Venerdì santo: un dolore pieno di significato


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Venerdì santo: un dolore pieno di significato

Messaggio da Miriam » venerdì 10 aprile 2009, 17:59

Venerdì santo

Nulla, credi, è più dolce per i nostri
occhi di questo giorno senza sole,
con i monti velati di viole
perché la primavera non si mostri.

Venerdì santo! E ieri sera tu
ti rimendavi quest'abito, tutto
grigio, un abito come a mezzo lutto
per la morte del povero Gesù...

Traevi dalla tua cassa di noce
qualche grigio merletto secolare:
così vestita, accoglierà l'altare
la buona amante con le mani in croce...

Prega per me, prega per te, pel nostro amore,
per nostra cristiana tenerezza,
per la casa malata di tristezza,
e per il grigio venerdì che muore:

Venerdì santo, entrato in agonia,
non ha la sua campana che lo pianga...
come un mendico, cui nulla rimanga,
rassegnato si muore sulla via...

Prega, e ricorda nella tua preghiera
tutte le cose che ci lasceranno:
anche il ramo d'olivo che l'altr'anno
ci donò, per la Pasqua, Primavera.

Quante volte l'olivo benedetto
vide noi moribondi nel piacere,
e vide le nostre due anime, in nere
vesti, per noi pregare a capo al letto!

E pregavamo, come se morisse
qualcuno: un poco, sempre, morivamo:
Ma sempre sull'aurora nuova, il ramo
d'olivo i lieti amanti benedisse!

Ora col nuovo tu lo cambierai:
anche devi pregare per gli specchi
velati, per i libri, per i vecchi
abiti che tu più non vestirai...

È sera: un riso labile si perde
sulle tue labbra, mentre t'inginocchi:
io guardo, dietro la veletta, gli occhi...
due perle nere in una rete verde.

Fausto Maria Martini

Vi lascio anche un commento sul venerdì santo che da sempre mi aiuta ad entrare nella profondità di questo triste giorno:

Il venerdì santo, sì è terribile ma .... ancora Lui è vivo ... Soffre terribilmente ma ... è con me! Trova la forza anche per ... farmi un regalo nel velo di Veronica, di "aiutarmi a portare la mia croce nel Cireneo" .... di darmi un motivo di rialzarmi e ripartire quando cado ... di ... regalarmi una Mamma alla fine di dirmi che ... mi perdona anche quando l'ho crocifisso ... in una parola è vivo e ... posso sempre sperare che... alla fine non muoia, nonostante tutto!!!!!!!!
E posso arrivare alla sera anche ad esclamare col Centurione: "Veramente quest'uomo era Figlio di Dio".


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Re: Venerdì santo: un dolore pieno di significato

Messaggio da Miriam » sabato 11 aprile 2009, 5:21

Il sabato santo ...
No: Lui non c'è più ... l'hanno sepolto ... sigillato e ...ci hanno messo le guardie perché ... non scappi!
Ricordi i due sulla strada di Emmaus .... " avevamo sperato ... ma ... ormai è finito tutto... Ha detto che sarebbe risuscitato ma ... chi ci crede? Chi può vincere la morte ? "Speravamo" ma ... ora è buio pesto ... hanno vinto i suoi avversari: ha fatto tutto bene ma .. alla fine hanno vinto loro: ha vinto l'odio, ha vinto la morte, ha vinto il male, ha vinto il maligno .... Tutto sembra spingermi verso il baratro della riununcia, della disperazione, dello scoraggiamento più totale: si ... ma .... i sigilli, le guardie... il macigno che lo chiude sopratutto ... che faccio se Lui non c'è più?
Vedi perché sino a quando .... non "schizza fuori" dal Sepolcro sigillato ... io ho motivo solo di ... disperarmi, di rinunciare, di "non vivere" .... Non capisco più la mia vita, la sofferenza, la Croce, il Calvario - il mio calvario ... non solo il suo - La Croce... la vedo solo "dal lato sbagliato": ... un legno strumento di tortura. Il Calvario resta una montagna maledetta ... luogo del cranio ... per quanti ce n'erano li intorno ... Il suo messaggio si confonde con quello dei filosofi ... sembra si tratti di un Aristotele, Platone o Cesare o Alessandro Magno: tutta gente ... per la quale io certo non sono disposto a "giocarmi la vita".


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