Un Dio giocoso


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Miriam
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Un Dio giocoso

Messaggio da Miriam » sabato 11 aprile 2009, 21:13

Mi piace in questa notte leggere un aspetto del volto di Dio… forse un po’ insolito, ma credo bello. Mi veniva in mente ascoltando la prima lettura e il salmo responsoriale legato ad essa. È un aspetto del volto di Dio che il nostro Dio è un Dio che si diverte, un Dio che gioca… Prima lettura (e libro della genesi al suo inizio), e salmo responsoriale, ci parlano della Creazione come il grande gioco di Dio. Dopo aver letto questo salmo, (una piccola parte in verità perché è molto più lungo), se chiedessimo a chi lo ha scritto: secondo te, perché Dio ha creato l’universo?, una risposta possibile potrebbe proprio essere questa: per gioco. Alle volte si pensa che il gioco sia una cosa e le cose serie siano altro… ecco che anche giocare può diventare qualcosa di serio perché importante. Mi colpivano tantissimo le fotografie dei medici vestiti da clown che facevano giocare i bambini i giorni immediatamente successivi al terremoto de l’Aquila… l’importanza del gioco per quei bambini… giocare vuol dire sperare allora, vuol dire incontrare persone, stringere legami, rinsaldare amicizie. Non vuol certamente dire dimenticare, ma ti dona la capacità di stare e affrontare in modo diverso la vita. Avete ascoltato il salmo… che bello! In un altro punto del salmo che non abbiamo letto questa sera, viene detto che la saggezza di Dio nel creare è legata alla capacità che hanno le sue creature di divertirsi ecco il mare spazioso e vasto, li guizzano senza numero animali piccoli e grandi… il Leviatan (un mostro marino credo) perché in esso si diverta. Forse esagero eh, però credo che una cosa che la Bibbia ci insegna è proprio questa: quando ci divertiamo, e lo facciamo con gusto, come lo fanno i bambini, siamo fedeli alla creazione, siamo fedeli al progetto di Dio. Buona Pasqua!


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Anawak
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Re: Un Dio giocoso

Messaggio da Anawak » lunedì 20 aprile 2009, 17:42

un Dio giocoso ?

numeri 31

1 Poi il SIGNORE disse a Mosé: «Vendica il male che i Madianiti hanno fatto ai figli d'Israele; 2 poi sarai riunito ai tuoi padri»[...]
15 Mosé disse loro: «Avete lasciato la vita a tutte le donne? 16 Ecco, sono esse che, per suggerimento di Balaam, trascinarono i figli d'Israele all'infedeltà verso il SIGNORE, nel fatto di Peor, per cui il flagello scoppiò nella comunità del SIGNORE. 17 Ora dunque uccidete ogni maschio tra i bambini, e uccidete ogni donna che ha avuto rapporti sessuali con un uomo; 18 ma tutte le fanciulle che non hanno avuto rapporti sessuali con uomini, lasciatele in vita per voi.

1 samuele 15

2 Così parla il SIGNORE degli eserciti: "Io ricordo ciò che Amalec fece a Israele quando gli si oppose nel viaggio mentre saliva dall'Egitto. 3 Ora va', sconfiggi Amalec, vota allo sterminio tutto ciò che gli appartiene; non lo risparmiare, ma uccidi uomini e donne, bambini e lattanti, buoi e pecore, cammelli e asini"».

ezechiele 9

[il Signore] 5 Agli altri, in modo che io sentissi, disse: «Passate per la città dietro a lui, e colpite; il vostro occhio sia senza pietà, e non abbiate compassione; 6 uccidete, sterminate vecchi, giovani, vergini, bambini e donne, ma non vi avvicinate ad alcuno che porti il segno;


esodo 21

20 Se uno bastona il suo schiavo o la sua schiava fino a farli morire sotto i colpi, il padrone deve essere punito; 21 ma se sopravvivono un giorno o due, non sarà punito, perché sono denaro suo.

levitico 25

44 Quanto allo schiavo e alla schiava che potrete avere in proprio, li prenderete dalle nazioni che vi circondano; da queste comprerete lo schiavo o la schiava. 45 Potrete anche comprarne tra i figli degli stranieri stabiliti fra voi e fra le loro famiglie che si troveranno fra voi, tra i figli che essi avranno generato nel vostro paese; e saranno vostra proprietà. 46 Li potrete lasciare in eredità ai vostri figli dopo di voi, come loro proprietà; vi servirete di loro come di schiavi, per sempre;




sarà pure giocoso, ma i suoi trascorsi non sono stati sempre 'gioiosi', almeno non per le persone, le sue creature....a volte mi chedo se si debba rispettare le sue leggi per amore o per paura di quello che ci succederebbe trasgredendole...



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Venerabile Beda
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Re: Un Dio giocoso

Messaggio da Venerabile Beda » lunedì 20 aprile 2009, 18:00

Hai notato, che hai citato tutti brani dell'Antico Testamento???
Nel Vangelo, trovi precetti di questo tipo???
L'Antico Testamento, è sì Parola di Dio, ma va epurato, dalla mentalità storica degli scrittori sacri, (degli scrittori sacri, non della Scrittura) che pur essendo divinamente ispirati, avevano la loro cultura ("scolastico-accademica" e umana).
Per i cristiani, l'Antico Testamento, va riletto alla luce del Vangelo... (come del resto attesta il Vangelo della terza Domenica di Pasqua, se non sbaglio; i discepoli di Emmaus, dove Gesù, dopo la risurrezione, spiega ai 2 discepoli il senso delle scritture dell'Antico Testamento).

Quindi, bisogna porre l'accento sulla cultura storica, geografica, e politica degli scrittori sacri...
E questo vale anche per alcuni brani del Nuovo Testamento; es. san Paolo.

Infine, e non meno importante, la lingua.

La stragrande maggioranza dei brani dell'Antico Testamento, è scritta in Ebraico antico.
Ora, nell'Ebraico antico (non sono informato sul contemporaneo), non esiste il concetto astratto!
Non esiste ad es. il concetto di cattiveria; esiste il cattivo.
Non esiste il furto; esiste il ladro; non esiste l'omicidio; esiste l'omicida.
Il concetto astratto, è una conquista del pensiero e della lingua greca, trasmesso poi al latino, quindi all'Italiano e alle altre lingue romanze e moderne.
Sicché, l'ebreo antico, per dire: combatterò l'ingiustizia, diceva "ucciderò il malvagio", perché non esisteva il concetto astratto di malvagità o di ingiustizia.
Quando la Bibbia ebraica venne tradotta in greco, (c.d. Bibbia dei 70), i traduttori del tempo (siamo in età ellenistica; primi secoli del Cristianesimo), vollero seguire una traduzione molto letterale, limitando dunque i concetti astratti...
Dal greco, venne tradotta in latino (c.d. Vulgata di san Girolamo), che è sostanzialmente la traduzione a cui la CEI, fa riferimento oggi, salvo inevitabili ritocchi di carattere storico-filologico.

Metti insieme tutti questi elementi, e vedi cosa esce fuori...

Concludendo, la Bibbia, (sia Antico che Nuovo Testamento, per i cristiani, non va mai presa alla lettera, salvo i passi pienamente compatibili con il Vangelo; il Vangelo salvo eccezioni, come i brani della Parusia, o come alcune iperboli, non ha bisogno di particolari interpretazioni; è molto chiaro; a differenza del resto della Scrittura, che deve essere interpretato, in termini storici, filologici, e soprattutto teologici. In particolare, i cattolici, fanno grande riferimento, per l'interpretazione, al Magistero della Chiesa.


Infine, poiché l'Antico Testamento è molto vario (e varia è la cultura dei relativi scrittori sacri), hai voluto riportare alcuni brani, che sottolineano la severità di Dio (che è poi l'insegnamento fondamentale che si dovrebbe trarre; il fatto che sia severo, non significa che non sia anche Buono, Giusto e Giocoso); ma sempre nell'Antico Testamento, sono presenti brani, che sottolineano la dolcezza di Dio...

Disse allora il Signore: «Il grido contro Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave. Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!».
Quegli uomini partirono di li e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo stava ancora davanti al Signore. Allora Abramo gli si avvicinò e gli disse: «Davvero sterminerai il giusto con l'empio? Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano? Lungi da te il far morire il giusto con l'empio, così che il giusto sia trattato come l'empio; lungi da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?». Rispose il Signore: «Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell'ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutta la città».
Abramo riprese e disse: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere... Forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?». Rispose: «Non la distruggerò, se ve ne trovo quarantacinque». Abramo riprese ancora a parlargli e disse: «Forse là se ne troveranno quaranta». Rispose: «Non lo farò, per riguardo a quei quaranta». Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne troveranno trenta». Rispose: «Non lo farò, se ve ne troverò trenta». Riprese: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno venti». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei venti». Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola; forse là se ne troveranno dieci». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei dieci». Poi il Signore, come ebbe finito di parlare con Abramo, se ne andò e Abramo ritornò alla sua abitazione.

Genesi 18,20-33

Sodoma fu distrutta, perché in quella città, non c'erano nemmeno 10 giusti (è gravissimo che in una città non ci siano almeno 10 "giusti"); e alla luce del Vangelo, è ragionevole ritenere, che non ve ne fosse neppure 1, salvo Lot e la sua famiglia, che appunto fu salvata (tranne la moglie di Lot, che per sua libera scelta, si voltò indietro)...

E questo è solo uno dei tanti esempi, che si potrebbero fare, relativi all'Antico Testamento...


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Anawak
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Re: Un Dio giocoso

Messaggio da Anawak » lunedì 20 aprile 2009, 18:25

dunque riepilogando, una persona per accedere alla rivelazione divina dovrebbe conoscere:
- l'ebraico senza vocali
- il contesto storico culturale in cui i testi sono stati scritti
- i passaggi tra le varie traduzioni con annesse influenze culturali
il tutto utilizzando come chiave di lettura il vangelo, che è comunque un testo di 2000 anni fa e che soffre di problematiche analoghe

mmmm....Dio è onnipotente, per carità, ma avrebbe potuto sforzarsi un po' di più, per rendere le cose più semplici alle sue creature...per capire quali sono le sue volontà bisognerebbe avere una cultura enciclopedica, e manco basterebbe, visto che di Cristianesimo non ce n'è uno solo
quanto al Magistero della Chiesa beh io ci andrei coi piedi di piombo, visto che nel XIX secolo un certo Pio IX dichiarò candidamente che la schiavitù non è contraria alla legge divina, e che uno schiavo può essere venduto, comprato regalato.....in questo caso il concetto astratto dov'era andato ? a 'farsi benedire ' ? :grin:



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Re: Un Dio giocoso

Messaggio da Venerabile Beda » lunedì 20 aprile 2009, 18:30

Errori di interpretazione, ce ne sono stati, ce ne sono e ce ne saranno...
tuttavia, come disse Giovanni XXIII il buono:
Il Vangelo, è sempre lo stesso; stiamo solo iniziando a comprenderlo meglio.
Ciò, grazie al Vaticano II...

Ed è gioco-forza, che se si comprende bene il Vangelo, si comprende meglio il resto della Scrittura...



P.S. non sono d'accordo sul fatto che il Vangelo soffra di problematiche analoghe, salvo alcuni brani ben identificati, su citati: Parusia ed iperboli... il resto è molto chiaro.
Fate agli altri ciò che volete sia fatto a voi stessi, e non fate agli altri ciò che non volete sia fatto a voi stessi.

c.d. regola d'oro del Vangelo e quindi del Cristianesimo, è di una chiarezza unica.


Il Gen Rosso, parafrasando liberamente scrive:

"Ama il prossimo tuo come ami te; ama il prossimo e non cercare scuse!!!!" (per non amarlo)...


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