Il Farisaismo
Inviato: mercoledì 27 ottobre 2010, 12:26
Il farisaismo, in sintesi non è altro che l'ipocrisia.
E siamo tutti (chi più chi meno), ipocriti. Noi si deve cercare di essere meno ipocriti possibile. Gesù, sapeva che non possiamo debellare completamente l'ipocrisia; ma possiamo (e dobbiamo), ridurla ai minimi termini:
Ma perché possiamo e dobbiamo ridurre l'ipocrisia ai minimi termini, e non possiamo debellarla? Perché siamo peccatori. Certo. Ma anche per non mancare di carità. Un lieve grado di ipocrisia, sfuma con la diplomazia. La diplomazia, non è altro che una forma di ipocrisia raffinata. Noi in questo mondo ci dobbiamo vivere, e non possiamo litigare con le persone giornalmente, perché dobbiamo dire sempre le cose come stanno. Lo dobbiamo fare per le questioni importanti, ma per quelle meno importanti, a volte dobbiamo fare buon viso a cattivo gioco. E far finta che il collega di lavoro, ci stia simpatico, quando in realtà ci sta di brutto sulle scatole, è sì una forma di ipocrisia, e quindi di farisaismo, ma necessaria. Evitare di insultare un rompiscatole, è un atto di carità; ma il non dire chiaramente a Tizio, che è un rompiscatole, non è una forma di ipocrisia? Far finta che sia come gli altri?
Il Vangelo, ci insegna vivere. Ecco perché la nostra giustizia, deve essere necessariamente superiore a quella degli scribi e dei farisei.
Ma non possiamo vivere fuori dal mondo.
"Sopportare pazientemente le persone moleste". Ma per la verità, e per non essere ipocriti, dovremmo dire alla persona molesta che è tale: molesta. In famiglia, in società. Non è possibile. Ecco perché Gesù Cristo pone quel termine di paragone, e non dice in assoluto di eliminarla. Ma al tempo stesso, invita con attenzione a guardarsi:
Quanto al resto... si rischia di andare Off Topic...
Quello è il discorso relativo alla perdita del senso del peccato.
Se si ritiene, è bene aprire un altro argomento in merito.
E siamo tutti (chi più chi meno), ipocriti. Noi si deve cercare di essere meno ipocriti possibile. Gesù, sapeva che non possiamo debellare completamente l'ipocrisia; ma possiamo (e dobbiamo), ridurla ai minimi termini:
Poiché io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Matteo 5,20
Gli scribi e i farisei, sono dunque termine di paragone negativo, esempio da non imitare. Non dobbiamo mai superare quel livello di tolleranza, perché l'ipocrisia, non è altro che ingiustizia.Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell'anéto e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!
Matteo 23, 23-24
Ma perché possiamo e dobbiamo ridurre l'ipocrisia ai minimi termini, e non possiamo debellarla? Perché siamo peccatori. Certo. Ma anche per non mancare di carità. Un lieve grado di ipocrisia, sfuma con la diplomazia. La diplomazia, non è altro che una forma di ipocrisia raffinata. Noi in questo mondo ci dobbiamo vivere, e non possiamo litigare con le persone giornalmente, perché dobbiamo dire sempre le cose come stanno. Lo dobbiamo fare per le questioni importanti, ma per quelle meno importanti, a volte dobbiamo fare buon viso a cattivo gioco. E far finta che il collega di lavoro, ci stia simpatico, quando in realtà ci sta di brutto sulle scatole, è sì una forma di ipocrisia, e quindi di farisaismo, ma necessaria. Evitare di insultare un rompiscatole, è un atto di carità; ma il non dire chiaramente a Tizio, che è un rompiscatole, non è una forma di ipocrisia? Far finta che sia come gli altri?
Il Vangelo, ci insegna vivere. Ecco perché la nostra giustizia, deve essere necessariamente superiore a quella degli scribi e dei farisei.
Ma non possiamo vivere fuori dal mondo.
"Sopportare pazientemente le persone moleste". Ma per la verità, e per non essere ipocriti, dovremmo dire alla persona molesta che è tale: molesta. In famiglia, in società. Non è possibile. Ecco perché Gesù Cristo pone quel termine di paragone, e non dice in assoluto di eliminarla. Ma al tempo stesso, invita con attenzione a guardarsi:
Perché è molto facile per noi, non superare la giustizia dei farisei. Dobbiamo non essere ipocriti, ma dobbiamo nei limiti, evitare le rotture. Poi ci sono casi, in cui si deve affermare un principio a qualsiasi costo. Allora lì, bandita completamente l'ipocrisia, ben venga la rottura. Ma non può essere un fatto quotidiano. "Per ogni cosa c'è il suo tempo", dice la Scrittura.Nel frattempo, radunatesi migliaia di persone che si calpestavano a vicenda, Gesù cominciò a dire anzitutto ai discepoli: «Guardatevi dal lievito dei farisei, che è l'ipocrisia.
Luca 12,1
Quanto al resto... si rischia di andare Off Topic...
Quello è il discorso relativo alla perdita del senso del peccato.
Se si ritiene, è bene aprire un altro argomento in merito.