Pagina 2 di 2

Il Farisaismo

Inviato: mercoledì 27 ottobre 2010, 12:26
da Venerabile Beda
Il farisaismo, in sintesi non è altro che l'ipocrisia.
E siamo tutti (chi più chi meno), ipocriti. Noi si deve cercare di essere meno ipocriti possibile. Gesù, sapeva che non possiamo debellare completamente l'ipocrisia; ma possiamo (e dobbiamo), ridurla ai minimi termini:
Poiché io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Matteo 5,20
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell'anéto e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!
Matteo 23, 23-24
Gli scribi e i farisei, sono dunque termine di paragone negativo, esempio da non imitare. Non dobbiamo mai superare quel livello di tolleranza, perché l'ipocrisia, non è altro che ingiustizia.

Ma perché possiamo e dobbiamo ridurre l'ipocrisia ai minimi termini, e non possiamo debellarla? Perché siamo peccatori. Certo. Ma anche per non mancare di carità. Un lieve grado di ipocrisia, sfuma con la diplomazia. La diplomazia, non è altro che una forma di ipocrisia raffinata. Noi in questo mondo ci dobbiamo vivere, e non possiamo litigare con le persone giornalmente, perché dobbiamo dire sempre le cose come stanno. Lo dobbiamo fare per le questioni importanti, ma per quelle meno importanti, a volte dobbiamo fare buon viso a cattivo gioco. E far finta che il collega di lavoro, ci stia simpatico, quando in realtà ci sta di brutto sulle scatole, è sì una forma di ipocrisia, e quindi di farisaismo, ma necessaria. Evitare di insultare un rompiscatole, è un atto di carità; ma il non dire chiaramente a Tizio, che è un rompiscatole, non è una forma di ipocrisia? Far finta che sia come gli altri?
Il Vangelo, ci insegna vivere. Ecco perché la nostra giustizia, deve essere necessariamente superiore a quella degli scribi e dei farisei.
Ma non possiamo vivere fuori dal mondo.
"Sopportare pazientemente le persone moleste". Ma per la verità, e per non essere ipocriti, dovremmo dire alla persona molesta che è tale: molesta. In famiglia, in società. Non è possibile. Ecco perché Gesù Cristo pone quel termine di paragone, e non dice in assoluto di eliminarla. Ma al tempo stesso, invita con attenzione a guardarsi:
Nel frattempo, radunatesi migliaia di persone che si calpestavano a vicenda, Gesù cominciò a dire anzitutto ai discepoli: «Guardatevi dal lievito dei farisei, che è l'ipocrisia.
Luca 12,1
Perché è molto facile per noi, non superare la giustizia dei farisei. Dobbiamo non essere ipocriti, ma dobbiamo nei limiti, evitare le rotture. Poi ci sono casi, in cui si deve affermare un principio a qualsiasi costo. Allora lì, bandita completamente l'ipocrisia, ben venga la rottura. Ma non può essere un fatto quotidiano. "Per ogni cosa c'è il suo tempo", dice la Scrittura.


Quanto al resto... si rischia di andare Off Topic...
Quello è il discorso relativo alla perdita del senso del peccato.
Se si ritiene, è bene aprire un altro argomento in merito.

Re: Il Farisaismo

Inviato: venerdì 29 ottobre 2010, 9:51
da Benedetto
Nella società attuale, molti cristiani, probabilmente perché non frequentano più la Chiesa o si sono allontanati, tendono a mettere come peccato solo il rubare, uccidere, prostituirsi. Ma il peccato è tutto ciò che offende Dio, non solo quello evidente!!!
Sai, Venusia, anch'io la penso come te.
Per la mia sensibilità, c'è un peccato in giro grosso come una cattedrale: il disprezzo.
Sembra che noi essere umani non siamo capaci di vivere senza disprezzare qualcuno. Sembra quasi che andiamo in giro cercando qualcuno da odiare. Di solito il barbone, l'immigrato, il disoccupato, il ragazzo down, ecc.
Basta che una la pensi diversamente da noi e già cerchiamo di creare una distanza tra noi e lui.
È una cosa asfissiante.
E dire che qui in Italia ancora un po' di carità c'è. Io vado in giro col mio cagnolino e c'è sempre qualcuno affettuoso che si ferma ad accarezzarlo, coccolarlo e dire delle cosìne simpatiche. Ma pensa che la mia amica finlandese si è meravigliata perché dice che in Finlandia la gente per strada non si salutra nemmeno.
C'è una grande mancanza di carità.
Siamo sempre pronti a "bollare" quello che secondo noi sbaglia.
C'è odio.

Sai, anche nelle profezie approvate dalla Chiesa si mette l'accento sullo stato disperato in cui versa questo mondo.
Ad Akita la Madonna disse:

"Molti uomini in questo mondo fanno soffrire il Signore. Io desidero anime che lo consolino per placare la collera del Padre Celeste. Desidero, con mio Figlio, anime che dovranno riparare, per mezzo della loro sofferenza e della loro povertà, per i peccatori e gli ingrati.

Affinché il mondo possa conoscere la Sua ira, il Padre Celeste si sta preparando a infliggere un grande Castigo su tutta l’umanità.

Con mio Figlio sono intervenuta tante volte per placare l’ira del Padre. Ho impedito l’arrivo di calamità offrendogli le sofferenze del Figlio sulla Croce, il Suo prezioso sangue e le anime dilette che Lo consolano formando una schiera di anime vittime. Preghiera, penitenza e sacrifici coraggiosi possono attenuare la collera del Padre. Io desidero anche questo dalla vostra comunità… che ami la povertà, che si santifichi e preghi in riparazione per l’ingratitudine e le offese di tanti uomini."


A mio modo di vedere manca la carità, la compassione, la comprensione, magari va bene anche la correzione fraterna, ma con il perdono continuo.

Pensa che noi come paese Italia devolviamo per lo sviluppo dei paesi poveri lo 0,09% della nostra riccheza.
È un indice, no?