Veri lontani e falsi vicini


Feed - Cristiani - Cattolici Cristiani - Cattolici
Regole del forum
Primo: Nessuno deve dire alcunché contro Dio.
Secondo: Si può criticare la Chiesa, ma non la Scrittura.
Terzo: Non si offendono gli utenti del Forum.
Quarto: Ognuno è libero di esprimere le proprie idee nel rispetto degli altri.
Quinto: Tenere presente che per alcune persone Dio non è un optional.
Sesto: L'Amministratore agisce con autorevolezza.
Settimo: "Non condivido le tue idee, ma morirei perché tu le possa esprimere".
Ottavo: Non si fanno questioni personali, per le diverse idee espresse.
Rispondi
Avatar utente
Guido Catolla o.p.
Provetto del Forum
Provetto del Forum
Messaggi: 76
Iscritto: sabato 11 luglio 2009, 20:51
Località: Torino

Veri lontani e falsi vicini

Messaggio da Guido Catolla o.p. » martedì 29 giugno 2010, 19:39

... ho da poco finito di leggere un bellissimo libro su quello che riguarda i sacramenti e le persone separate, divorziate e/o risposate...
e mi sono reso conto di una cosa..
noi che che facciamo parte di quelle persone che dovrebbero essere "nel giro" siamo veramente ignoranti e molte volte allontaniamo proprio per ignoranza tutte quelle persone che nella difficoltà hanno maggior bisogno di Cristo e di qualcuno che stia loro vicino.
dovremmo veramente imparare un certo tipo di sensibilità nei confronti di chi c'è vicino a noi... perché molte volte noi vicini diamo un'immagine di lontananza e allontanamento a tutte quelle persone che hanno bisogno reale di quella vicinanza...


Guido C.o.p.

Contemplari et contemplata aliis tradere

Avatar utente
Venerabile Beda
Moderatore
Moderatore
Messaggi: 4625
Iscritto: lunedì 6 ottobre 2008, 15:59
Contatta:

Re: Veri lontani e falsi vicini

Messaggio da Venerabile Beda » martedì 29 giugno 2010, 19:57

È vero quel che dici.
Ma è anche vero, che a volte, tutti si tende a giustificare tutto, anche quando nulla è oggettivamente giustificabile, in nome dell'"amore".
Ma un amore che produce un'ingiusta sofferenza di un'altra persona, non è tale. E soprattutto, non può in nessun caso essere benedetto da Dio. Io questo credo fermamente, al di là delle norme del Vangelo (se per caso non bastassero).
A rigore, la questione è inversa.
Ogni persona che divorzia, dice sempre, ripeto, sempre, che lo ha dovuto fare per ragioni più che valide, e tali, sul piano oggettivo.
Ora, è ragionevole credere, che possa essere sempre così???
Sappiamo che questo è impossibile, se non altro per motivi statistici.
Non possono avere tutti ragione. E non possono tutti vincere la lotteria, altrimenti... vedi "Una settimana da Dio".
Come dico sempre in questi casi, ma in realtà non lo dico io, non sta a noi giudicare. Io specifico: nessuno di noi deve condannare; ma nessuno di noi, nel modo più assoluto, deve assolvere.
Solo tre persone, hanno diritto ad assolvere in questi casi: Dio, eventualmente il coniuge tradito, eventualmente i figli. Nessun altro, nell'universo, ha diritto a perdonare e ad assolvere un divorzio.
Specularmente, nessuno di noi deve condannare, e presumo a questo si riferisca, la tua giustissima osservazione. Purché il non condannare, non diventi sinonimo di assolvere: non abbiamo questo diritto, a meno che, non siamo parti interessate.
Il proprietario, può perdonare il furto di cui è stato vittima.
A parte Dio, solo il coniuge può perdonare il coniuge da cui è abbandonato. Non altri. Al limite i figli, ma fino a un certo punto.
La gente che si sposa (in chiesa), non si sposa, perché l'altro domani, possa chiudere quando vuole o per qualsiasi ragione. Altrimenti, uno si sposa al municipio.
È comodo, perdonare un torto fatto ad altri!
Noi dobbiamo perdonare i torti che noi abbiamo subìto in prima persona. Ma non abbiamo il diritto di perdonare i torti subiti da altri, perché questa si chiama ingiustizia, e non è esattamente una cosa gradita da Dio. Sarebbe come fare gli eroi o i martiri... sulla pelle degli altri. Questo non va bene. Sulla nostra pelle, ognuno sulla propria.

Solo la vittima ha diritto a perdonare il carnefice; e l'oppresso l'oppressore. E Dio ovviamente. Non altri.


Il Venerabile Beda

Immagine

Noi, siamo sfacciatamente di parte e ce ne vantiamo!

****

Immagine

Angolo di cielo, link ufficiale: https://angolodicielo.altervista.org

Avatar utente
Guido Catolla o.p.
Provetto del Forum
Provetto del Forum
Messaggi: 76
Iscritto: sabato 11 luglio 2009, 20:51
Località: Torino

Re: Veri lontani e falsi vicini

Messaggio da Guido Catolla o.p. » martedì 29 giugno 2010, 21:15

... hai ragione..
il fatto è che la questione di fondo non è il perdono o no di quanto accade a quelle persone.
Ma il fatto che non siamo capaci di essere loro vicino in alcuna maniera, se hanno sbagliato bisogna essere loro vicino affinché comprendano il loro errore, se sono parte lesa, bisogna esser loro vicino.
Dio ci ama sempre, e la Chiesa non allontana nemmeno se uno è irregolare... (e questo lo ignoravo e ho iniziato a studiarmi il direttorio della pastorale famigliare).
Quello che lamento è la lontananza nostra nei confronti di quelle persone...


Guido C.o.p.

Contemplari et contemplata aliis tradere

Avatar utente
Venerabile Beda
Moderatore
Moderatore
Messaggi: 4625
Iscritto: lunedì 6 ottobre 2008, 15:59
Contatta:

Re: Veri lontani e falsi vicini

Messaggio da Venerabile Beda » martedì 29 giugno 2010, 22:11

Concordo in pieno...
La gente confonde l'oggettiva impossibilità di accedere ai sacramenti, con la scomunica. Si fa molta confusione. I divorziati che vivono altra relazione, non sono scomunicati.
Non possono accedere ai sacramenti, ma non sono scomunicati.
E non è un cavillo del diritto canonico. È una condizione ben distinta.
Purtroppo però se mi confesso dicendo al sacerdote: "Ho rubato lo stipendio a un padre di famiglia", il sacerdote, se non è un caprone, ha il dovere categorico di dirmi: "Restituisci il maltolto". Solo allora, potrà darmi l'assoluzione e quindi l'accesso ai sacramenti. L'efficacia del perdono, è subordinata alla restituzione; se non restituisco, il sacramento è inefficace.
Se io non voglio "restituire il maltolto", è un mia scelta, di cui devo assumermi la responsabilità coi fatti, fino in fondo.
Come disse padre Pio, a quella donna che aveva una relazione con un uomo sposato:

- Lo devi lasciare!
- Ma io lo amo!
- Se è vero che lo ami, lo devi lasciare! Proprio perché lo ami lo devi lasciare: non ti appartiene!


Quanto alla nostra incapacità, è si un nostro limite...
ma con tutta la buona volontà, a volte è impossibile...
Ma questa incapacità, ha nei divorziati, solo uno dei tanti "obiettivi".


Il Venerabile Beda

Immagine

Noi, siamo sfacciatamente di parte e ce ne vantiamo!

****

Immagine

Angolo di cielo, link ufficiale: https://angolodicielo.altervista.org

Rispondi

Torna a “Cristiani - Cattolici”