Regole per non dormire a Messa
Inviato: giovedì 23 ottobre 2008, 10:32
Da un antico manufatto medioevale ritrovato nelle cripte segrete della chiesa parrocchiale recuperiamo alcune indicazioni valide anche oggi per moderni animatori di oratorio sulla santa Messa, del perché andarci, del come viverla bene, del come non uscirne nauseati. Tali indicazioni non hanno riscontrato effetti controindicazioni anche presso altri fedeli.
1- La Messa non è un cinema, ma vale anche qui il principio dei posti migliori: mettersi in fondo e a lato fa sprecare il bello della cosa.
2- Il brusio che normalmente si sente in chiesa non è dovuto a problemi nel proprio orecchio, ma a qualche vecchina che spettegola: pregasi non imitare.
3- La prima e la seconda lettura e il salmo non sono passatempi in attesa del Vangelo che si possono anche non ascoltare impegnandosi in felici chiacchierate.
4- Il canto non è un vezzo di pochi che desiderano far sentire quanto è bello mostrarsi agli altri: ma un modo attivo di pregare con il cuore, prova a cantare giovane: non è Vasco, ma non fa così schifo.
5- Da uno studio americano pare che le colonne della chiesa non permettano di vedere l’altare e cosa vi accade. Mettersi sempre negli angoli più bui non è il meglio per partecipare all’eucarestia.
6- La predica non vale per la sua lunghezza o cortezza. Ma per la capacità di saperci mostrare il Vangelo in modo penetrante per la nostra vita. Ascoltiamola, cerchiamo di fare qualche nostra considerazione sulla parola di Dio.
7- Se ci sono dei bimbi del catechismo vicino a noi che disturbano è buona cosa, con educazione e rispetto magari al genitore li presente ma distratto, far loro notare che la chiesa non è luogo per il gioco ma per ascoltare e incontrare Gesù, favorendo così la preghiera di tutti.
8- Ricevuta la Comunione si torna al posto per la preghiera personale. Fare la Comunione è anzitutto con il Signore, non con il compagno di banco con cui si può parlare dopo la funzione.
9- Gli avvisi non sono dati perché non sapevamo come concludere la Messa, ma per dare importanti comunicazioni sulla vita della parrocchia. Ascoltarli aiuta a capire e far funzionare meglio le cose.
10- La Messa inizia all’orario fissato. Non dall’orario fissato. Arrivare a metà funzione, o anche solo con un quarto d’ora di ritardo è semplicemente poco rispettoso del Signore e segno di poca considerazione per la comunità che prega.
Ultima avvertenza: sopra ogni regola vale la massima evangelica della carità: fare sempre e solo le cose con amore, altrimenti, soprattutto per le cose di religione, le si sopporta e non le si capisce. Dio vi benedica.
Ancora un grazie a don Diego per aiutarci a crescere con un pizzico di ironia!
1- La Messa non è un cinema, ma vale anche qui il principio dei posti migliori: mettersi in fondo e a lato fa sprecare il bello della cosa.
2- Il brusio che normalmente si sente in chiesa non è dovuto a problemi nel proprio orecchio, ma a qualche vecchina che spettegola: pregasi non imitare.
3- La prima e la seconda lettura e il salmo non sono passatempi in attesa del Vangelo che si possono anche non ascoltare impegnandosi in felici chiacchierate.
4- Il canto non è un vezzo di pochi che desiderano far sentire quanto è bello mostrarsi agli altri: ma un modo attivo di pregare con il cuore, prova a cantare giovane: non è Vasco, ma non fa così schifo.
5- Da uno studio americano pare che le colonne della chiesa non permettano di vedere l’altare e cosa vi accade. Mettersi sempre negli angoli più bui non è il meglio per partecipare all’eucarestia.
6- La predica non vale per la sua lunghezza o cortezza. Ma per la capacità di saperci mostrare il Vangelo in modo penetrante per la nostra vita. Ascoltiamola, cerchiamo di fare qualche nostra considerazione sulla parola di Dio.
7- Se ci sono dei bimbi del catechismo vicino a noi che disturbano è buona cosa, con educazione e rispetto magari al genitore li presente ma distratto, far loro notare che la chiesa non è luogo per il gioco ma per ascoltare e incontrare Gesù, favorendo così la preghiera di tutti.
8- Ricevuta la Comunione si torna al posto per la preghiera personale. Fare la Comunione è anzitutto con il Signore, non con il compagno di banco con cui si può parlare dopo la funzione.
9- Gli avvisi non sono dati perché non sapevamo come concludere la Messa, ma per dare importanti comunicazioni sulla vita della parrocchia. Ascoltarli aiuta a capire e far funzionare meglio le cose.
10- La Messa inizia all’orario fissato. Non dall’orario fissato. Arrivare a metà funzione, o anche solo con un quarto d’ora di ritardo è semplicemente poco rispettoso del Signore e segno di poca considerazione per la comunità che prega.
Ultima avvertenza: sopra ogni regola vale la massima evangelica della carità: fare sempre e solo le cose con amore, altrimenti, soprattutto per le cose di religione, le si sopporta e non le si capisce. Dio vi benedica.
Ancora un grazie a don Diego per aiutarci a crescere con un pizzico di ironia!