Se Oxford cancella il Natale...


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Mary
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Se Oxford cancella il Natale...

Messaggio da Mary » mercoledì 26 novembre 2008, 14:56

Dal quotidiano LA STAMPA del 4/11/2008

Se Oxford cancella il Natale...
La città inglese famosa per la sua Università ha sostituito con la "Festa della luce invernale" le celebrazioni natalizie. Contrari tutti gli esponenti religiosi.

Il consiglio comunale di Oxford ha ufficialmente cancellato la parola Natale, “Christmas” da tutti gli eventi del 25 dicembre e dei giorni successivi per sostituirla con una nuova definizione, quella di “Winter Light Festival” , la Festività della Luce Invernale. Una associazione di beneficenza locale, la Oxford Inspires, sarebbe la principale ispiratrice della decisione. Tei Williams, portavoce dell'organizzazione, ci tiene a ricordare che questa “Winter Light Festival” è ben di più del Natale: due mesi di festa nei quali rientrano eventi, incontri, spettacoli, concerti... tutto quanto fa spettacolo (e possibilmente, fa vendere). "In questo contesto ci saranno anche celebrazioni del Natale, come i cori di canzoni natalizie". Il vicesindaco di Oxford, Ed Turner, approva l'idea: "Faremo lo stesso un grande albero di Natale nella piazza principale della città", dice. "Ma lo chiameremo in modo diverso". "Mancherà qualcosa alle luminarie di Natale a Oxford, quest'anno: qualsiasi riferimento al Natale". Il Daily Mail sintetizza, così, nell'attacco dell'articolo, la novità 'politically correct' decisa dall'amministrazione comunale della cittadina inglese famosa in tutto il mondo per la sua Università. La Chiesa Anglicana è scandalizzata, e altrettanto critiche le confessioni cristiane di Oxford: ma contrari all'iniziativa anche i rappresentanti di altre religioni. Anche se la decisione degli amministratori era motivata dall'intenzione di non offendere la comunità islamica locale, per Sabir Hussain Mirza, presidente del Consiglio Musulmano di Oxford, "il Natale è la data del calendario attesa da tutti. Non solo i cristiani, ma anche i fedeli islamici e quelli di altre confessioni lo aspettano con trepidazione. Il Natale è una festa speciale e non può essere cancellato con un tratto di penna. Il Natale fa parte dell'essere britannici". Fra l’altro i musulmani conoscono il Natale, “Aid al Ualid”, anche se non lo festeggiano come altre feste islamiche, perché considerano gesù, Issa, uno dei profeti. Dello stesso parere il rabbino Eli Bracknell, direttore del Jewish Educational Centre, il centro di studi ebraici di Oxford: "È importante mantenere un tradizionale Natale britannico. Qualsiasi iniziativa che diluisce la cultura tradizionale e la cristianità del Regno Unito non è positiva per l'identità britannica". Secondo la Santa Sede la decisione del consiglio comunale di Oxford di abolire qualsiasi riferimento al Natale è un sintomo dell'ateismo che oggi si promuove con l'indifferenza religiosa, constata un rappresentante vaticano. L'Arcivescovo Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, ha commentato la decisione della città britannica di menzionare tutti gli eventi del 25 dicembre e dei giorni successivi con il nome "Festività della luce invernale". Monsignor Ravasi, ha constatato alla "Radio Vaticana" che il desiderio di questa iniziativa di Oxford "non è tanto quello, a mio avviso, di riuscire a ristabilire un dialogo in modo tale da non avere prevaricazioni, quanto, piuttosto, quello di stingere fino al punto di estinguere qualsiasi identità propria, qualsiasi storia che sta alle spalle, e non stabilire un vero dialogo". "Il vero dialogo lo si costruisce proprio attraverso le identità; quindi, in questo caso, io ritengo che non solo si tratti di una stravaganza, ma alla fine anche di una negazione consapevole - non so fino a che punto - di una grandezza che sta alle proprie spalle, che costruisce il proprio stesso volto". "Mentre in passato, quando si combatteva la presenza dei segni religiosi, lo si faceva con delle argomentazioni, persino con il desiderio di opporre un sistema del tutto alternativo, ora, invece, tante volte, questa avanzata della negazione è una specie di onda grigia, di nebbia; si vuole introdurre proprio una componente così fluida ed inconsistente che è la caratteristica della secolarizzazione attuale", spiega il rappresentante vaticano. "Dio non viene negato, viene del tutto ignorato e l'impegno pastorale è ancora più complesso perché di fronte ad una negazione si possono apportare le argomentazioni. Di fronte invece a questa sorta di 'gioco di società' incolore, inodore, insapore, c'è, alla fine, l'impossibilità di una reazione". "Ora noi non abbiamo più l'ateismo nel senso forte, qualche volta drammatico del passato. Noi ora abbiamo l'indifferenza. Questa indifferenza stempera tutto, stinge, scolora, e alla fine, forse impedisce all'uomo anche di interrogarsi - come fanno tutte le grandi religioni - sui temi fondamentali, temi capitali che vengono invece dissolti nell'interno di un'atmosfera così inconsistente".L'Arcivescovo considera molto positivo il fatto che i musulmani si oppongano a questa iniziativa, perché significa che anch'essi sono consapevoli dei pericoli di questo tentativo di eliminare le identità. “Ancora una volta si tratta di linguaggio politicamente corretto impazzito e sono contento di sapere che i nostri amici musulmani e ebrei la pensano allo stesso modo”. Così mons. Crispian Hollis, vescovo responsabile della diocesi di Portsmouth, alla quale appartiene il lato meridionale di Oxford, ha commentato la decisione della nota città universitaria di bandire la parola Natale e chiamare le prossime festività “Festival invernale della luce”. “La decisione offende la comunità cristiana della città, non fa nulla per promuovere l’armonia razziale e, nel nome dell’inclusività, esclude le tradizioni di una significativa parte della popolazione della città. Deploro questa decisione e spero che il comune ci ripensi”, ha detto ancora il vescovo.

P.S.Questo documento l'ho ricevuto da Fernanda che mi ha chiesto di postarlo.


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Mard62
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Re: Se Oxford cancella il Natale...

Messaggio da Mard62 » mercoledì 26 novembre 2008, 15:48

Il Natale per favore nooooooo!!! Non si può toccare una Festa così. Vogliamo rimodernare anche questo? Mettono comunque l'albero, e il presepe? Rimoderniamo tutto, anche il Natale. Gesù è il centro di questa festa, non l'albero! Rimoderniamo tutto e guardiamoci intorno... a forza di moderità guarda un po' che fine sta facendo il mondo? Tutto è lecito, tutto va bene...e tutto va a rotoli! Un sacerdote tempo fa, guardando la pubblicità di una ditta di telefoni, mi chiese: " secondo te, per vendere un telefono, serve mettere tutta quella carne in mostra?" Nel manifesto c'era l'immagine di una ragazza seminuda con un telefono in mano. Non centra niente con l'argomento del Natale, ma rende l'idea, tutto è lecito! Il Natale deve rimanere Natale, a chi non va non lo festeggia! E che diamine!!!


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Antonino
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Re: Se Oxford cancella il Natale...

Messaggio da Antonino » mercoledì 26 novembre 2008, 16:29

  • Ad Oxford non sarà Natale, ma Winter Light Fest
  • 11:04 mar 04 novembre 2008
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  • Ad Oxford quest'anno non si parlerà più di Natale, o meglio di Christmas. Allo scopo di riconoscere l'identità multietnica e multiconfessionale inglese un'associazione di beneficenza locale, "Oxford Inspires", ha chiesto di cambiare il nome della festività. Così il leader del consiglio municipale di Oxford ha deciso di mutare il tradizionale termine Christmas con il nuovo Winter Light Fest, ossia Festività della Luce Invernale.

    La decisione ha scatenato la reazione della Chiesa Anglicana, della comunità cristiana locale e anche di leader religiosi di altre religioni. Sabir Hussain Mirza, presidente del Consiglio Musulmano della cittadina universitaria, ha affermato: "Il Natale è la data del calendario attesa da tutti. Non solo dai cristiani, ma anche i fedeli islamici e quelli di altre confessioni lo aspettano con trepidazione. Sono arrabbiato e deluso per questa iniziativa delle autorità locali. Il Natale è una festa speciale e non può essere cancellato". Anche il rabbino Eli Bracknell, direttode del Jewish Educational Centre, è contrario alla decisione e ha precisato: "È impotante mantenere un tradizionale Natale britannico. Qualsiasi iniziativa che diluisce la cultura tradizionale e la cristianità del Regno unito non è positiva per l'identità briannica".

    Ma Tei Williams, portavoce dell'associazione "Oxford Inspires", ha spiegato: "Il Winter Light sarà una festività che durerà due mesi nella quale ci saranno anche celebrazioni per il Natale".


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Venerabile Beda
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Re: Se Oxford cancella il Natale...

Messaggio da Venerabile Beda » mercoledì 26 novembre 2008, 16:35

Scusa Mard62, ma cosa c'entra "rimodernare"?
Questo non è "rimodernare"... questa è solo ignoranza mescolata ad ateismo e laicismo...
una miscela micidiale...
Lo sappiamo tutti, che Gesù non è nato il 25 Dicembre. Così come sappiamo che la festa del 25 Dicembre, era una festa pagana, la festa della luce appunto...
Ma sappiamo anche, che si è scelto il 25 Dicembre, per festeggiare la nascita di Gesù Cristo, il Suo compleanno, e non ieri...
Mi fa ridere che i dotti di Oxford, siano così ansiosi di liberarsi della seconda festa Cristiana, per dar spazio a una cosa legata a superstizione...
Io ho una proposta per tutta questa gente...
La coerenza...
Non credi?
Vai a lavorare (ammesso che tu abbia un lavoro)!
È il 25 Dicembre? Vai a lavorare.
È il 26? S. Stefano? Vai a lavorare.
E anche il primo dell'anno, Maria Madre di Dio.
Vai a lavorare anche il 6 Gennaio, l'Epifania.
Vai a lavorare anche l'8 dicembre.
E vai a lavorare il Lunedì dell'Angelo, l'Angelo dell'Annuncio di Resurrezione.
Siate coerenti!
E andate a lavorare anche di Domenica, perché il riposo settimanale, è una conquista del mondo Giudaico-Cristiano. Non mi risulta che esistesse nel mondo romano.
Non lo sanno questo i dotti di Oxford?? O fanno finta di non saperlo???
Andate a lavorare, in tutti questi giorni, se non credete.
Altrimenti state zitti e a testa bassa.
C'è molta ignoranza in giro.
Come quella di una studentessa (scuole superiori) [si vede come funziona la scuola], che proponeva di cantare le canzoni di Natale che non facessero riferimento a Gesù. Comodo. Festeggiamo il Compleanno senza il festeggiato! Però lo festeggiamo!!! Usufruendo dei vantaggi relativi.
Ci mangiamo la Sua torta, e non gli facciamo nemmeno gli auguri!!! A me sembra un comportamento da cafoni!!!
E non centra nulla, il fatto che non è nato il 25 Dicembre, e che prima esisteva un'altra festa.
Le cose sono cambiate, da "qualche" secolo.
È come in una famiglia.
Tizio fa il compleanno di martedì, ma siccome tutti hanno i loro impegni, si festeggia la Domenica.
Si è scelto, molto tempo fa, di festeggiare il Suo compleanno il 25 Dicembre.
Anche se probabilmente, è nato a Marzo.
W la coerenza e l'onestà.
Piaccia o meno, il Natale è il ricordo della nascita di Gesù Cristo. In breve, il Suo compleanno.
A chi non sta bene, non lo festeggi.
Altrimenti stia zitto e vada a lavorare.


Il Venerabile Beda

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Noi, siamo sfacciatamente di parte e ce ne vantiamo!

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Re: Se Oxford cancella il Natale...

Messaggio da Antonino » mercoledì 26 novembre 2008, 16:51

Venerabile Beda ha scritto:....
Ma sappiamo anche, che si è scelto il 25 Dicembre, per festeggiare la nascita di Gesù Cristo, il Suo compleanno, e non ieri...
....
"Il Natale i cristiani lo festeggiano il 25 dicembre perché cade 9 mesi dopo il 25 marzo, data tradizionale della crocefissione (l'altra è il 6 aprile, che quindi punta all'Epifania). La tradizione ebraica vuole che la morte dei profeti avvenga il giorno della loro nascita o loro concepimento; da qui arriva il calcolo. Che però è sostenuto anche da prove archeologiche.
Mentre si sa che il Natale era già festeggiato all'inizio del III secolo, non ci sono prove che prima di allora venisse celebrata una festa a Roma il 25 dicembre; i due tempi dedicati al sole avevano festività in tutt'altra data."

"È bufala pure l'analoga contestazione per la festa di Ognissanti, che cade il 1 novembre perché in tal data fu istituita da Papa Gregorio III (morto nel 741) per la dedicazione della cappella di Tutti i Santi a Roma e che fu estesa nell'840 a tutta la cristianità da Gregorio IV. Non creata quindi allo scopo di obliterare oscure feste celtiche."


Antonino

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