Pagina 1 di 1

Santi Michele, Gabriele e Raffaele Arcangeli

Inviato: martedì 28 settembre 2010, 21:04
da Venusia
Domani 29 Settembre la Chiesa ricorda gli Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele.
Il nome dell’arcangelo Michele, che significa “Chi è come Dio ?”, è citato cinque volte nella Sacra Scrittura; tre volte nel libro di Daniele, una volta nel libro di Giuda e nell'Apocalisse di san Giovanni Evangelista e in tutte le cinque volte egli è considerato “capo supremo dell’esercito celeste”, cioè degli angeli in guerra contro il male, che nell’Apocalisse è rappresentato da un dragone con i suoi angeli; esso sconfitto nella lotta, fu scacciato dai cieli e precipitato sulla Terra.
Il dragone è un angelo che aveva voluto farsi grande quanto Dio e che Dio fece scacciare, facendolo precipitare dall’alto verso il basso, insieme agli angeli che lo seguivano.
Michele è stato sempre rappresentato e venerato come l’angelo-guerriero di Dio, rivestito di armatura dorata in perenne lotta contro il demonio, che continua nel mondo a spargere il male e la ribellione contro Dio.
Egli è considerato allo stesso modo nella Chiesa di Cristo, che gli ha sempre riservato fin dai tempi antichissimi, un culto e devozione particolare, considerandolo sempre presente nella lotta che si combatte e si combatterà fino alla fine del mondo, contro le forze del male che operano nel genere umano.
Dopo l’affermazione del Cristianesimo, il culto per san Michele, ebbe in Oriente una diffusione enorme; ne sono testimonianza le innumerevoli chiese, santuari, monasteri a lui dedicati; nel secolo IX solo a Costantinopoli, capitale del mondo bizantino, si contavano ben 15 fra santuari e monasteri; più altri 15 nei sobborghi.
In Occidente si hanno testimonianze di un culto, con le numerosissime chiese intitolate a volte a S. Angelo, a volte a S. Michele, come pure località e monti vennero chiamati Monte Sant’Angelo o Monte San Michele, come il celebre santuario e monastero in Normandia in Francia; il cui culto fu portato forse dai Celti sulla costa della Normandia; certo è che esso si diffuse rapidamente nel mondo Longobardo, nello Stato Carolingio e nell’Impero Romano.
In Italia sano tanti i posti dove sorgevano cappelle, oratori, grotte, chiese, colline e monti tutti intitolati all’arcangelo Michele, non si può accennarli tutti, ci fermiamo solo a due: Tancia e il Gargano. Monte Sant'Angelo, nel Gargano, è la località più famosa, meta di moltissimi pellegrinaggi.
Sul Monte Tancia, nella Sabina, vi era una grotta già usata per un culto pagano, che verso il VII secolo, fu dedicata dai Longobardi a san Michele; in breve fu costruito un santuario che raggiunse gran fama, parallela a quella del Monte Gargano, che comunque era più antico.
Il più celebre santuario italiano dedicato a san Michele, è quello in Puglia sul Monte Gargano; Attorno alla chiesa e alla grotta è cresciuta nel tempo la cittadina di Monte Sant’Angelo nel Gargano, dove l'arcangelo Michele pare apparse 8 volte.
I Longobardi che avevano fondato nel secolo VI il Ducato di Benevento, vinsero i feroci nemici delle coste italiane, i saraceni, proprio nei pressi di Siponto, l’8 maggio 663, avendo attribuito la vittoria alla protezione celeste di san Michele, essi presero a diffondere come prima accennato, il culto per l’arcangelo in tutta Italia, erigendogli chiese, effigiandolo su stendardi e monete e instaurando la festa dell’8 maggio dappertutto.
Intanto la Sacra Grotta diventò per tutti i secoli successivi, una delle mete più frequentate dai pellegrini cristiani, diventando insieme a Gerusalemme, Roma, Loreto e S. Giacomo di Compostella, i poli sacri dall’Alto Medioevo in poi.
Sul Gargano giunsero in pellegrinaggio papi, sovrani, futuri santi. Sul portale dell’atrio superiore della basilica, vi è un’iscrizione latina che ammonisce che: “Questo è un luogo impressionante. Qui è la casa di Dio e la porta del cielo”.
Il santuario e la Sacra Grotta sono pieni di opere d’arte, di devozione e di voto, che testimoniano lo scorrere millenario dei pellegrini e su tutto campeggia nell’oscurità la statua in marmo bianco di san Michele, opera del Sansovino, datata 1507.
L’arcangelo è comparso lungo i secoli altre volte, sia pure non come sul Gargano, che rimane il centro del suo culto, ed il popolo cristiano lo celebra ovunque con sagre, fiere, processioni, pellegrinaggi e non c’è Paese europeo che non abbia un’abbazia, chiesa, cattedrale, ecc. che lo ricordi alla venerazione dei fedeli.
Apparendo ad una devota portoghese Antonia de Astonac, l’arcangelo promise la sua continua assistenza, sia in vita che in purgatorio e inoltre l’accompagnamento alla santa Comunione da parte di un angelo di ciascuno dei nove gerarchie celesti, se avessero recitato prima della Messa la corona angelica che gli rivelò.
Le gerarchie sono: Angeli, Arcangeli, Principati, Potestà, Virtù, Dominazioni, Troni, Cherubini e Serafini. La festa liturgica principale in Occidente è iscritta nel Martirologio Romano al 29 Settembre e nella riforma del calendario liturgico del 1970, è accomunato agli altri due arcangeli più conosciuti, Gabriele e Raffaele nello stesso giorno, mentre l’altro arcangelo a volte nominato nei testi apocrifi, Uriele, non gode di un culto proprio.
Per la sua caratteristica di “guerriero celeste” san Michele è patrono degli spadaccini, dei maestri d’armi; poi dei doratori, dei commercianti, di tutti i mestieri che usano la bilancia, i farmacisti, pasticcieri, droghieri, merciai; fabbricanti di tinozze, inoltre è patrono dei radiologi e della Polizia.
È patrono principale delle città italiane di Cuneo, Caltanissetta, Monte Sant’Angelo, Sant’Angelo dei Lombardi, compatrono di Caserta.
Difensore della Chiesa, la sua statua compare sulla sommità di Castel S. Angelo a Roma, che come è noto era diventata una fortezza in difesa del Pontefice; protettore del popolo cristiano, così come un tempo lo era dei pellegrini medievali, che lo invocavano nei santuari ed oratori a lui dedicati, disseminati lungo le strade che conducevano alle mete dei pellegrinaggi, per avere protezione contro le malattie, lo scoraggiamento e le imboscate dei banditi.
Per quanto riguarda la sua raffigurazione nell’arte in generale, è delle più vaste; ogni scuola pittorica in Oriente e in Occidente, lo ha quasi sempre raffigurato armato in atto di combattere il demonio.
Sul Monte Athos nel convento di Dionisio del 1547, i tre principali arcangeli sono così raffigurati, Raffaele in abito ecclesiastico, Michele da guerriero e Gabriele in pacifica posa e rappresentano i poteri religioso, militare e civile.

Ciao a tutti!!

[k-bacio] [k-bacio] [k-bacio]

Re: Santi Michele, Gabriele e Raffaele Arcangeli

Inviato: martedì 28 settembre 2010, 21:49
da Cielo
Angeli di Dio non lasciateci mai soli

Re: Santi Michele, Gabriele e Raffaele Arcangeli

Inviato: mercoledì 29 settembre 2010, 10:10
da Gemma
Oggi è l'onomastico di mia figlia e di mio marito (Marco Michele) e della mia nonna che mi guarda dal Cielo!! [k-bacio]

Re: Santi Michele, Gabriele e Raffaele Arcangeli

Inviato: mercoledì 29 settembre 2010, 13:54
da Venerabile Beda
Tanti auguri Gemma.


In realtà gli Arcangeli sono 7 come attesta la Scrittura:

Tobia 12,15
Io sono Raffaele, uno dei sette angeli che sono sempre pronti ad entrare alla presenza della Maestà del Signore.
Gli Arcangeli, sono angeli con incarichi speciali, ma il loro primo compito è appunto quello di essere immediatamente a disposizione di Dio, per questioni di rilievo. Di questi sette, ne conosciamo solo 3, quelli che si festeggiano oggi. Degli altri 4, ne conosciamo l'esistenza, e non sappiamo nemmeno quali incarichi Dio abbia dato loro. Quanto a Uriele, non essendo la sua conoscenza pervenuta da fonte divinamente ispirata (come su scritto), non è il caso di tenerne conto. È preferibile invocare la protezione dei 4 Arcangeli di Dio sconosciuti, per quali sono: sconosciuti.

Interessante la descrizione iconografica tradizionale:
Raffaele in abito ecclesiastico, Michele da guerriero e Gabriele in pacifica posa
Si deve però tenere presente, che queste sono prerogative preferenziali; non esclusive: quando Raffaele ha a che fare col demonio Asmodeo, non si mette "a predicare"... ma lo insegue fino in Egitto e lo incantena....
Raffaele vi si recò all'istante e in quel luogo lo incatenò e lo mise in ceppi. Tobia
Questo per ricordare, che tutti gli angeli, sin dall'inizio dell'originaria ribellione, sono "guerrieri"... poi, alcuni inoltre, sono anche altro...

Re: Santi Michele, Gabriele e Raffaele Arcangeli

Inviato: mercoledì 29 settembre 2010, 20:51
da Venusia
Giusto Venerabile. Vorrei dire che anch'io sono molto devota a san Michele, in quanto Michele era il nome del mio nonno che a me ha fatto da papà (mio padre è stato all'estero a lavorare per molto tempo), ed è comunque vero, gli angeli vanno pregati come messaggeri di Dio e nostri custodi. Da bambini ci insegnavano che avevamo al nostro fianco l'angioletto buono e l'angioletto cattivo e toccava a noi imparare ad ascoltare l'angioletto buono. Alla fine il messaggio era mettersi all'ascolto di Dio e per questo gli angeli sono veramente intermediatori.
Adesso della figura degli angeli se ne abusa molto, in quanto la new age e nuove filosofie hanno dato importanza a queste figure un po' come idoli (attenzione a proposito a queste filosofie!!!!)
Vorrei ricordare inoltre che il 2 Ottobre si ricordano gli Angeli Custodi; nella mia città si fanno molte Messe e vengono benedetti i bambini durante la Messa... C'è una chiesa bellissima intitolata agli Angeli Custodi che viene aperta solo il 2 Ottobre per l'occasione.
Ciao a tutti!!!