Sul peccato originale


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Sul peccato originale

Messaggio da Tophat » lunedì 18 maggio 2009, 13:41

Penso di scandalizzare nessuno se dico che è chiaro che il Paradiso Terrestre non è mai esistito... la storia di Adamo ed Eva è probabilmente una parabola per spiegarci il significato del bene e del male no? Sarebbe come credere che Romolo e Remo furono nutriti realmente da una Lupa animale... cosa si intende dunque per Peccato originale? La mela di Eva? no dai!


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Anawak
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Re: Sul peccato originale

Messaggio da Anawak » martedì 19 maggio 2009, 0:50

cosa si intende dunque per Peccato originale? La mela di Eva? no dai!
no, certo, ma è l'aver desiderato di essere come Dio, per questo mangiano il frutto dell'albero della conoscenza del..ecc
la storia di Adamo ed Eva è probabilmente una parabola per spiegarci il significato del bene e del male no?
anatema! (scherzo) secondo i cristiani quella di Adamo e Eva non solo non è una storia, ma i due personaggi devono essere realmente esistiti, altrimenti non ci sarebbe stato il peccato originale e quindi che senso avrebbe avuto l'incarnazione di Dio? E questo è pure il motivo per cui molti cristiani, soprattutto i fondamentalisti amenicani (ma anche in italia ce n'è) negano con tutte le forze l'evoluzione darwiniana



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Re: Sul peccato originale

Messaggio da Venerabile Beda » martedì 19 maggio 2009, 8:53

La verità è che non sappiamo se siano realmente esistiti. Quel che è certo, è che l'uomo, l'umanità, è stata messa alla prova; in questa prova, con una libera scelta, ha scelto il male. Questo è il succo della vicenda, l'insegnamento che si deve trarre.
Anche perché nella stessa Bibbia, sùbito dopo Adamo ed Eva e Caino e Abele, spuntano come funghi altri uomini (nati come? come si sarebbe "moltiplicata" l'umanità dopo Caino e Abele?). Quindi è evidente che il racconto ha una valenza simbolica, dove simbolica, non è sinonimo di fantasioso.
Peraltro la Genesi, fa parte del Pentateuco.
Non dei "Libri storici" della Bibbia.
Questo non significa, che nel Pentateuco, e nella stessa Genesi, non vi siano verificabili elementi storici; ma la diversa classificazione, deve fare riflettere.


A questo proposito, propongo un indovinello.

Hanno trovato un uomo e una donna nudi, ibernati in Antartide. Hanno stabilito che quest'uomo e questa donna, sono Adamo ed Eva.
In base a quale criterio lo hanno stabilito?




Quanto al Paradiso terrestre, ci andrei piano.
La Genesi parla del fiume Tigri...
La civiltà umana, storicamente, nasce in prossimità di un fiume (l'acqua è vita).
Vedi Nilo, vedi Tigri ed Eufrate.
In particolare, la maggioranza degli storici, concorda nel fatto che una delle prime civiltà umane, sia nata in Mesopotamia, tra il Tigri e l'Eufrate, dove più o meno, verrebbe collocato il "Giardino", che forse ha una valenza simbolica; ma forse no, in un contesto ricco d'acqua, con terra fertile, e senza inquinamento.


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Re: Sul peccato originale

Messaggio da Anawak » martedì 19 maggio 2009, 10:29

La verità è che non sappiamo se siano realmente esistiti.
...Quindi è evidente che il racconto ha una valenza simbolica...
Attento venerabile che se ti legge ratzinger ti scomunica!

"I fedeli non possono abbracciare quell'opinione i cui assertori insegnano che dopo Adamo sono esistiti qui sulla terra veri uomini che non hanno avuto origine, per generazione naturale, dal medesimo come da progenitore di tutti gli uomini, oppure che Adamo rappresenta l'insieme di molti progenitori; non appare in nessun modo come queste affermazioni si possano accordare con quanto le fonti della Rivelazione e gli atti del Magistero della Chiesa ci insegnano circa il peccato originale, che proviene da un peccato veramente commesso da Adamo individualmente e personalmente, e che, trasmesso a tutti per generazione, è inerente in ciascun uomo come suo proprio (cfr. Rom. V, 12-19; Conc. Trident., sess. V, can. 1-4)."

da humani generis iv parte - pio xii

ripeto, secondo la Chiesa Cattolica i due progenitori devono essere esistiti, sennò tutto l'ambaradan del Cristianesimo crollerebbe miseramente perché niente peccato originale => niente venuta di Gesù, ma sono sicuro che se un giorno si dovessero trovare prove sufficienti alle teorie darwiniane (ossia niente Adamo ed Eva) la teologia partorirebbe qualche altra motivazione per giustificare il sacrificio di Gesù.



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Re: Sul peccato originale

Messaggio da Venerabile Beda » martedì 19 maggio 2009, 11:49

Ma io non ho detto nulla di quello che tu mi attribuisci...
Io ho solo detto:

"La verità è che non sappiamo se siano realmente esistiti."

E sfido chiunque a dimostrare il contrario.

Quel che è certo, sul piano teologico, è che l'uomo (l'umanità), è stata sottoposta a una prova, e l'uomo, per libera scelta, ha scelto il male. E questo, non è in discussione.

Anche dell'Arca di Noè, ci sono prove storiche (sebbene discusse).
Ma non di Adamo ed Eva (finora).

Il fatto di non sapere, se siano realmente esistiti, non è sinonimo di "non sono esistiti". Attenzione alle parole.
Dico solo la verità: allo stato attuale, non ci sono prove.

E siccome l'esistenza di Adamo ed Eva, non è dogma di fede, in quanto la nostra fede si basa sull'Incarnazione, sulla Morte e sulla Resurrezione di Gesù Cristo, Figlio di Dio, non vedo premesse di scomunica [k-ahah]

Il resto, può essere importante sì, un importante corollario...


E se anche venisse provato, in modo certo, che Adamo ed Eva, non siano mai esistiti, non credo affatto che crollerebbe la fede...
È molto piccola la fede di chi pensa, che venendo a mancare un dogma (cosa mai verificata) o una dottrina (cosa verificata), crollerebbe il resto.

Così, sarebbe veramente piccola e misera, la fede che venisse a mancare (parlo per luoghi comuni) solo perché:

- di Adamo ed Eva si provasse l'inesistenza
- di Maria si provasse la non verginità
- di Gesù Cristo idem, con in più relazione con la Maddalena, figli inclusi (vedi fantasie di Dan Brown et simili )
- ecc.


Chi perdesse la fede, perché venisse provata in modo certo, una di queste cose o simili, in realtà, la fede, non l'avrebbe mai avuta, se non per facciata. Perché se anche una di queste cose, o simili, si fosse verificata (cosa che non è), non cambierebbe assolutamente nulla.
E se per qualcuno, cambiasse qualcosa, alla base, non era vera fede...




Inoltre hai troncato la mia citazione, alterandone il senso...
la completo qui:
"... ha una valenza simbolica, dove simbolico non è sinonimo di fantasioso."


La dottrina che ha forza dogmatica, non consiste nell'esistenza di Adamo ed Eva in sé, ma nel fatto che l'uomo, sottoposto a una prova, per libera scelta, ha scelto il male.
Se questo è avvenuto con Adamo ed Eva, o in altro modo, è secondario...
Per cui, non cambierebbe assolutamente nulla.


Infine, tu citi un brano del Concilio di Trento...
ci sarebbe stato anche il Vaticano II...
ma c'è il catechismo della Chiesa Cattolica, basato sul Vaticano II, promulgato durante uno dei pontificati più illuminati di tutti i tempi (finora):
Il racconto della caduta (Gn 3) utilizza un linguaggio di immagini, ma espone un avvenimento primordiale, un fatto che è accaduto all'inizio della storia dell'uomo. La Rivelazione ci dà la certezza di fede che tutta la storia umana è segnata dalla colpa originale liberamente commessa dai nostri progenitori.
Catechismo della Chiesa Cattolica
Capitolo 1, Paragrafo 7, N°390



A giudicare da questo articolo, mi pare più soggetto a scomunica, chi crede a una versione letterale del racconto della creazione e della caduta...


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