Re: Cosa pensate su Halloween?
Inviato: giovedì 6 novembre 2008, 11:24
Se Halloween spegne i defunti
Commemorazione dei defunti o Halloween?
Prima di entrare in merito, prendiamoci il tempo per osservare e lasciarci stupire da ciò che sta accadendo. Notiamo anzitutto quanto velocemente questa "nuova" festa sia entrata nelle nostre scuole (sic!), case e ora - senza colpo ferire - bussa ai nostri oratori. Riflettendoci mi pare importante ed utile precisare pacatamente alcune questioni.
Sulle origini di Halloween e sul perché sia così affascinante per i nostri bambini e ragazzi non è difficile trovare notizie e considerazioni interessanti sulle pagine dei giornali del periodo. Fare gli scandalizzati sulla sua origine pagana non aiuta molto e non è atteggiamento cattolico: sappiamo bene che alcune nostre celebrazioni cristiane si sono modellate con tempi e temi d’origine precedente. La stessa festa celtica, antica di 4000 anni, ha subito una certa correzione (anche nel nome) a partire dal rapporto dialettico con il Cristianesimo. Non sarebbe impossibile, né forse inutile, accettare l’impegno e spingere in profondità intervenendo su possibili agganci positivi. In tal senso, il lavoro del grande abate Odilone di Cluny che portò all’istituzione della Commemorazione dei defunti il 2 Novembre mostra quanto bene si può ottenere dall’accettazione di tali sfide.
Questo non toglie che la tradizione irlandese, trapiantata nel Nuovo Mondo e ora, in piena salute hollywoodiana, portata tra noi finisca di minare senza dubbio alcuni valori e occasioni umane e cristiane decisive. È sorprendente constatare come, impercettibilmente, avvenga nella nostra società uno slittamento dalla realtà umana alla rimozione giocosa: Babbo Natale annega il Natale, l’interminabile Carnevale inghiotte il Mercoledì delle Ceneri e, appunto, Halloween spegne le feste di Ognissanti e la Commemorazione dei defunti. Queste sono invece l’occasione per un approccio alla morte e alla memoria dei cari scomparsi, accompagnato dall’affetto della famiglia e dalla Parola di Dio. Senza tali aiuti, la morte fa soltanto paura, minaccia, gira nel buio e finisce d’esser rimossa per tornare con i volti banali o depressivi della cultura dark.
Dice Paolo ai Tessalonicesi: "Esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono" (1Tess 5,21). Accompagnare i bambini, anche piccoli, ed i ragazzi al cimitero è un’occasione per entrare nella speranza dell’eternità, nel dono della memoria. Questo è il tesoro prezioso che non dobbiamo permettere vada perduto. Non so se sia davvero incompatibile con Halloween, ma non è umano privare i nostri piccoli, i giovani, la società e noi stessi del valore profondo della speranza cristiana della resurrezione.
Marco Gallo
Commemorazione dei defunti o Halloween?
Prima di entrare in merito, prendiamoci il tempo per osservare e lasciarci stupire da ciò che sta accadendo. Notiamo anzitutto quanto velocemente questa "nuova" festa sia entrata nelle nostre scuole (sic!), case e ora - senza colpo ferire - bussa ai nostri oratori. Riflettendoci mi pare importante ed utile precisare pacatamente alcune questioni.
Sulle origini di Halloween e sul perché sia così affascinante per i nostri bambini e ragazzi non è difficile trovare notizie e considerazioni interessanti sulle pagine dei giornali del periodo. Fare gli scandalizzati sulla sua origine pagana non aiuta molto e non è atteggiamento cattolico: sappiamo bene che alcune nostre celebrazioni cristiane si sono modellate con tempi e temi d’origine precedente. La stessa festa celtica, antica di 4000 anni, ha subito una certa correzione (anche nel nome) a partire dal rapporto dialettico con il Cristianesimo. Non sarebbe impossibile, né forse inutile, accettare l’impegno e spingere in profondità intervenendo su possibili agganci positivi. In tal senso, il lavoro del grande abate Odilone di Cluny che portò all’istituzione della Commemorazione dei defunti il 2 Novembre mostra quanto bene si può ottenere dall’accettazione di tali sfide.
Questo non toglie che la tradizione irlandese, trapiantata nel Nuovo Mondo e ora, in piena salute hollywoodiana, portata tra noi finisca di minare senza dubbio alcuni valori e occasioni umane e cristiane decisive. È sorprendente constatare come, impercettibilmente, avvenga nella nostra società uno slittamento dalla realtà umana alla rimozione giocosa: Babbo Natale annega il Natale, l’interminabile Carnevale inghiotte il Mercoledì delle Ceneri e, appunto, Halloween spegne le feste di Ognissanti e la Commemorazione dei defunti. Queste sono invece l’occasione per un approccio alla morte e alla memoria dei cari scomparsi, accompagnato dall’affetto della famiglia e dalla Parola di Dio. Senza tali aiuti, la morte fa soltanto paura, minaccia, gira nel buio e finisce d’esser rimossa per tornare con i volti banali o depressivi della cultura dark.
Dice Paolo ai Tessalonicesi: "Esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono" (1Tess 5,21). Accompagnare i bambini, anche piccoli, ed i ragazzi al cimitero è un’occasione per entrare nella speranza dell’eternità, nel dono della memoria. Questo è il tesoro prezioso che non dobbiamo permettere vada perduto. Non so se sia davvero incompatibile con Halloween, ma non è umano privare i nostri piccoli, i giovani, la società e noi stessi del valore profondo della speranza cristiana della resurrezione.
Marco Gallo