Pagina 1 di 2

La predica...

Inviato: venerdì 17 aprile 2009, 10:48
da Miriam
"La predica deve essere come la minigonna: corta, aderente alla vita e deve lasciar trasparire il mistero”.
Questa è una delle bellissime massime di un giovane sacerdote. Che ne pensate?

Re: La predica...

Inviato: venerdì 17 aprile 2009, 13:24
da Don Luca
Vera, ma la malizia che si porta dietro mi piace poco.

Re: La predica...

Inviato: venerdì 17 aprile 2009, 14:01
da Venerabile Beda
In effetti, l'accostamento non è dei più felici...
più che una battuta maliziosa, mi sembra una battuta inopportuna...
Io peraltro, preferisco le donne in abito da sera lungo (poco costoso).... [k-ahah]


Quanto al discorso predica, si la sintesi...
però bisogna anche piantarla con la mentalità diffusa, che la Messa domenicale, debba durare
1 ora... perché? Se dura 2 ore che accade? Si perde il treno?
E allora, non è solo la "predica", ma è la Messa nel suo insieme, dove spesso si ha a che fare con assemblee poco educate (sia civilmente che liturgicamente), che sbuffano se si fa un canto in più, o se il sacerdote si dilunga...
O anche la pessima abitudine di troncare i canti, omettendo delle strofe... (il treno parte!!!).
Poche pause di silenzio, che non dovrebbero sostituire nulla, ma aggiungersi...


Mi pare sia già stato scritto, anche qui sul forum...

Stringere sui "Consigli per gli acquisiti", ovvero sugli avvisi alla comunità, che spesso diventano una seconda predica.

La predicazione, non si deve basare solo sulla quantità, ma anche sulla qualità, ove la chiarezza del pensiero e la forza del messaggio, non fanno pesare affatto un'omelia lunga...

E questo dipende sempre da come i parroci, educano l'assemblea...
Un paio di anni fa, sono rimasto incantato, per l'alta educazione liturgica di un'assemblea, che la notte di Pasqua, ha aspettato la conclusione del canto finale, prima di iniziare a muoversi verso l'uscita...
La Messa si conclude con il sacerdote che dice:
"Andate in pace"; non "Fuggite rapidamente"....

Re: La predica...

Inviato: venerdì 17 aprile 2009, 15:49
da Ele
Adoro quando l'omelia del sacerdote è significativa e non divaga dalla Parola del Signore. Non importa che essa sia breve o lunga...l'importante è portare a tutti il messaggio d'amore che c'è da sempre con Gesù. Spesso si è portati a giudicare ulteriormente raccontando fatti che non sono inerenti. Dobbiamo pensare a ciò che si dice e e come si dice, non alla sua durata. [k-cuore]

Re: La predica...

Inviato: domenica 19 aprile 2009, 13:01
da Fanny
Conoscevo bene il sacerdote di cui parla Miriam e vi assicuro che ogni qual volta parlava della teoria della minigonna non vi era neanche un pizzico di malizia né nelle sue parole né nei suoi occhi.


Detto questo, sono d'accordissimo con la teoria della minigonna. Una omelia è bella e accattivante pur durando pochissimo, anzi è proprio più bella ed efficace perché dura poco e quindi viene recepita prima nel cuore e con meno difficoltà di comprensione. È ovvio che tutto dipende dalla capacità dell'officiante di trasmettere la parola e l'amore di Dio in pochi minuti senza perdersi in inutili giri di parole anche perché, nella maggior parte dei casi, prediche lunghe non sortiscono l'effetto sperato vista la difficoltà fisiologica di prestare attenzione e ascolto per lungo tempo.
Sul punto ho trovato un articolo, che vi posto, in cui è lo stesso Vaticano a richiamare i propri sacerdoti sulla necessità di una predica breve e aderente alla vita.

Giro di vite Vaticano sulla Messa: "prediche" brevi, sacralità, niente stravaganze

Stop agli abusi liturgici. «La messa non è uno spettacolo, ma sacrificio, dono e mistero. Benedetto XVI chiede di celebrare l’eucarestia con dignità e decoro», afferma l’arcivescovo Albert Malcom Ranjith, segretario della Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti, stretto collaboratore di Joseph Ratzinger.
È in preparazione un giro di vite del Vaticano contro le «stravaganze» nella Messa e per rivedere alcune recenti pratiche come la comunione nelle mani. In arrivo, dunque, ci sono importanti correzioni: genuflessione davanti al Santissimo, omelie che non superino i dieci minuti e si attengano al Vangelo del giorno, l’ostia non più data in mano ma in bocca ai fedeli inginocchiati invece che in piedi, divieto di formule e riti non fedeli al magistero ufficiale inventate da sacerdoti che si pongono troppo al centro dell’attenzione.

«Alcuni sacerdoti, con stravaganze inspiegabili, abusano della liturgia come se fosse di loro proprietà e non della Chiesa - spiega il segretario del dicastero vaticano per il Culto divino -. Basta con gli abusi e le interpretazioni personali, i sacerdoti devono seguire la liturgia ufficiale della Chiesa». Tra i problemi, le prediche troppo lunghe e non intonate alle letture del giorno. «L’omelia non deve superare gli 8-10 minuti - precisa Ranjith -. È necessario che il celebrante studi approfonditamente il Vangelo del giorno e si attenga sempre ad esso, senza svolazzi o inutili giri di parole».