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Re: Progettare la vita con Dio

Inviato: mercoledì 1 luglio 2009, 1:08
da Venerabile Beda
È ovvio che noi si possa solo intuire...
Se ci fossero certezze, non sarebbe più fede...

Quanto alla tua domanda, in sintesi vivere senza Dio...
a mio avviso, è impossibile...
Anche chi non crede, vive con l'aiuto di Dio...
La differenza fra il credente e il non credente, è solo la consapevolezza e il voler riconoscere Dio come tale, quindi se vogliamo, l'umiltà...
Per il resto, non c'è nessuna differenza...
Fatto sta che c'è il credente giusto, e il credente ingiusto... il non credente giusto, e il non credente ingiusto... ("giusto" tra virgolette ovviamente, perché solo Uno è Giusto...)...
Circa il perché, la convenienza del seguire Dio...
Se devo andare a Roma, posso andarci anche a piedi
(vivendo in Italia [k-ahah]), [ateo] ma io preferisco andare in macchina... [fede])... questo non significa, che una strada sia più facile dell'altra... significa solo che... "ogni uomo ha il suo cammino"...
E poi alla fine, è una scelta di cuore...
La mia vita, vissuta senza Dio, per me non avrebbe alcun senso... (a volte mi chiedo il senso anche con Dio... figurati senza!!!!!).

Re: Progettare la vita con Dio

Inviato: mercoledì 1 luglio 2009, 7:58
da Tizianamilano
Ciao a tutti,
vorrei inserirmi nella discussione a proposito delle domande di ichthys. Mi rivedo un po' in lui, anche io ho studiato filosofia, nel lontano 1984, anche io piena di dubbi, di questioni molto speculative, poi, un giorno, un giorno preciso con un orario preciso (come i discepoli del vangelo di Giovanni!!) ho incontrato la persona del Cristo e questo ha cambiato tutto, perché la fede è diventata non un (perdonate) esercizio teorico ma relazione con una persona, che dura da allora dopo 20 anni. Mi guardo indietro e vedo Lui che mi ha accompagnato per tutti i giorni, che ha percorso con me le strade, davvero scendendo al mio livello, al mio tempo, nel mio spazio. Ora guardo e dico sì, la fede è stato lo sperimentare che tu Cristo mi hai cercato ti sei avvicinato e non mi hai più mollato. Non è stata una questione di convenienza o meno, è stata la realtà della presenza divina nella mia vita umana. Ma ciò non ha reso la mia vita più facile o meno facile, l'ha resa quello che è adesso, una storia che è stata fatta con Lui, che ha visto un prima di ricerca, di dubbio, di "no" e poi una fase dell'insieme, in cui, ripeto, spesso le cose non sono state facili, ma eravamo insieme, ora mi rendo conto, anche quando sembrava che non ci fosse. La fede è questo rapporto, è l'appoggiarsi della parola ebraica "Amen", è il camminare fianco a fianco, è il sentirsi accompagnati, ma mai spinti o forzati a fare qualcosa. Anzi è un vero cammino di liberazione in cui tu diventi sempre più te stessa e riconosci che lui è l'artefice di questa promessa di bene e di sviluppo, che però non si compie senza la sinergia con te. Ho 46 anni, più di 20 sono stati vissuti con Lui, coscientemente, con Lui. Ho passato momenti bruttissimi e altri belli, e non per causa Sua. Lui è stato "semplicemente" accanto. Mi piace questo brano di un teologo tedesco:
In Gesù Dio mi ha assegnato a me stesso poiché egli si è assegnato a me dicendo: voglio essere tuo prossimo, voglio essere tuo fratello, voglio stare con te e condividere la tua vita. Ciò che conosco dell'eternità voglio impararlo con te, al tuo fianco, nella tua vita, in un esperimento temporale nella tua carne, nel tuo tempo, nel tuo vivere.
K. Hemmerle.

Ecco a volte parliamo così genericamente di Dio, con questioni filosofiche che per carità ci vogliono, ma il nostro Dio è il Dio incarnato, il Dio del Cristo incarnato, uno che c'è realmente e c'è accanto, insieme, dentro la realtà. Non so come altro dirlo. Sono nuova del forum, ma volevo condividere questa mia esperienza.
Ichthys non smettere mai di cercare, di chiederti e di mettere tutto in discussione, la verità è fortiter ac soaviter, e non si impone che per la forze della verità stessa (DH,1)
Buon cammino a te e a tutti.

Re: Progettare la vita con Dio

Inviato: mercoledì 1 luglio 2009, 8:26
da Mary
"Progettare la vita con Dio"
Come da titolo della discussione mi voglio inserire da cristiana convertita.
La mia vita senza la consapevolezza di avere Dio al mio fianco era superficiale e alquanto sbiadita, questo è quello che penso oggi.
Con Dio non è cambiato apparentemente nulla ma è cambiata la qualità della mia vita, ho aggiunto una marcia in più al mio vivere quotidiano.
Dio non c'era prima?
Niente di più sbagliato, Dio c'era eccome!
Non me ne rendevo conto perché ero accecata.
Con Dio e facendo esperienza di Lui, della Sua Parola e attraverso la preghiera (relazione) scopro e tocco con mano che Lui mi è accanto ed è un compagno di viaggio fedele e come un padre mi sorregge e mi dà una mano sempre.
Dio non permetterebbe il male nella mia vita, perché è Padre.
Abramo messo alla prova aveva donato il figlio Isacco il suo unico figlio, Dio che ha fatto?
Riprendiamo questa pagina della Scrittura.
Ricordiamoci che Dio permette nella nostra vita ciò che è il meglio per noi.

Re: Progettare la vita con Dio

Inviato: mercoledì 1 luglio 2009, 12:48
da Ichthys
Grazie Tizianamilano per il tuo intervento, sono convinto come te che la Verità la si possa sperimentare solamente attraverso la propria appunto esperienza e non tramite sterili diatribe. Sono contento di aver conosciuto il vostro (mi riferisco anche a Mary) incontro personale con Dio, e spero un giorno di poter anch'io sperimentare questa "illuminazione".
Comunque sia, grazie anche del consiglio, sicuramente continuerò la mia ricerca soprattutto nella vita pratica più che teoretica. Credo che in fin dei conti i grandi santi della storia, come san Francesco, avrebbero ritenuto superflue discussioni filosofiche sull'essenza di Dio, nonostante abbiano ugualemente raggiunto il massimo grado di saggezza possibile. Ma come ha detto il Venerabile Beda, ognuno ha la sua strada, e forse la mia deve seguire il sentiero della filosofia :-)

Re: Progettare la vita con Dio

Inviato: giovedì 2 luglio 2009, 22:56
da Mard62
Carissimo, sai quante volte mi sono posta le tue stesse domande? All'inizio del mio cammino spirituale, quando mi sono sentita dire che dovevo mettere Dio al primo posto, prima della mia famiglia, dei miei genitori, del mio lavoro, e soprattutto di mio figlio ho avuto tanti dubbi. Però mi sono fidata e sono andata avanti, se in qualche modo sentivo questa chiamata a seguirLo, mi avrebbe fatto anche capire come metterLo al primo posto. Per non parlare della volontà di Dio: come riconoscerla? Come riconoscere la Sua volontà? Ero molto confusa, come potevo trascurare tutto ciò che faceva parte della mia vita, i miei affetti più cari, il mio lavoro, i miei interessi per mettere Dio al primo posto? E per fare la sua volontà dovevo rinunciare alla mia! La cosa mi sembrava molto restrittiva. Piano piano ho scoperto che non era come immaginavo! Ho iniziato a dedicare dei piccoli spazi a Dio, eliminando il superfluo, magari rinunciando a vedere un film per andare a Messa o per pregare un po'; alzarmi un'ora prima per sbrigare le faccende di casa per poter andare a Messa; cambiare tipo di lettura cercando libri che mi aiutassero a capire cosa stavo inseguendo e soprattutto affidando la mia vita spirituale ad un sacerdote che mi ha aiutato e lo sta facendo tutt'ora come farebbe un padre. Poi ho iniziato a cercare di capire qual'era la Sua volontà per me: quella dell'attimo presente. Vivi la sua volonta ogni attimo della giornata: una mamma deve fare la mamma con tutti i suoi doveri, se lavori fai il tuo lavoro con amore, magari amando anche quel collega che ti sta proprio sullo stomaco, uno studente deve studiare con amore e ottenere dei buoni risultati, questa è la sua volontà. Se per strada trovi un bisognoso, soccorrilo e farai la sua volontà. Non è poi così difficile (neanche facile) basta provarci. Fidati e Lui ti aprirà ogni strada per farti capire cosa vuole, e qualunque cosa sia è per il nostro bene.