Re: Fino a che punto noi siamo cristiani?
Inviato: sabato 20 marzo 2010, 23:23
Ciao Kic, hai beccato un punto su cui riflettevo spesso...
Elemosina, carità certo è doveroso ed è giusto che debba essere fatto (ho finito di leggere Tobia che insegna molto in questo)
ma il dilemma era elemosina in che forma...?
In pratica se passo i soldi cosa ci fa il povero che ho davanti? Molti poveri li vedo con la sigaretta, con una bottiglia... e mi viene da pensare come effettivamente spendano i soldi. Certo entrambe sono droghe; forse necessarie per chi è caduto in miseria... una forma di desiderio di oblio.
A quel punto ho deciso che quando era il caso di dare l'elemosina lo facevo non con il denaro ma in forma concreta... ad esempio ricordo un povero con il cartello "sono povero ho fame..." sono andato all'alimentare li vicino ho chiesto un panino con la mortadella e lo portato.... se le mangiato con gusto.....
Credo che quella sia stata forse l'elemosina che più ho creduto che l'abbia aiutato.
Stesso discorso che mi tocca molto più a cuore sono i bambini, quando sono in prima persona a chiedere, o se accompagnati, con i genitori.........
È palese e lo vedo come il denaro scivola dalle loro mani per finire nelle tasche dei genitori o meglio del padre visto che ci manda anche la moglie ad elemosinare. A quel punto mi domando quanto del denaro viene riversato a quei figli innocenti?
Mia moglie poi, che santa ci diventa, infatti in più occasoni ha affiancato oltre ai soldi direttamente passeggini, vestiti, scarpe... chiedeva "Di cosa avete bisogno.." e gli portava il necessario... e sono sicuro che viene usato bene
Insomma questo per dire che abbiamo l'obbligo di aiutare, ma che secondo me dobbiamo cercare di evitare che l'aiuto si fermi sulla moneta, in quanto come sappiamo il denaro corrode l'anima e quindi corrode l'uomo, forse anche il beneficario dell'elemosina fatta in moneta, sarà tentato a non usare nel miglior modo quel denaro. Magari prova anche tu a chiedere, se vuoi, di cosa ha bisogno quel povero e procuralo.
Ciao.
Elemosina, carità certo è doveroso ed è giusto che debba essere fatto (ho finito di leggere Tobia che insegna molto in questo)
ma il dilemma era elemosina in che forma...?
In pratica se passo i soldi cosa ci fa il povero che ho davanti? Molti poveri li vedo con la sigaretta, con una bottiglia... e mi viene da pensare come effettivamente spendano i soldi. Certo entrambe sono droghe; forse necessarie per chi è caduto in miseria... una forma di desiderio di oblio.
A quel punto ho deciso che quando era il caso di dare l'elemosina lo facevo non con il denaro ma in forma concreta... ad esempio ricordo un povero con il cartello "sono povero ho fame..." sono andato all'alimentare li vicino ho chiesto un panino con la mortadella e lo portato.... se le mangiato con gusto.....
Credo che quella sia stata forse l'elemosina che più ho creduto che l'abbia aiutato.
Stesso discorso che mi tocca molto più a cuore sono i bambini, quando sono in prima persona a chiedere, o se accompagnati, con i genitori.........
È palese e lo vedo come il denaro scivola dalle loro mani per finire nelle tasche dei genitori o meglio del padre visto che ci manda anche la moglie ad elemosinare. A quel punto mi domando quanto del denaro viene riversato a quei figli innocenti?
Mia moglie poi, che santa ci diventa, infatti in più occasoni ha affiancato oltre ai soldi direttamente passeggini, vestiti, scarpe... chiedeva "Di cosa avete bisogno.." e gli portava il necessario... e sono sicuro che viene usato bene
Insomma questo per dire che abbiamo l'obbligo di aiutare, ma che secondo me dobbiamo cercare di evitare che l'aiuto si fermi sulla moneta, in quanto come sappiamo il denaro corrode l'anima e quindi corrode l'uomo, forse anche il beneficario dell'elemosina fatta in moneta, sarà tentato a non usare nel miglior modo quel denaro. Magari prova anche tu a chiedere, se vuoi, di cosa ha bisogno quel povero e procuralo.
Ciao.