di antica industrializzazione si incentivino stili di vita improntati ad un consumo insostenibile, che risultano anche dannosi per l’ambiente e per i poveri. Occorre puntare, allora, in modo veramente concertato, su un nuovo equilibro tra agricoltura, industria e servizi, perché lo sviluppo sia sostenibile, a nessuno manchino il pane e il lavoro, e l’aria, l’acqua e le altre risorse primarie siano preservate come beni universali (cfr Enc. Caritas in veritate, 27). È fondamentale per questo coltivare e diffondere una chiara consapevolezza etica, all’altezza delle sfide più complesse del tempo presente; educarsi tutti ad un consumo più saggio e responsabile; promuovere la responsabilità personale insieme con la dimensione sociale delle attività rurali, fondate su valori perenni, quali l’accoglienza, la solidarietà, la condivisione della fatica nel lavoro. Non pochi giovani hanno già scelto questa strada; anche diversi laureati tornano a dedicarsi all’impresa agricola, sentendo di rispondere così non solo ad un bisogno personale e familiare, ma anche ad un segno dei tempi, ad una sensibilità concreta per il bene comune.

Preghiamo la Vergine Maria, perché queste riflessioni possano servire da stimolo alla comunità internazionale, mentre eleviamo a Dio il nostro ringraziamento per i frutti della terra e del lavoro dell'uomo.

Re: Benedetto XIV dice che bisogna rivalutare l'agricoltura

Inviato: mercoledì 17 novembre 2010, 7:51
da Cielo
Magari si tornasse all'agricoltura. È il governo che dovrebbe incentivarla, (cosa che invece in questi anni ha, secondo me cercato di debellare) perché a volte , in determinati paesi, con pochi mezzi, senza capitale di base, è molto duro portare avanti questo ideale, si io lo chiamo ideale, perché per tanti (esperienza diretta) è stato impossibile mettere in pratica questo lavoro e con esso mantere la famiglia.

Re: Benedetto XIV dice che bisogna rivalutare l'agricoltura

Inviato: mercoledì 17 novembre 2010, 8:50
da Benedetto
Non soltanto, cara Cielo. C'è anche il fatto delle sovvenzioni UE all'agricoltura che, sebbene aiutino molto gli agricoltori con tanta terra, manda a bagno i contadini del Terzo Mondo, che non beneficiano di alcuna sovvenzione e quindi non possono concorrere con i prezzi bassi dei contadini europei, prezzi bassi che possono fare proprio grazie alle sovvenzioni.