Re: Confessione: dubbi e domande
Inviato: domenica 15 marzo 2009, 8:56
I sacramenti sono segni della presenza di Dio che agisce in noi. Ed il sacramento della confessione è il segno della misericordia di Dio senza limiti. Dio, infatti, che ci ha reso figli con il battesimo, resta fedele al suo amore anche quando pecchiamo e ci separiamo da Lui.
Il potere di rimettere i peccati conferito agli apostoli ed ai loro successori, pur essendo concesso ad uomini, presuppone ed include l'azione salvifica dello Spirito Santo, ecco perché non è il sacerdote che perdona ma Dio stesso. Divenendo luce dei cuori, cioè della coscienza dell'uomo peccatore, lo Spirito Santo gli fa aprire gli occhi e gli fa conoscere il male commesso e nello stesso tempo lo orienta verso il bene.
Ovviamente tutto questo richiede, da un lato, la volontà del peccatore di essere perdonato e la sua disponibilità di accogliere la grazia salvifica e la misericordia di Dio, dall'altro, l'umiltà del confessore di vedere davanti a se il figlio pentito che torna alla casa del padre e la forza dello stesso di riuscire sempre a condannare il gesto e mai la persona che, invece, deve accogliere con amore e gioia.
Scriveva l'amico don Sasa a proposito della confessione:
<<..... guardo gli uomini che si inginocchiano vicino a me per aprirmi la loro anima. Volti di sconosciuti che si accostano sicuri, che si illuminano non appena si sentono esplorati; non mi conoscono e mi considerano fedele come un padre........ ..... E narrano, perché mi pensano forte; tremano d'emozione, mi credono immune; nelle mie mani depongono lotte e tristezze non indovinate da alcuno da coloro fra coloro da cui sono riamati, e hanno l'aria di credermi incolume. Parlo ed essi ascoltano risollevati, rinfrancati da un proposito..... ...... Se io fossi un santo forse non saprei tante cose di Dio: soprattutto non conoscerei la sua misericordia e la gioia di essere perdonato... e forse non saprei farla gustare ai miei fratelli peccatori... se io non avessi conosciuto il peccato non sarei un buon prete!>>
Tutti i preti si considerano peccatori? Penso proprio di no. Ecco perché tanti di loro non sono buoni confessori poiché illusi di essere immuni dal peccato.
Il potere di rimettere i peccati conferito agli apostoli ed ai loro successori, pur essendo concesso ad uomini, presuppone ed include l'azione salvifica dello Spirito Santo, ecco perché non è il sacerdote che perdona ma Dio stesso. Divenendo luce dei cuori, cioè della coscienza dell'uomo peccatore, lo Spirito Santo gli fa aprire gli occhi e gli fa conoscere il male commesso e nello stesso tempo lo orienta verso il bene.
Ovviamente tutto questo richiede, da un lato, la volontà del peccatore di essere perdonato e la sua disponibilità di accogliere la grazia salvifica e la misericordia di Dio, dall'altro, l'umiltà del confessore di vedere davanti a se il figlio pentito che torna alla casa del padre e la forza dello stesso di riuscire sempre a condannare il gesto e mai la persona che, invece, deve accogliere con amore e gioia.
Scriveva l'amico don Sasa a proposito della confessione:
<<..... guardo gli uomini che si inginocchiano vicino a me per aprirmi la loro anima. Volti di sconosciuti che si accostano sicuri, che si illuminano non appena si sentono esplorati; non mi conoscono e mi considerano fedele come un padre........ ..... E narrano, perché mi pensano forte; tremano d'emozione, mi credono immune; nelle mie mani depongono lotte e tristezze non indovinate da alcuno da coloro fra coloro da cui sono riamati, e hanno l'aria di credermi incolume. Parlo ed essi ascoltano risollevati, rinfrancati da un proposito..... ...... Se io fossi un santo forse non saprei tante cose di Dio: soprattutto non conoscerei la sua misericordia e la gioia di essere perdonato... e forse non saprei farla gustare ai miei fratelli peccatori... se io non avessi conosciuto il peccato non sarei un buon prete!>>
Tutti i preti si considerano peccatori? Penso proprio di no. Ecco perché tanti di loro non sono buoni confessori poiché illusi di essere immuni dal peccato.