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Re: I consigli del prete durante la Confessione

Inviato: sabato 22 agosto 2009, 15:47
da Juda87
Certo Luigi però qua bisognerebbe riallacciarsi un attimo con quello che ho scritto prima.... Nella sua prima epistola Giovanni afferma: “Se confessiamo i nostri peccati, Egli è fedele e giusto da rimetterci i peccati e purificarci da ogni iniquità”. Ma a chi li dovevano confessare quei peccati?
A Dio certamente, perché come avevo scritto sopra egli dice che se essi - quindi lui si includeva - li confessavano a Dio egli nella sua fedeltà e giustizia glieli avrebbe rimessi e li avrebbe purificati da ogni iniquità. Non può essere altrimenti perché Giovanni stesso sapeva che Gesù aveva loro detto che quando pregavano dovevano dire: “Padre nostro che sei nei cieli... rimettici i nostri debiti” e quindi si dovevano rivolgere direttamente a Dio.

Venendo a Giacomo, egli scrisse una lettera alle dodici tribù della dispersione nella quale disse le seguenti cose: “Donde vengon le guerre e le contese fra voi? Non è egli da questo: cioè dalle vostre voluttà che guerreggiano nelle vostre membra? Voi bramate e non avete; voi uccidete ed invidiate e non potete ottenere; voi contendete e guerreggiate... O gente adultera, non sapete voi che l’amicizia del mondo è inimicizia contro Dio? Chi dunque vuol essere amico del mondo si rende nemico di Dio....”. Ora, secondo la teologia romana quei credenti dopo il battesimo s’erano resi colpevoli di peccati ‘mortali’, uccidevano, invidiavano, erano diventati amici del mondo e nemici di Dio. Ci si aspetterebbe dunque che Giacomo dicesse loro di andarsi a confessare dagli apostoli o dagli anziani della Chiesa. Ma ancora una volta di questa confessione non c’è il minimo accenno, infatti l’apostolo scrive subito dopo: “Appressatevi a Dio, ed Egli si appresserà a voi. Come mai?

Re: I consigli del prete durante la Confessione

Inviato: domenica 23 agosto 2009, 15:18
da Luigi_83
È chiaro che alla fine il rapporto di pentimento e perdono sia tra l'uomo e Dio ma Dio ha voluto istituire dei sacramenti che potrei dire che sono come un ponte di collegamento. È chiaro che chi si pente e si confessa lo fa nei confronti di Dio, nessuno chiede perdono al prete, però il prete è uno "strumento" che Dio utilizza a tale scopo e Lui sa perché. Prima della venuta di Cristo si offrivano dei sacrifici per la remissione dei propri peccati, lo stesso discorso di prima potresti farmelo per questa modalità, mi potresti dire "che bisogno c'era di offrire un animale?". Eppure era stato Dio a dirlo nel Vecchio Testamento come nel Nuovo Testamento è stato ripetutamente detto di confessare i propri peccati.

Io capisco che questo possa fare sorgere delle domande, non per mettere in dubbio la Chiesa ma perché a volte innocentemente non si riesce a capire il perché di una certa cosa ma penso che bisogna avere l'umiltà di rendersi conto che noi siamo solo uomini e in questa vita sia difficile se non impossibile penetrare il mistero di Dio in tutta la sua immensità. Al tempo stesso credo sia giusto tentare di capire tutto il possibile, è giusto porsi degli interrogativi e cercare una risposta però metterli in discussione al punto di non crederci e non metterli in pratica sia andare fuori strada, non parlo di te Juda87 ma di ciò che accade spesso attualmente tra i battezzati poco praticanti.

Per un giusto e doveroso approfondimento certamente più accurato ed esaustivo della mia risposta propongo questo link:

http:// Il sacramento della Penitenza e della Riconciliazione


Buona lettura!

Re: I consigli del prete durante la Confessione

Inviato: domenica 23 agosto 2009, 17:17
da Mary
Grazie Luigi, è un buon metodo per affrontare il problema, i dubbi po' li abbiamo tutti e sono necessari!
[k-grazie]
Dovremmo criticare per costruire e non criticare per demolire!

Re: I consigli del prete durante la Confessione

Inviato: domenica 23 agosto 2009, 19:01
da Juda87
Bhe scusa Luigi tu scrivi: è normale che alla fine il rapporto di pentimento e perdono sia tra l'uomo e Dio. Però dicendo così ti contraddici perché detto così fai passare il ruolo del prete in secondo piano, però a quanto pare per la remissione del peccato invece sembra che sia strettamente necessario perché senza di esso non si può compiere il sacramento...
Dici che lui dovrebbe semplicemente fungere da ponte tra noi e Dio... però se come si è detto non dobbiamo porci molte domande nel senso che Gesù ha stabilito così punto e basta, allora dobbiamo prendere anche l'insegnamento che ci dice: "Vi è infatti un solo Dio, ed anche un solo mediatore tra Dio e gli uomini: Cristo Gesù uomo," (1Ti 2:5) Dunque il voler rendere il prete un ponte tra noi e Dio dovrebbe crollare...

Il fatto che nell'antico testamento dovessero compiere dei sacrifici non vuol dire nulla, Dio ordinava di compierli perché non c'era ancora stato il sacrificio perfetto di Gesù Cristo che ci ha riconciliati con Lui. Se Gesù Cristo uomo è morto affinché noi e Dio ci riconcigliassimo che senso ha che noi dobbiamo ancora avere un mediatore. Che è morto a fare Cristo? Tanto valeva che non si scomodava e che continuassimo a fare sacrifici... se prima doveva essere fatto attraverso un sacrificio oggi non sarebbe cambiato nulla, lo faremmo attraverso una persona e un sacramento. Questo non è essere riconciliati con Lui ma vuol dire essere rimasti tali e quali a prima...

Re: I consigli del prete durante la Confessione

Inviato: domenica 23 agosto 2009, 22:22
da Venerabile Beda
Infatti uno solo è il Mediatore tra Dio Padre e l'uomo: Gesù Cristo... ma tanti sono i mediatori, tra Gesù Cristo e l'uomo...