Il problema delle origini del male


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Venerabile Beda
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Il problema delle origini del male

Messaggio da Venerabile Beda » domenica 16 maggio 2010, 21:27

Una domanda che spesso incuriosisce le persone, credenti e non, è quella legata al perché, e quindi all'origine del male. Cercando di spiegare, nei limiti del possibile il perché del male, precisiamo sin d'ora, che il linguaggio che utilizzeremo, deve essere "compreso"; per capirci, siamo costretti a usare, forme verbali, modi e tempi di verbi... umani... dunque tempi, legati al passato, al presente, al futuro.... In realtà tutto si è svolto al di fuori dal tempo e dallo spazio, dove solo "in una fase successiva" (rispetto a cosa, non essendoci il tempo???), la questione, si è intersecata nel tempo e nello spazio, e quindi nella sfera materiale.
Bisogna tenere ben presente, che il concetto di prima, di dopo, è, era, e sarà, in questa materia, deve essere ben compreso. D'altra parte, sarebbe impossibile descrivere qualsiasi situazione, usando solo il tempo presente... Virgolettiamo i concetti in cui questa attenzione deve essere elevata...


Dio, Creatore e Signore, è sempre esistito. Uno, Trino ed Eterno. Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. "A un certo punto" Dio Padre, Creatore, decide di creare una realtà spirituale: gli angeli. Non sappiamo quanti, ma devono essere tantissimi; probabilmente più numerosi dell'intero genere umano nel suo insieme. Esseri dotati di intelligenza e volontà, non eterni, perché non sono sempre esistiti, ma immortali: una volta creati, non possono morire. L'immortalità, è uno dei doni più grandi che Dio ha dato agli angeli.
Immaginiamo Dio come una retta, che non ha né inizio né fine...
Gli angeli, come una semiretta, che ha un inizio (sono creature) ma non ha una fine...
E poi, gli uomini, che a causa del peccato sono un segmento, con un inizio e una fine (ma non è questo il progetto di Dio...).
Sappiamo che questi angeli, hanno una loro gerarchia.
Forse a capo di questi angeli, ma comunque tra gli angeli, ce ne era uno particolarmente bello e soprattutto buono e potente...
Lucifero... il portatore di Luce....
Lucifero, era il portare della Luce di Dio...
"Nel momento in cui" Dio crea gli angeli, poiché li ha creati liberi, li sottopone a una scelta, a una prova: Dio vuole che gli angeli lo seguano, per loro libera scelta... non per imposizione…
Questa scelta, nel caso degli angeli, è strettamente legata, all'inizio della loro esistenza: essendo spiriti, non possono scegliere "a giorni alterni"... sono liberi di scegliere... ma essendo esseri costanti, e non incostanti, la loro scelta, è assoluta e irrevocabile (questo aggettivo, usa il CCC). Avviene una volta la scelta... e una volta effettuata, non è modificabile.
Nell'essere sottoposti a questa prova, Lucifero, si è insuperbito, e ribellato a Dio. Ma come? E perché??? Secondo le tesi più accreditate, non fu tanto (o solo) la Superbia, ma l'Invidia, la prima causa dell'origine del male... o se si preferisce, l'Invidia unita alla Superbia...
In breve, gli angeli, e in particolare Lucifero, essendo vicini a Dio, videro in Dio, il "futuro" (poiché tutto è in Dio)... Videro il progetto di creare il mondo materiale, quindi l'uomo.
Fin qui, a tutti gli angeli stava bene... incluso a Lucifero.
Ma "quando" videro, che Dio, nella Sua assoluta e totale sovranità di Creatore, aveva intenzione di far sì, che Suo Figlio, si incarnasse in questa creatura materiale, nell’uomo, Lucifero, e alcuni di questi angeli andarono su tutte le furie, ribellandosi a Dio, per una duplice ragione: loro, creature basicamente superiori, si sarebbero dovute "inginocchiare", davanti al Figlio di Dio fatto uomo, adorando così Dio in un uomo (Invidia, rispetto all'uomo); di fronte a questa prospettiva, Lucifero, essendosi insuperbito, riteneva che questo onore spettasse agli angeli, più probabilmente a lui personalmente e non all'uomo (Superbia)...

Lucifero allora si ribella a Dio, contestando questo progetto: l’Incarnazione, avrebbe divinizzato l’uomo, un essere basicamente inferiore agli angeli; contestualmente, interviene Michele, l'Arcangelo che grida: "Chi è come Dio??". Il senso è: "Chi è come Dio? Nessuno è come Lui! Chi sei tu, creatura, per contestare il volere di Dio Creatore e Signore?".
Ma la scelta ormai è fatta...
Lucifero, non riceve più luce da Dio, essendosi ribellato...e poiché è solo una creatura, non può brillare di luce propria... perché nella sfera spirituale la vera luce è solo quella di Dio...
"In quel momento", la luce presente in Lucifero, diventa buio, la bontà diventa cattiveria, la giustizia, ingiustizia, l'amore diventa odio, e tutto quello che in lui era buono, positivo e costruttivo, diviene cattivo, negativo e distruttivo…
Diventa così il capo di se stesso, e degli angeli che con lui si sono ribellati a Dio... probabilmente la minoranza... probabilmente, un terzo degli angeli...
Non avendo più luce, diventa il principe delle tenebre... e smette di chiamarsi Lucifero... e assume il nome di Satana, in quanto ribellatosi a Dio, ne è divenuto l'Avversario... o anche Diavolo, da Diablo... colui che divide...
Questi angeli, essendosi ribellati a Dio, non sono più graditi in Cielo, e vengono mandati in un "luogo" immediatamente creato per loro: l'Inferno, il regno delle tenebre, dove lì "non arriva" la luce di Dio..
Il portatore di luce, diventato portatore di tenebre, è stato “precipitato”, come attesta la Scrittura:

11 Negli inferi è precipitato il tuo fasto,
la musica delle tue arpe;
sotto di te v'è uno strato di marciume,
tua coltre sono i vermi.
12 Come mai sei caduto dal Cielo,
Lucifero, figlio dell'aurora?
Come mai sei stato steso a terra,
signore di popoli?
13 Eppure tu pensavi:
Salirò in Cielo,
sulle stelle di Dio
innalzerò il trono,
dimorerò sul monte dell'assemblea,
nelle parti più remote del settentrione.
14 Salirò sulle regioni superiori delle nubi,
mi farò uguale all'Altissimo.
15 E invece sei stato precipitato negli inferi,
nelle profondità dell'abisso!

Isaia 14,11-15
3 Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; 4 la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla Terra. Il drago si pose davanti alla donna che stava per partorire per divorare il bambino appena nato. 5 Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e il Figlio fu subito rapito verso Dio e verso il Suo trono. 6 La donna invece fuggì nel deserto, ove Dio le aveva preparato un rifugio perché vi fosse nutrita per milleduecentosessanta giorni.
7 Scoppiò quindi una guerra nel Cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, 8 ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in Cielo. 9 Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la Terra, fu precipitato sulla Terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli.

Apocalisse 12,3-9

Si ritiene infatti, che Lucifero, prima di ribellarsi, oltre ad essere il portatore di Luce, fosse anche un liturgista del Cielo, o forse, il liturgista... ecco perché Satana pare vada su tutte le furie, non appena sente musica sacra (classica, moderna o contemporanea... dalle testimonianze relative a possessioni... l'ascolto di questo tipo di musica, produce forti reazioni... ma l'avversione, è ancora più marcata col Gregoriano).

Circa il significato del nome Lucifero, inteso come "Stella del mattino", verosimilmente Venere... ci si riferisce a Lucifero, alludendo appunto al pianeta Venere: essendo solo una creatura, e in quanto tale, benché ribelle, sottomessa a Dio, non ha mai brillato di luce propria...
E quindi il portatore di luce, non si poteva considerare, nemmeno simbolicamente una stella...
La vera Stella del Mattino, è Cristo Signore, che essendo il Figlio di Dio, brilla di luce propria, come attesta la Scrittura:

Io sono la radice della stirpe di Davide, la Stella radiosa del Mattino.
Apocalisse 22

Inoltre, sempre nell’Apocalisse, la stella del mattino indica un dono prezioso di Dio.

Ma con stella del mattino, intesa come pianeta Venere, ci si può riferire a Maria, Madre di Cristo, che è la creatura, che per grazia di Dio, brilla come una stella, pur essendo un pianeta (creatura), ma è da Dio, che trae la sua luce.




Tuttavia, non si può non rilevare, come questa espressione in alcuni passi dell’Apocalisse, si riferisca a demoni…
In breve, l’espressione, deve essere sempre contestualizzata…
Basti pensare all’Annuncio Pasquale, dove a Cristo Signore, è attribuito chiaramente l’appellativo di Stella del Mattino.
Fuori da questi contesti, è bene elevare al massimo il senso critico…


Il Venerabile Beda

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Noi, siamo sfacciatamente di parte e ce ne vantiamo!

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