Perplessità sulla fede


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Ciabo89
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Perplessità sulla fede

Messaggio da Ciabo89 » lunedì 25 gennaio 2010, 17:23

Salve a tutti.
Sono un cristiano cattolico professante e da tempo mi trovo a dovermi confrontare con una realtà un po' dura.. Sono uno studente universitario e com'è normale possiedo un sacco di amici che non credono e che cercano in ogni modo di confutare la mia fede e di farmi venir meno di essa... Premetto che essa è ancora intatta, ma purtroppo nn sono riuscito a rispondere ad alcune delle loro domande in maniera esaustiva. La prima domanda che mi è stata posta è questa:
"Se Dio è onnipotente, puo creare una masso talmente grande da non poterlo sorreggere??"

La mia risposta è stata ovviamente che l'onnipotenza di Dio non riguarda tali cose, ma cause ben piu importanti, ma purtroppo la mia risposta è stata molto tremolante e poco esaustiva, visto che logicamente la domanda non è semplice da risolvere...

Un'altra questione ben più importante è stata tale (tra l'altro causa di una accesa e lunga discussione)

"Il credere in Dio è come il credere in qualunque altra cosa (con l'esempio esplicito di Babbo Natale, ma anche con tanti altri esempi). Di entrambi non abbiamo dimostrazione né dell'esistenza né della non esistenza; entrambi sono Creazione dell'uomo, e la loro esistenza è data da Bibbia e qualsiasi volume che si trova in edicola (l'uno ispirato da Dio e l'altro da Babbo Natale)".

E nonostante abbia fatto notare che la tradizione di Babbo Natale aveva origini (religiose) certe che ne mostravano la nascita (anche se nella tradizione pagana ha altre origini) non siamo giunti a capo di nulla. Ho provato a sottolineare il fatto che la Fede è Fiducia e che non tutti ce l'hanno ma razionalmente il discorso non è semplice da affrontare.

So di essere preso un po' per sciocco probabilmente, però chiedo il vostro aiuto per poter rispondere a tale tipo di domande (e mostrare la bellezza di Dio anche agli altri) e per accrescere la Fede che già ho.

Grazie di tutto
Marco



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Venerabile Beda
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Re: Perplessità sulla fede

Messaggio da Venerabile Beda » martedì 26 gennaio 2010, 12:19

Caro Ciabo89, dalle considerazioni che hai fatto, la risposta, è già presente dentro di te!
"Se Dio è onnipotente, puo creare una masso talmente grande da non poterlo sorreggere??"
Ciabo89 ha scritto:La mia risposta è stata ovviamente che l'onnipotenza di Dio non riguarda tali cose, ma cause ben piu importanti, ma purtroppo la mia risposta è stata molto tremolante e poco esaustiva, visto che logicamente la domanda non è semplice da risolvere...
Se ci fai caso, la tua risposta, è molto simile a quella data da Gesù nel Vangelo, durante le tentazioni...
"Se sei il Figlio di Dio, dì a queste pietre che diventino pane!"
- "Non di solo pane vive l'uomo, ma di ogni Parola che esce dalla bocca di Dio".

E la Parola che esce dalla bocca di Dio, è Cristo!

Accusiamo Dio, di non essere il Dio che vorremmo, un Dio che risolve i problemi creati da noi: dalla nostra avidità, dal nostro egoismo, dalla nostra pretesa di conoscere tutto, e di controllare tutto. Dio non è come noi immaginiamo, o come vorremmo che fosse. Dio è come è. E non è certo un esibizionista, un ostentatore del Suo potere. Al contrario! Agisce sempre in modo nascosto, non ama farsi vedere, non ama apparire, e altera le leggi della natura, solo in via del tutto eccezionale, e se e solo se, c'è una motivazione valida. E perché la motivazione sia valida, tra le altre cose, deve avere più rilevanza sul piano spirituale, che non su quello materiale. E quale utilità (sia materiale che spirituale), dal fare quanto indicato dai tuoi amici??? Nessuna, come giustamente hai detto tu. Dio non è un prestigiatore.
La visione di Dio prestigiatore, Dio che risolve i problemi in cui noi ci ficchiamo, Dio che risolve i problemi creati dal nostro egoismo (è immorale, avere e mantenere più di un cellulare a testa, tanto per fare un esempio, quando i soldi del secondo, del terzo e del quarto cellulare, si potrebbero usare per i poveri!!!!!).
Siamo noi, che dobbiamo risolvere certi problemi. Non Dio. Dio semmai ci giudicherà sul nostro impegno a risolverli!
Nel calcio, si critica forse l'arbitro, perché non gioca????
L'arbitro, non deve giocare, deve arbitrare!!!!
Invece, alcuni pretendono che Dio giochi, come un giocatore qualsiasi! Cosa che ha fatto, attraverso Suo Figlio, che ha patito freddo, fame, povertà, sofferenza fisica e spirituale, e morte.
Adesso tocca a noi! Lui fa l'arbitro ora.


"Il credere in Dio è come il credere in qualunque altra cosa (con l'esempio esplicito di Babbo Natale, ma anche con tanti altri esempi). Di entrambi non abbiamo dimostrazione né dell'esistenza né della non esistenza; entrambi sono Creazione dell'uomo, e la loro esistenza è data da Bibbia e qualsiasi volume che si trova in edicola (l'uno ispirato da Dio e l'altro da Babbo Natale)".
A parte il fatto, che Babbo Natale è esistito, come riportato in altro argomento di questo forum (certo, non il Babbo Natale "tradizionale", ma tutto da lì è iniziato...), questa chiamasi "inversione logica", ovvero dalla verità, per cui Dio ha creato tutto, si passa alla falsa verità, e quindi alla menzogna, per cui l'uomo ha creato Dio.
Ma se fosse stato l'uomo a creare l'idea di Dio, l'uomo è un vero masochista! Sarebbe stato molto più facile crearsi l'idea di un Dio di comodo appunto. La Bibbia invece, non ci presenta affatto un Dio di comodo... al contrario! È un Dio molto scomodo, pretenzioso, esigente e geloso: "Non avrai altro Dio all'infuori di me!". E non è un consiglio o un suggerimento: è un ordine!
Un Dio che dice attraverso Suo Figlio: "Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno, e mi segua!".
Allora, per molte persone, è più comodo dire che Dio non esiste, che è tutta una favola, perché se esistesse, dovremmo rendergli conto:
"Chiederò conto della vita dell'uomo all'uomo, e a ognuno di suo fratello!".
È molto più comodo, dire che è tutta una favola.
Ma a ben guardare, la favola è dire che questa è una favola!

Così come il Dio di comodo, che si creano alcuni credenti: "siccome Dio è Amore, possiamo fare quello che ci pare"... in virtù di una presunta "amnistia" finale. Non è così che funziona. Dio è buono, Dio è Amore, ma è anche Giustizia. Si accontenta di poco, guarda il nostro impegno, e se non arriviamo al livello richiesto, ci aiuta, perché è buono, e perché è Amore. Ma se rifiutiamo assolutamente di seguirlo, sarà costretto a condannarci, anzi, siamo noi che ci condanniamo da soli!
È un po' come a scuola. In generale, se ti impegni, anche se non sei una cima, anche se non hai la sufficienza, ma ti impegni, i professori ti aiutano. Ma se non ti impegni, non apri mai un libro, fai assenze, disturbi in classe, insulti i professori, che ti aspetti??? La promozione????

Forse chiederemo aiuto a Dio dopo, ma (leggi il Vangelo), Dio ci dirà: "Come? Hai detto che non esisto, che sono una favola... ora che vuoi???".


Quanto al resto, la fede come sai, è un dono...
Uno dono che deve essere certo suffragato dalla ragione, ma la ragione deve essere un mezzo per approfondire, anche criticamente la fede. Basare la fede, esclusivamente sulla ragione, è una contraddizione in termini.
Se non si ha il cuore e la mente aperta, non si può credere.
Se cerco prove "scientifiche", non le troverò.
Se invece parto da un presupposto di cuore e mente aperta, in via secondaria, troverò anche prove scientifiche.
Non sono esperto in questa disciplina, ma in Fisica, esiste il concetto di "antimateria". In breve (lo dico come discussione da bar), i Fisici, hanno rilevato che a un certo punto, la materia, non esiste come materia, ma esiste come energia! Non c'è, non si vede, non si sente, eppure esiste!!!! Cosa ci ricorda?????? Chi ci ricorda???


Infine, mescolare la fede alla favole, è indice non solo di ignoranza, ma anche una caratteristica del relativismo diffuso...
Ci possono essere analogie e similitudini, ma mai identità, quando si parla di Cristo, che è unico!


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Servo di Maria
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Re: Perplessità sulla fede

Messaggio da Servo di Maria » martedì 2 febbraio 2010, 7:01

Ciao. Io ti consiglio la lettura dell'enciclica del papa fede e ragione, seguita anche da papa Benedetto, per cui la ragione e quindi la logica tanto richiesta da chi fa polemica, è benvenuta per arrivare anche con la ragione (essendo uomini questa è la nostra facoltà) a comprendere la fede. In questo le catechesi e le letture sono dovute e necessarie se fatte e seguite con costanza (molte risposte emergono da sole agli interrogativi)..

La mia riflessione immediata mi fa puntare più sulla questione della volontà e del cuore, per cui se nel mio interlocutore c'è una volonta aperta e genuina (come nei bambini a cui Gesù fa riferimento) la fede e la ragione si completano; mentre se nel cuore dell'interlocutore c'è solo la volonta di confutare, negare, o provare la persona a quel punto io spenderei poche ma precise parole ("non tentare il tuo Dio" facendo riferimento a Venerabile Beda quando parla delle prove di Gesu nel deserto per esempio.

Sta a te vedere se davanti hai una persona che vuole dialogare (grazie a Dio esiste il dialogo! Come avviene fra cristiani e musulmani) o se davanti hai uno che vuole solo creare zizzania .....non è difficile visto che il cuore ti permette di distinguere le due realtà immediatamente.



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Re: Perplessità sulla fede

Messaggio da Cielo » domenica 28 marzo 2010, 11:56

Per Ciabo89:
io non ho consigli da darti, ma, capisco come ti senti, anche io mi sento come te, di fronte alle chiacchiere e alle discussioni dei colleghi, persone che incontri, etc.. Pur avendo tanta fede in Gesù Cristo, anzi solo fede in Gesù, quando mi "attaccano" mi sento insicura, mi inciampo nei discorsi e via dicendo.
Preghiamo che Lui ci illumini!


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