Girare i “sepolcri” la notte del giovedì santo
Inviato: martedì 23 marzo 2010, 19:01
È vergognoso, che una parte dei credenti, cristiani-cattolici, verosimilmente minoritaria e in via di estinzione, la notte del giovedì santo, invece di recarsi nella propria parrocchia, o nella chiesa che più si preferisce, passi la notte girando di chiesa in chiesa, a contare i "sepolcri".
Ove per "sepolcri", si allude alle piante create con legumi o cereali, "seminati" in uno strato, o in un doppio strato di cotone inzuppato; piante che devono crescere al buio, e che quindi sono considerate come "le piante dei morti". Come è noto, con i "sepolcri", si orna l'Altare della Reposizione, poi impropriamente chiamato anch'esso "Sepolcro".
Per cui: "bisogna visitare un numero dispari di chiese" o altre baggianate simili; "il numero dei sepolcri deve essere dispari", o altre baggianate simili!
Offendere con comportamenti di questo tipo una delle notti più sacre dell'anno, dopo la Notte di Pasqua, è un disonore per questi "credenti".
In cosa??? In chi????
A quanto mi risulta, questo malcostume, è più marcato nel sud Italia.... (bella figura!!!).
Tollerabile (ma non ammirevole), il girare le chiese, per vedere le varie espressioni artistiche degli Altari della Reposizione, o per seguire le diverse animazioni paraliturgiche...
Ma in quella notte, non sarebbe meglio soffermarsi in una chiesa, in preghiera comunitaria e personale??? Piuttosto che andare in giro a fare i "turisti"???
Almeno se dobbiamo girare le chiese, assicuriamoci di riservare un momento a questo.
Altrimenti è meglio starsene a casa, a vedere magari un film come "Gesù di Nazareth".
Ma anche vedersi qualsiasi altro buon film!!!
A quanto mi risulta, questo fenomeno (il primo), è più marcato tra i credenti non praticanti. Come dire, non solo non pratichiamo, ma quelle poche volte che pratichiamo, pratichiamo pure male!!!
La superstizione, in qualsiasi forma, viola gravemente la parte proibente del primo comandamento: "Non avrai altro Dio all'infuori di me". Farlo in quella notte, è un'aggravante, perché si ridicolizza il culto. Certo. C'è chi non ha nemmeno i più elementari strumenti culturali per comprendere questo. Ma forse c'è anche chi si rifiuta di averli. O peggio: c'è chi crede di averli!
Fortunatamente, questo malcostume, sembra meno diffuso tra i più giovani...
Quanto al "turismo" non superstizioso, una volta nella vita, o qualche volta nella vita, OK. Si deve fare. Ma come fatto sistematico no!
Senza contare che questo "turismo", a volte disturba gli altri in preghiera, comunitaria o personale... con gente che entra ed esce dalle chiese, a qualsiasi ora, dalle 21 alle 24!
Perché siccome è una gita turistica, il cellulare ovviamente, si lascia acceso:
- Ciao, sono alla chiesa di san Giorgio
- Io alla chiesa di sant'Andrea...
e fanno conversazione...
Ove per "sepolcri", si allude alle piante create con legumi o cereali, "seminati" in uno strato, o in un doppio strato di cotone inzuppato; piante che devono crescere al buio, e che quindi sono considerate come "le piante dei morti". Come è noto, con i "sepolcri", si orna l'Altare della Reposizione, poi impropriamente chiamato anch'esso "Sepolcro".
Per cui: "bisogna visitare un numero dispari di chiese" o altre baggianate simili; "il numero dei sepolcri deve essere dispari", o altre baggianate simili!
Offendere con comportamenti di questo tipo una delle notti più sacre dell'anno, dopo la Notte di Pasqua, è un disonore per questi "credenti".
In cosa??? In chi????
A quanto mi risulta, questo malcostume, è più marcato nel sud Italia.... (bella figura!!!).
Tollerabile (ma non ammirevole), il girare le chiese, per vedere le varie espressioni artistiche degli Altari della Reposizione, o per seguire le diverse animazioni paraliturgiche...
Ma in quella notte, non sarebbe meglio soffermarsi in una chiesa, in preghiera comunitaria e personale??? Piuttosto che andare in giro a fare i "turisti"???
Almeno se dobbiamo girare le chiese, assicuriamoci di riservare un momento a questo.
Altrimenti è meglio starsene a casa, a vedere magari un film come "Gesù di Nazareth".
Ma anche vedersi qualsiasi altro buon film!!!
A quanto mi risulta, questo fenomeno (il primo), è più marcato tra i credenti non praticanti. Come dire, non solo non pratichiamo, ma quelle poche volte che pratichiamo, pratichiamo pure male!!!
La superstizione, in qualsiasi forma, viola gravemente la parte proibente del primo comandamento: "Non avrai altro Dio all'infuori di me". Farlo in quella notte, è un'aggravante, perché si ridicolizza il culto. Certo. C'è chi non ha nemmeno i più elementari strumenti culturali per comprendere questo. Ma forse c'è anche chi si rifiuta di averli. O peggio: c'è chi crede di averli!
Fortunatamente, questo malcostume, sembra meno diffuso tra i più giovani...
Quanto al "turismo" non superstizioso, una volta nella vita, o qualche volta nella vita, OK. Si deve fare. Ma come fatto sistematico no!
Senza contare che questo "turismo", a volte disturba gli altri in preghiera, comunitaria o personale... con gente che entra ed esce dalle chiese, a qualsiasi ora, dalle 21 alle 24!
Perché siccome è una gita turistica, il cellulare ovviamente, si lascia acceso:
- Ciao, sono alla chiesa di san Giorgio
- Io alla chiesa di sant'Andrea...
e fanno conversazione...