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Re: Per rinascere in Quaresima...

Inviato: martedì 24 febbraio 2009, 15:18
da Spinna

La conversione è un termine che implica il cambiamento di alcuni o di tutti gli aspetti che caratterizzano una realtà, in rapporto all’individuo connota il cambiamento del modo di agire, di pensare e nell’orientamento della vita; nella sfera religiosa indica una trasformazione del rapporto dell’uomo con Dio (D. Mongillo, Conversione, 1977).
Nelle lingue bibliche la fenomenologia della conversione è espressa da due serie di vocaboli che si collegano alla radice sub/nhm in ebraico; ai verbi metanoein, epistrefein in greco; a poenitemi-convertere in latino ed a pentirsi, far penitenza, convertirsi in italiano.
Tutti esprimono un movimento di allontanamento “da” e di ritorno”a”, pur avendo ciascuno la sua specificità.
Sub, significa ritorno sui propri passi, un’inversione a “U”: nell’Antico Testamento sta a indicare il ritorno all’alleanza tra Jahvè e il suo popolo. Qui il ritorno non è inteso come un movimento a senso unico, Aubin (Le probleme de la conversion) fa notare che la caratteristica più importante del concetto veterotestamentario di conversione è questo volgersi reciproco l’uno all’altro, il tesavah si vive sul modo relazionale di una conversione-conversazione tra Dio e il suo popolo.
Tutta la storia del popolo d’Israele si snoda come declinazione della sua relazione con Dio, questa relazione passa attraverso momenti di crisi, rotture, ricomposizioni e ritorni; è sempre Dio a prendere l’iniziativa del dialogo ed a favorire il ritorno del popolo d’Israele alla relazione con Lui. La conversione è qui rappresentata come l’atteggiamento personale e comunitario di una storia sacra e nasce da eventi concreti, come ad esempio le grandi calamità, interpretate come punizioni di Jahvè perché l’alleanza viene trascurata, con la conseguenza che per poter risolvere la situazione di crisi era necessario stringere un nuovo patto.
Per questo motivo venivano celebrati riti di penitenza, gesti che avevano lo scopo di tradurre la volontà di ristabilire la relazione con Dio, ma il rito penitenziario non era sufficiente se non era accompagnato da un’inversione ad “U”.
Nella traduzione greca i vocaboli che si collegano alla radice sub/nhme, vengono resi con i termini metanoia e strefo; nel Nuovo Testamento essi stanno ad indicare un movimento fisico, un volgersi, un ritorno esteriore legato al cambiamento interiore.
Dunque mentre nei profeti dell’Antico Testamento l’appello alla conversione si svolge con un ritorno al passato, al punto di partenza, l’appello di conversione di Giovanni Battista indica un ritorno non la passato ma al futuro prossimo venuto, qui l’uomo deve operare una metanoia, un mutamento non solo di opinioni e pensieri, come potrebbe far pensare l'etimologia dell parola, né solo un pentimento rivolto al passato, fondato sul rimpianto delle colpe commesse, ma deve compiere un radicale riorientamento di sé: il discepolo si ritrova così trasformato nel comportamento e nella mentalità.


Re: Per rinascere in Quaresima...

Inviato: martedì 24 febbraio 2009, 23:43
da Mary
Per il periodo quaresimale: Buon cammino

Quaresima: un tempo liturgico molto forte e bello che ci prepara al mistero centrale della nostra fede: la morte e resurrezione di Gesù, nostro Signore. Tre aspetti sono centrali in questo periodo di preparazione: la preghiera, l'elemosina e il digiuno.







La preghiera cristiana non è mai fuga dalla realtà, non è uno spazio di isolamento da un mondo troppo malvagio per affrontarlo; è anzi quella necessaria solitudine per rigenerarsi al cospetto del nostro Signore, nel confronto con la sua Parola, per ricevere la luce che ci aiuta a leggere la nostra realtà con gli occhi di Dio, ed immergersi nuovamente nella complessità del reale con il Suo sguardo, con la Sua passione, con il Suo stile. Dio è il Dio dei poveri, degli emarginati, di coloro che sono oppressi da un sistema di morte che ha eretto a divinità assoluta e tiranna un altro dio, il dio profitto. O il dio del Regno, o il dio dell'impero, o Dio o Mammona, diceva Gesù.

Non basta quindi moltiplicare parole perché la nostra preghiera sia vera preghiera cristiana: la nostra prassi conferma l'adesione del nostro cuore. Ecco quindi l'importanza dell'elemosina! Facciamo però attenzione: l'elemosina che venera il dio-profitto scende dall'altro verso il basso, serve solo a pulirsi la coscienza dopo aver seminato - spesso per non curanza e superficialità - morte; l'elemosina che venera il Dio che si è manifestato in Gesù invece parte dal povero e lo rigenera nel camminarci insieme, dando dignità e costruendo percorsi di giustizia: è amore coinvolto, dove prima di dare cose ci si mette in gioco in prima persona. Gesù spezzava il pane, spezzando se stesso: "questo è il mio corpo!".

Il digiuno non è solo mortificazione, umiliazione da limitarsi a tempi forti o come "strateGemma spirituale" per smaltire i dolci di carnevale. Diceva bene Isaia: "Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo? Non consiste forse nel dividere il pane con l'affamato, nell'introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo, senza distogliere gli occhi da quelli della tua carne?". Il digiuno ci riporta a rivedere il nostro stile di vita, le nostre spese inutili, la quantità dei rifiuti che genera la nostra opulenza, il nostro modo di usare l'acqua, gli automezzi, la plastica, il cellulare,... E' praticare la giustizia con una coscienza planetaria, a partire dalle piccole scelte quotidiane fino a quelle più grandi.

Buon cammino di quaresima, buona VITA!"

Re: Per rinascere in Quaresima...

Inviato: mercoledì 25 febbraio 2009, 5:57
da Nina
Amici miei, il mio augurio è che possiamo tutti quanti entrare in questo "Spirito penitenziale" per poter accogliere i doni che il buon Dio vorrà farci.. Un abbraccio!!
[k-bacio]

Re: Per rinascere in Quaresima...

Inviato: mercoledì 25 febbraio 2009, 9:06
da Mary
l’uomo deve operare una metanoia, un mutamento non solo di opinioni e pensieri, come potrebbe far pensare l'etimologia dell parola, né solo un pentimento rivolto al passato, fondato sul rimpianto delle colpe commesse, ma deve compiere un radicale riorientamento di sé: il discepolo si ritrova così trasformato nel comportamento e nella mentalità.
In questo forte tempo liturgico che la Chiesa ci offre, cerchiamo di operare in noi questo cambiamento radicale, abbiamo bisogno di togliere il fango che ci sporca, di togliere atteggiamenti che impediscono di trasformarci e impediscono il cambiamento verso una nuova vita, la vita in Cristo, modello per tutti noi di santità.
Oggi facciamoci riprendere dalla Parola di Dio, facciamola venire e incarnare nei nostri cuori, facciamoci modellare dallo Spirito Santo, buttiamoci nelle mani del Signore!

Re: Per rinascere in Quaresima...

Inviato: mercoledì 25 febbraio 2009, 10:53
da Ele
La bellezza della Quaresima, tempo che ci prepara a celebrare la Pasqua del Signore, è lo stimolarci all'ascolto della Parola di Dio, ad interrogarci sui successi o insuccessi della nostra vita cristiana, ma soprattutto a ritrovare il senso di Dio nella nostra vita personale. Questo cammino quaresimale non può essere vissuto con disattenzione e tanto meno per abitudine, occorre dare senso al nostro agire, elevare il modo di essere cristiani, rendere visibile, con le opere, la fede che è in noi e che deve essere professata.

Buona Quaresima a Tutti...