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Re: I sette sacramenti dalla Bibbia ad oggi

Inviato: martedì 10 novembre 2009, 19:28
da Venerabile Beda
Se un bambino è gravemente ammalato, ed esiste una cura per quella malattia, non lo si cura sotto la responsabilità dei genitori? Sì.
O si aspetta che compia 18 anni, per chiedergli se vuole usufruire di quella cura? No, sarebbero dei delinquenti, non dei genitori.

Nati col peccato originale, malati, i genitori sotto la loro responsabilità danno la cura: il battesimo.
Il bambino diventato adulto, deciderà se confermare (sacramento della Confermazione), o non confermare.

La Confermazione o Cresima, è Istituita da Gesù Cristo, come attestato in Vangelo e Atti, quando dopo la Sua Resurrezione alita e impone le mani su di loro (quello che si fa durante la Cresima)...
Come facevano anche gli apostoli: "Imponevano le mani, e questi ricevevano lo Spirito Santo" vedi Atti...


La Riconciliazione (e questo già lo sai), istituita da Gesù:
"Ricevete lo Spirito Santo: a chi rimetterete i peccati saranno rimessi a chi non li rimetterete resteranno non rimessi" (Vangelo)...


L'ordine sacro....
Viene istituito contestualmente all'Eucarestia o Cena del Signore, dove ci sono i 12 e non tutti (sacerdozio), con un ordine ben preciso: "Fate questo in memoria di me".... (Vangelo)...
Senza contare la chiamata dei 12, che rientra nell'istituzione dell'ordine.


L'unzione degli infermi, sancita chiaramente nella lettera di san Giacomo...


Il matrimonio esisteva già nel mondo giudaico (e nel mondo romano e in altre culture)....
Ma Cristo eleva questo istituto giuridico, alla dignità di sacramento (sacramentum=giuramento) "Non osi separare l'uomo ciò, che Dio unisce"....


Sul battesimo ed Eucarestia, mi pare non avessi
obiezioni.


Quindi è falso dire che i 7 sacramenti, non hanno fondamento biblico, o non sono istituiti da Cristo.
Sono istituiti da Cristo, tutti e 7, con una chiara base NeoTestamentaria... su cui c'è poco da discutere. Poco è un eufemismo, per dire nulla.



Dei sacramenti in passato abbiamo parlato, e non ripetiamoci.
Mi limito a dire che i sacramenti sono segni efficaci della grazia divina, che richiedono la collaborazione della persona, per essere realmente efficaci. Se un sacramento non è efficace, non è per il sacramento, ma per l'indisponibilità della persona.
Tranne in un caso: l'unzione degli infermi...

Quello è sempre efficace, dal punto spirituale: perdono dei peccati, guarigione dell'anima...
Ma anche se c'è la disponibilità della persona, la guarigione fisica, si verifica se e solo sé, quella guarigione, rientra nel progetto di Dio.

Re: I sette sacramenti dalla Bibbia ad oggi

Inviato: mercoledì 11 novembre 2009, 0:14
da Juda87
Oltre al passo che ti ho già riportato ce ne sono altri due molto significativi riguardo al battesimo...

“Ma quand’ebbero creduto a Filippo che annunziava loro la buona novella relativa al regno di Dio e al nome di Gesù Cristo, furon battezzati, uomini e donne”;

“E molti dei Corinzî, udendo Paolo, credevano, ed eran battezzati”.

Come potete ben vedere in questi tre passi le espressioni: “accettarono la sua parola”, “quando ebbero creduto”, e “credevano” precedono l’atto del battesimo, e attestano in maniera chiara che anticamente per ricevere il battesimo la persona doveva prima credere nel Vangelo.

Tral'altro tutto questo è in perfetta armonia con le parole di Gesù: “Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato”.

Il battesimo dunque è lecito che lo riceva solo chi ha creduto. Ma per potere credere la persona deve prima ascoltare la parola di Cristo perché Paolo dice che la fede viene dall’udire e l’udire si ha per mezzo della parola di Cristo, ed anche: “Come crederanno in colui del quale non hanno udito parlare?”, e perciò ci deve essere chi predica il Cristo perché sempre Paolo dice: “Come udiranno, se non v’è chi predichi?”. E questo è in perfetta armonia con le seguenti parole di Gesù: “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura. Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato”; e: “Andate dunque, ammaestrate tutti i popoli, battezzandoli...”.

Notate infatti che la predicazione e l’ammaestramento precedono l’atto del battesimo perché gli apostoli prima dovevano predicare la Parola, e dopo dovevano battezzare coloro che avevano creduto in essa. Questo è l’ordine che gli apostoli seguirono, difatti il giorno della Pentecoste prima Pietro predicò, poi gli uditori accettarono la sua parola e gli apostoli li battezzarono secondo che è scritto: “Quelli dunque i quali accettarono la sua parola, furon battezzati”. E questo è quello che avvenne anche a Filippi nel caso della famiglia di Lidia secondo che è scritto prima: “E postici a sedere, parlavamo alle donne ch’eran quivi radunate”, poi dopo che il Signore le aprì il cuore per renderla attenta alle cose dette da Paolo “fu battezzata con quei di casa”; ed anche nel caso della famiglia del carceriere secondo che è scritto, prima: “Poi annunziarono la parola del Signore a lui e a tutti coloro che erano in casa sua”, e poi, che “fu battezzato lui con tutti i suoi”; ed a Corinto dove molti sentendo parlare Paolo credevano ed erano battezzati. E siccome che la predicazione del Vangelo non poteva essere rivolta a dei neonati (e da quest’ultimi accettata) perché essi quantunque potevano sentire non potevano però discernere quello che veniva detto e in loro non poteva dunque venire la fede, deduciamo che essi non venivano battezzati.

Re: I sette sacramenti dalla Bibbia ad oggi

Inviato: mercoledì 11 novembre 2009, 0:25
da Venerabile Beda
E quindi?
Non hai risposto alla mia domanda (e a molte altre)...

Se un bambino ha una grave malattia, i genitori se sono buoni genitori cosa fanno? Aspettano che compia 18 anni, per chiedergli di somministrargli la cura????

Nati col peccato originale, i buoni genitori, fanno battezzare i loro figli...
Poi, quando crescono, nella loro libertà decideranno se confermare o meno, le promesse battesimali che i loro genitori hanno fatto per loro...


La Bibbia non si interpreta letteralmente, non si segue con i paraocchi, ma con la ragione illuminata dalla fede.


Inoltre, buon senso, è evidente che all'inizio erano tutti adulti: il Cristianesimo stava nascendo in quel momento!!! Usiamo la testa!



Senza contare: "Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite!"... a me pare un comando molto chiaro...

Re: I sette sacramenti dalla Bibbia ad oggi

Inviato: mercoledì 11 novembre 2009, 10:47
da Gemma
Juda87, venerabile c'ha ragione, ragionissima. [k-bravo]

Re: I sette sacramenti dalla Bibbia ad oggi

Inviato: mercoledì 11 novembre 2009, 17:04
da Juda87
"Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite!"... a me pare un comando molto chiaro...
Questa interpretazione data alle suddette parole di Gesù è del tutto arbitraria, e lo è per queste ragioni:

Coloro che presentavano i bambini a Gesù non glieli presentavano affinché lui li battezzasse per infusione o per immersione, ma, come dice Marco “perché li toccasse”, quindi vedere il battesimo degli infanti in quelle parole di Gesù vuole dire sforzarsi di vederci quello che non c’è. Gesù quando i bambini andarono a lui li prese in braccio “ed imposte loro le mani, li benediceva”, il che esclude che lui li abbia battezzati.
Se un bambino ha una grave malattia, i genitori se sono buoni genitori cosa fanno? Aspettano che compia 18 anni, per chiedergli di somministrargli la cura????
La Bibbia non parla di peccato originale col quale l'uomo nasce, ma della propensione al peccato che è insita in ogni uomo. Quando un bambino riesce a discernere il male dal bene, è da quel momento responsabile di ogni suo atto di fronte a Dio. Ha dunque bisogno si perdono, di remissione dei peccati e dunque di salvezza. Anche lui è un peccatore: "Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato" (Romani 5:12).
Un bambino non può peccare e dunque in caso di decesso nulla potrà impedirgli di andare con il Signore: "Allora gli furono presentati dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li sgridavano. Ma Gesù disse: "Lasciate i bambini, non impedite che vengano da me, perché il regno dei cieli è per chi assomiglia a loro". E, imposte loro le mani, se ne andò via di là" (Matteo 19:13-15).

I bambini, infine, vanno in paradiso, finché sono bambini, avendo Gesù affermato che "di essi è il Regno dei Cieli". Affermare diversamente significa dare del bugiardo a Gesù! Di ciò solo satana, il serpente antico, ha il coraggio di farlo! Leggiamo le parole che Gesù rivolse ai bambini:

Matteo 18:3-5: "In verità vi dico: se non cambiate e non diventate come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Chi pertanto si farà piccolo come questo bambino, sarà lui il più grande nel regno dei cieli. E chiunque riceve un bambino come questo nel nome mio, riceve me".