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Re: Sul peccato originale

Inviato: martedì 19 maggio 2009, 12:21
da Tophat
Ho lanciato il sasso ed ho subito nascosto la mano e per ora continuerò a tenerla dietro la schiena! Mi godo lo scontro di pensieri tra Venerabile e Anawak.

Giusto per alimentare il cazzeggio provo a rispondere all'indovinello:
A questo proposito, propongo un indovinello.

Hanno trovato un uomo e una donna nudi, ibernati
in Antartide. Hanno stabilito che quest'uomo e questa donna, sono Adamo ed Eva.
In base a quale criterio lo hanno stabilito?
Ma la risposta deve essere ironica? Se si direi... perché la donna indossava i pantaloni?

Altrimenti... perché forse l'Antartide un tempo si trovava in posizione diversa, in zona tropicale? l'uomo e la donna risalgono ad un tempo precedente all'uomo Habilis, ma erano già senza peli? ;)

Re: Sul peccato originale

Inviato: martedì 19 maggio 2009, 12:24
da Venerabile Beda
Risposte sbagliate!
Ritenta, sarai più fortunato! [k-ahah]

Re: Sul peccato originale

Inviato: martedì 19 maggio 2009, 14:26
da Anawak
"4. Avevo affermato che i primi capitoli della Genesi (il racconto di Adamo ed Eva, di Caino e Abele, dell’arca di Noè) non hanno un contenuto storico nel senso moderno della parola, ma appartengono ad un genere letterario particolare, con cui si intende piuttosto trasmettere degli insegnamenti sull’origine dell’uomo e del peccato nel mondo.

Tuttavia, questo non coincide con gli insegnamenti della Chiesa Cattolica, in base a cui, nonostante i generi letterari, questi capitoli contengono racconti storici."

queste parole sono state pronunciate da padre ariel alvarez valdez; secondo la chiesa, a quanto sembra, e checchè (come diceva totò) se ne dica, quello di adamo ed eva non è un racconto simbolicoo......


Così, sarebbe veramente piccola e misera, la fede che venisse a mancare (parlo per luoghi comuni) solo perché:

- di Adamo ed Eva si provasse l'inesistenza
- di Maria si provasse la non verginità
- di Gesù Cristo idem, con in più relazione con la Maddalena, figli inclusi (vedi fantasie di Dan Brown et simili )
- ecc.
ma questo vale per te che forse, non voglio essere offensivo, sei 'di bocca buona', mandi giù un po' tutto, ma ci sono moltissime persone, cattoliche e non, che ritengono la Chiesa perfetta, e quindi non possono accettare di 'perderè qualche dogma per strada....
La dottrina che ha forza dogmatica, non consiste nell'esistenza di Adamo ed Eva in sé, ma nel fatto che l'uomo, sottoposto a una prova, per libera scelta, ha scelto il male.
Se questo è avvenuto con Adamo ed Eva, o in altro modo, è secondario...
Per cui, non cambierebbe assolutamente nulla.
su questo sono d'accordo, è la caduta il succo del discorso, però a quanto pare la Chiesa ci tiene a mantenere un 'fermo' sulla storicità del racconto

Re: Sul peccato originale

Inviato: martedì 19 maggio 2009, 15:54
da Venerabile Beda
Innanzi tutto, le opinioni legittime e rispettabili di un cardinale, non sono il Magistero della Chiesa Cattolica, che invece si esplica meglio nel catechismo relativo (già citato), e nel Vaticano II.

In secondo luogo, io stesso, avevo citato il Pentateuco, quale raccolta di libri non storici, che contengono cmq. elementi di storicità; ma non relativamente al racconto della creazione.

In terzo luogo, grazie per il "bocca buona". Ma non mangio giù tutto, fatto sta che non credo molto alla faccenda di Adamo ed Eva in senso letterale. Semmai non ho una visione né sessuofoba, né ginecologica, né andrologica.
Per cui non baso certo la fede, sulla verginità di Maria e/o di Cristo, ove per cui se venisse a mancare crollerebbe tutto.
A me (e non solo a me), non cambierebbe assolutamente nulla, perché quelle visioni, poco o nulla hanno a che fare col vero Cristianesimo-Cattolico. Semmai fanno parte di una certa corrente cattolica-tradizionalista, per lo più rispettabile, ma che a volte, nella Storia, ha assunto comportamenti molto discutibili rispetto al Vangelo.
Questa corrente, forse involontariamente, ha creato confusione, facendo confondere il mezzo con il fine. Il fine è Dio, non la verginità. Semmai la verginità, per alcune persone, può essere un mezzo, ma non il fine.
Il mondo, tende ad assumere comportamenti opposti, nel senso che anch'esso confonde il mezzo con il fine: crede che il fine sia il sesso. Invece il sesso è il mezzo per vivere l'amore, almeno per l'amore inteso come rapporto di coppia.
In medio stat virtus...


E per quelle persone che dovessero perdere la fede, qualora (per assurdo) si verificasse uno degli eventi citati, be', forse dovrebbero rivedere seriamente le ragioni della loro fede, perché una fede che si basasse su indagini ginecologiche o andrologiche, ribadisco, non sarebbe fede, ma un surrogato.



Ma queste erano ipotesi teoriche paradossali, perché Maria era vergine. Ma non è questa la sua grandezza, ma quella di aver detto sì a Dio senza riserve.
E lo era Gesù Cristo, anche perché, aveva cose più importati da fare e di cui occuparsi, nonostante le elucubrazioni di Dan Brown.

Ma ripeto, se si provasse il contrario, affari Suoi, privati.
Per me, non cambierebbe nulla.

Re: Sul peccato originale

Inviato: mercoledì 20 maggio 2009, 1:17
da Anawak
Il fine è Dio
il problema è che il percorso da seguire per giungere a questo fine dovrebbe essere ben regolato, perché è uno scopo talmente grande che può far passare in secondo piano la vita di altre persone, penso, allargando enormemente il discorso ai fondamentalisti islamici che ammazzano gli 'infedeli', a quelli cristiani che ammazzano i medici abortisti, ma non solo queste cose estreme, anche cose 'piccolè tipo essere contro i matrimoni omosessuali, cioè andare a votare partiti che si oppongono ai matrimoni omo per esser chiari, ecco questo lo si fa per il 'finè Dio, ma così si inficia la vita di altre persone, è giusto?