In fondo, non è Dio che ci condanna; siamo noi che ci condanniamo, con le nostre scelte (quando si sceglie davvero il male; non si parla di male maluccio; ma di male male; chi per avidità, ha costruito case che non dovevano essere costruite, provocando la morte di persone, se non ha il minimo pentimento, pagherà, tanto per fare un esempio attuale; e chi dice: "la cosa importante è che io stia bene (economicamente) non importa come", pagherà per l'eternità, perché mette se stesso, al di sopra di Dio: Non avrai altro Dio all'infuori di me.
Ovviamente, se consapevole. Libera e consapevole scelta del male.
Quanto al discorso fede, Cristianesimo (nelle varie confessioni) o altro...
Noi saremo giudicati sulla base di ciò che abbiamo avuto...
Se abbiamo ricevuto il Dono del Cristianesimo, saremo giudicati secondo quel dono che ci è stato dato; se siamo islamici, saremo giudicati secondo quei parametri.
Se siamo dei "selvaggi", saremo giudicati secondo la Legge positiva naturale, cioè quella Legge naturale, messa da Dio, nel cuore dell'uomo, indipendentemente dalla fede e dalla cultura.
L'uomo, nel suo cuore, lo sa che: uccidere, rubare, tradire, mentire ecc. è sbagliato.
Quale che sia la sua fede, o la sua cultura, lo sa.
Sa che l'egoismo, è sbagliato.
E sa, che l'avidità, porta all'egoismo.
Oltre che a instabilità psichiche: "aspettative non realistiche" circa la realizzazione nella vita, è un disturbo psicologico, di cui molte persone oggi sono affette. E queste persone, per realizzare queste aspettative, che non sono alla loro portata fanno male o a se stesse (usura, prestiti, debiti), o agli altri (avidità, truffe, frodi ecc.).
Ovviamente, Dio sa, se e quanto ogni persona, è responsabile nella fattispecie...
Come diceva san Giovanni della Croce:
Chi non ama, pur potendo, è ingiusto.Alla sera della vita, saremo giudicati sull'Amore.
Ed ecco Giustizia e Amore.
Una cosa è abbastanza certa. La dannazione eterna consiste in un assoluto e totale rifiuto di Dio, e della Sua Legge (a qualunque livello noi riusciamo a percepirla). Se noi non Gli lasciamo nemmeno uno spiraglio... be', siamo noi che ce la cerchiamo; perché ci ha creati liberi.