Oggi è Sabato santo 4 Aprile 2015 in Resurrectione Domini

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Oggi è Sabato santo 4 Aprile 2015 in Resurrectione Domini

Messaggio da Venerabile Beda » martedì 17 marzo 2015, 18:04

VEGLIA PASQUALE - MESSA DELLA NOTTE IN RESURRECTIONE DOMINI (ANNO B)
Colore Liturgico: Bianco o Oro
Grado della celebrazione: Prima Solennità


LITURGIA DELLA LUCE
Benedizione del Fuoco
Il turiferario, porterà il turibolo nella mano sinistra. Si spengono le luci della chiesa. In luogo adatto, fuori della chiesa, si prepara un fuoco che divampi. Quando il popolo si è radunato, viene il sacerdote con i ministri, uno dei quali porta il Cero Pasquale. Il sacerdote saluta il popolo e quindi tiene una breve esortazione sulla Veglia Pasquale con queste parole:

Fratelli, in questa santissima notte, nella quale Gesù Cristo nostro Signore passò dalla morte alla vita, la Chiesa, diffusa su tutta la Terra, chiama i suoi figli a vegliare in preghiera. Rivivremo la Pasqua del Signore nell’ascolto della Parola e nella partecipazione ai Sacramenti; Cristo risorto confermerà in noi la speranza di partecipare alla sua vittoria sulla morte e di vivere con lui in Dio Padre.

Preghiamo.

O Padre, che per mezzo del tuo Figlio ci hai comunicato la fiamma viva della tua gloria, benedici + questo fuoco nuovo, fa’ che le feste Pasquali accendano in noi il desiderio del Cielo, e ci guidino, rinnovati nello spirito, alla festa dello splendore eterno. Per Cristo nostro Signore.

Preparazione del Cero.
Il sacerdote incide una croce sul Cero Pasquale; poi incide l’Alfa e l’Omega, prima e ultima lettera dell’alfabeto greco, per indicare che Cristo è il Principio e la Fine di tutte le cose; infine incide le cifre dell’anno per significare che Gesù - Signore del Tempo e della Storia - vive oggi per noi. Nel compiere tali riti il sacerdote dice:

Il Cristo ieri e oggi: Principio e Fine, Alfa e Omega. A Lui appartengono il Tempo e i secoli. A Lui la Gloria e il Potere per tutti i secoli in eterno. Amen. Per mezzo delle Sue sante piaghe gloriose, ci protegga e ci custodisca il Cristo Signore. Amen.


Al fuoco nuovo il sacerdote accende il Cero Pasquale, dicendo:

La Luce del Cristo che risorge glorioso disperda le tenebre del cuore e dello spirito.

Processione
Il diacono o, in sua assenza, il sacerdote prende il Cero Pasquale e, tenendolo elevato, da solo canta: Lumen Christi. Tutti rispondono: Deo grátias. Oppure: Cristo, Luce del mondo. Rendiamo grazie a Dio. Tutti si avviano verso la chiesa: li precede il diacono (o il sacerdote) con il Cero acceso. Il turiferario con il turibolo fumigante incede davanti al diacono (con il turibolo nella mano sinistra). Il canto viene ripetuto sulla soglia della chiesa e davanti all’altare. Poi si accendono le luci nella chiesa, non però le candele dell’altare.


Annuncio Pasquale
Il sacerdote, giunto all’altare, si reca alla sede. Il diacono pone il Cero Pasquale sul candelabro, preparato nel mezzo del presbiterio o presso l’ambone. Il diacono o, in sua assenza, lo stesso sacerdote, dopo aver eventualmente incensato il libro e il Cero, proclama il Preconio Pasquale dall’ambone o dal pulpito: tutti i presenti stanno in piedi e tengono in mano la candela accesa.


Esulti il Coro degli angeli, esulti l’Assemblea celeste: un Inno di gloria saluti il Trionfo del Signore risorto. Gioisca la Terra inondata da così grande splendore: la Luce del Re eterno ha vinto le tenebre del mondo. Gioisca la madre Chiesa, splendente della gloria del suo Signore, e questo Tempio tutto risuoni per le acclamazioni del popolo in festa. [E voi, fratelli carissimi, qui radunati nella solare chiarezza di questa nuova Luce, invocate con me la misericordia di Dio onnipotente. Egli che mi ha chiamato, senza alcun merito, nel numero dei suoi ministri, irradi il Suo mirabile fulgore, perché sia piena e perfetta la lode di questo Cero.]

C.: Il Signore sia con voi.
A.: E con il tuo spirito.
C.: In alto i nostri cuori.
A.: Sono rivolti al Signore.
C.: Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.
A.: È cosa buona e giusta.

È veramente cosa buona e giusta esprimere con il canto l’esultanza dello Spirito, e inneggiare al Dio invisibile, al Padre Onnipotente, e al Suo unico Figlio, Gesù Cristo nostro Signore. Egli ha pagato per noi all’eterno Padre il debito di Adamo, e con il sangue sparso per la nostra salvezza ha cancellato la condanna della colpa antica. Questa è la vera Pasqua, in cui è ucciso il vero Agnello, che con il Suo sangue consacra le case dei fedeli. Questa è la notte in cui hai liberato i figli di Israele, nostri padri, dalla schiavitù dell’Egitto, e li hai fatti passare illesi attraverso il Mar Rosso. Questa è la notte in cui hai vinto le tenebre del peccato con lo splendore della colonna di fuoco. Questa è la notte che salva su tutta la Terra i credenti nel Cristo dall’oscurità del peccato e dalla corruzione del mondo, li consacra all’amore del Padre e li unisce nella comunione dei santi. Questa è la notte in cui Cristo, spezzando i vincoli della morte, risorge vincitore dal sepolcro. Nessun vantaggio per noi essere nati, se Lui non ci avesse redenti! O immensità del Tuo amore per noi! O inestimabile segno di bontà: per riscattare lo schiavo, hai sacrificato il Tuo Figlio! Davvero era necessario il peccato di Adamo, che è stato distrutto con la morte del Cristo. Felice colpa, che meritò di avere un così grande Redentore! O Notte Beata, tu sola hai meritato di conoscere il tempo e l’ora in cui Cristo è risorto. Di questa notte è stato scritto: la notte splenderà come il giorno, e sarà fonte di luce per la mia delizia. L’efficacia santificante di questa notte sconfigge il male, lava le colpe, restituisce l’innocenza ai peccatori, la gioia agli afflitti, dissipa l’odio, piega i potenti, promuove la concordia e la pace. O Notte veramente gloriosa, che ricongiunge la Terra al Cielo e l’uomo al suo Creatore! In questa notte di grazia accogli, Padre Santo, il sacrificio di lode, che la Chiesa Ti offre per mano dei suoi ministri, nella solenne Liturgia del Cero, frutto del lavoro delle api, segno della Tua nuova Luce. (Riconosciamo nella colonna dell'Esodo gli antichi presagi di questo Lume Pasquale che un fuoco ardente ha acceso in onore di Dio. Pur diviso in tante fiammelle non estingue il suo vivo splendore, ma si accresce nel consumarsi della cera che l'ape madre ha prodotto per alimentare questa preziosa Lampada.) Ti preghiamo dunque, Signore, che questo Cero, offerto in Tuo onore per illuminare l’oscurità di questa notte, risplenda di luce che mai si spegne. Salga a Te come profumo soave, si confonda con le stelle del cielo. Lo trovi acceso la Stella del mattino, quella Stella che non conosce tramonto: Cristo, Tuo Figlio, che risorto dai morti fa risplendere sugli uomini la Sua luce serena e vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.



LITURGIA DELLA PAROLA

In questa Veglia, vengono proposte nove letture, cioè sette dall’Antico e due (Epistola e Vangelo) dal Nuovo Testamento. Se circostanze pastorali lo richiedono, il numero delle letture dell’Antico Testamento può essere ridotto; si abbia tuttavia sempre presente che la lettura della Parola di Dio è parte fondamentale della Veglia Pasquale. Si leggano almeno tre letture dell’Antico Testamento; in casi eccezionali, almeno due. Non si ometta mai la terza lettura, la lettura del cap. 14 dell’Esodo. Spente le candele, tutti seggono. Prima di iniziare la lettura della Parola di Dio, il sacerdote si rivolge all’Assemblea con queste parole:


[N.B. Per non appesantire l’argomento, delle 7 letture dell’Antico Testamento, riportiamo solo la terza, quella assolutamente obbligatoria, in cui non si deve dire, “Parola di Dio”, perché forma un unicum con il suo cantico]


Fratelli carissimi, dopo il solenne inizio della Veglia, ascoltiamo ora in devoto raccoglimento la Parola di Dio. Meditiamo come nell’Antica Alleanza Dio salvò il suo popolo e, nella pienezza dei tempi, ha inviato il suo Figlio per la nostra redenzione. Preghiamo perché Dio nostro Padre conduca a compimento quest’opera di salvezza incominciata con la Pasqua.


.......

Terza lettura
Es 14,15- 15,1
Gli Israeliti camminarono sull’asciutto in mezzo al mare.
Dal libro dell’Èsodo

In quei giorni, il Signore disse a Mosé: «Perché gridi verso di me? Ordina agli Israeliti di riprendere il cammino. Tu intanto alza il bastone, stendi la mano sul mare e dividilo, perché gli Israeliti entrino nel mare all’asciutto. Ecco, io rendo ostinato il cuore degli Egiziani, così che entrino dietro di loro e io dimostri la mia gloria sul faraone e tutto il suo esercito, sui suoi carri e sui suoi cavalieri. Gli Egiziani sapranno che io sono il Signore, quando dimostrerò la mia gloria contro il faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri». L’angelo di Dio, che precedeva l’accampamento d’Israele, cambiò posto e passò indietro. Anche la colonna di nube si mosse e dal davanti passò dietro. Andò a porsi tra l’accampamento degli Egiziani e quello d’Israele. La nube era tenebrosa per gli uni, mentre per gli altri illuminava la notte; così gli uni non poterono avvicinarsi agli altri durante tutta la notte. Allora Mosé stese la mano sul mare. E il Signore durante tutta la notte risospinse il mare con un forte vento d’oriente, rendendolo asciutto; le acque si divisero. Gli Israeliti entrarono nel mare sull’asciutto, mentre le acque erano per loro un muro a destra e a sinistra. Gli Egiziani li inseguirono, e tutti i cavalli del faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri entrarono dietro di loro in mezzo al mare. Ma alla veglia del mattino il Signore, dalla colonna di fuoco e di nube, gettò uno sguardo sul campo degli Egiziani e lo mise in rotta. Frenò le ruote dei loro carri, così che a stento riuscivano a spingerle. Allora gli Egiziani dissero: «Fuggiamo di fronte a Israele, perché il Signore combatte per loro contro gli Egiziani!». Il Signore disse a Mosé: «Stendi la mano sul mare: le acque si riversino sugli Egiziani, sui loro carri e i loro cavalieri». Mosé stese la mano sul mare e il mare, sul far del mattino, tornò al suo livello consueto, mentre gli Egiziani, fuggendo, gli si dirigevano contro. Il Signore li travolse così in mezzo al mare. Le acque ritornarono e sommersero i carri e i cavalieri di tutto l’esercito del faraone, che erano entrati nel mare dietro a Israele: non ne scampo' neppure uno. Invece gli Israeliti avevano camminato sull’asciutto in mezzo al mare, mentre le acque erano per loro un muro a destra e a sinistra. In quel giorno il Signore salvò Israele dalla mano degli Egiziani, e Israele vide gli Egiziani morti sulla riva del mare; Israele vide la mano potente con la quale il Signore aveva agito contro l’Egitto, e il popolo temette il Signore e credette in lui e in Mosé suo servo. Allora Mosé e gli Israeliti cantarono questo canto al Signore e dissero:


Salmo responsoriale
Es 15,1-7a.17-18
Cantiamo al Signore: stupenda è la sua vittoria!

«Voglio cantare al Signore
perché ha mirabilmente trionfato:
cavallo e cavaliere ha gettato nel mare.
Mia forza e mio canto è il Signore,
egli è stato la mia salvezza.
È il mio Dio: lo voglio lodare,
il Dio di mio padre: lo voglio esaltare!

Il Signore è un guerriero,
Signore è il suo nome.
I carri del faraone e il suo esercito
li ha scagliati nel mare;
i suoi combattenti scelti
furono sommersi nel Mar Rosso.

Gli abissi li ricoprirono,
sprofondarono come pietra.
La tua destra, Signore,
è gloriosa per la potenza,
la tua destra, Signore,
annienta il nemico.

Tu lo fai entrare e lo pianti
sul monte della tua eredità,
luogo che per tua dimora,
Signore, hai preparato,
santuario che le tue mani,
Signore, hanno fondato.
Il Signore regni in eterno e per sempre!».


Orazione
O Dio, anche ai nostri tempi vediamo risplendere i tuoi antichi prodigi:ciò che facesti con la tua mano potente per liberare un solo popolo dall’oppressione del faraone, ora lo compi attraverso l’acqua del Battesimo per la salvezza di tutti i popoli; concedi che l’umanità intera sia accolta tra i figli di Abramo e partecipi alla dignità del popolo eletto. Per Cristo nostro Signore.



..........



Un ministrante, si reca al Cero Pasquale con una candela in mano. Accende la candela al Cero Pasquale, e con essa accende le candele dell’altare.
Il sacerdote intona l’inno Gloria a Dio, che viene cantato da tutti. Si suonano le campane, esterne ed interne, secondo gli usi locali. Il turiferario, da ora in poi, terrà il turibolo nella mano destra.



Colletta
O Dio, che illumini questa santissima Notte con la gloria della risurrezione del Signore, ravviva nella tua famiglia lo spirito di adozione, perché tutti i tuoi figli, rinnovati nel corpo e nell’anima, siano sempre fedeli al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.


Epistola
Rm 6,3-11
Cristo risorto dai morti non muore più.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? Per mezzo del battesimo dunque siamo stati sepolti insieme a lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova. Se infatti siamo stati intimamente uniti a lui a somiglianza della sua morte, lo saremo anche a somiglianza della sua risurrezione. Lo sappiamo: l’uomo vecchio che è in noi è stato crocifisso con lui, affinché fosse reso inefficace questo corpo di peccato, e noi non fossimo più schiavi del peccato. Infatti chi è morto, è liberato dal peccato. Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, sapendo che Cristo, risorto dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui. Infatti egli morì, e morì per il peccato una volta per tutte; ora invece vive, e vive per Dio. Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù.

Parola di Dio


Salmo responsoriale
Sal 117
Alleluia, alleluia, alleluia.

Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre».

La destra del Signore si è innalzata,
la destra del Signore ha fatto prodezze.
Non morirò, ma resterò in vita
e annuncerò le opere del Signore.

La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.



Vangelo
Mc 16, 1-7
Gesù Nazareno, il crocifisso, è risorto.
+ Dal Vangelo secondo Marco

Passato il Sabato, Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e Salòme comprarono oli aromatici per andare a ungerlo. Di buon mattino, il primo giorno della settimana, vennero al sepolcro al levare del sole. Dicevano tra loro: «Chi ci farà rotolare via la pietra dall'ingresso del sepolcro?». Alzando lo sguardo, osservarono che la pietra era già stata fatta rotolare, benché fosse molto grande. Entrate nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano posto. Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: "Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto"».

Parola del Signore.

Durante la preghiera eucaristica, si dicano i Communicantes propri della Notte di Pasqua. Se vi sono battesimi, si abbia cura di segnare i nomi dei battezzati, per indicarli durante la preghiera eucaristica.



CANTI CONSIGLIATI:
Ingresso: Nessuno.

Liturgia della Luce:
Lumen Christi in latino o in Italiano, modulo gregoriano.

Exultet o Preconio Pasquale o Annuncio di Pasqua:
Annuncio Pasquale (Giuseppe Di Fatta)
oppure
Annuncio di Pasqua (Galliano-Parisi)
oppure
Esulti il coro degli angeli (Frisina)

Salmo della TERZA LETTURA:
si consiglia vivamente di cantarlo o di sostituirlo con:
- Mia forza e mio canto (Pierangelo Comi)
oppure
- Mia forza e mio canto (RnS)
oppure
- Il canto del mare (Frisina) [se presente un coro e un salmista all'altezza]

Gloria: Gen Verde, È bello lodarti (o Giombini o altro Gloria)

Alleluia
[A rigore, la Notte di Pasqua, non prevede Alleluia (Canto al Vangelo).
Si presume che venga cantato l'Alleluia quale ritornello del salmo; in molti posti, in deroga a questa regola, si segue uno schema domenicale, per cui dopo il salmo si canta l'Alleluia. In entrambi i casi...]:

- Resurrezione (Piera Cori) o altro Alleluia Pasquale. Si consiglia di cantare l'Alleluia anche dopo il Vangelo, per tutto il tempo di Pasqua, in luogo del "Lode a Te o Cristo".

Litanie dei santi: Modulo Gregoriano.

Benedizione dell'acqua:
- Ecco l'acqua che sgorga dal Tempio (Daniele Sabaino)
oppure
- Ecco l'acqua (Galliano-Parisi)
oppure
- Attingiamo con gioia (Galliano-Parisi)
oppure
- Ecco l'acqua che dona la vita (Berlese, Elponti, Frisina, Liberto, Miserachs, Parisi)

Offertorio: Resurrezione (Piera Cori)
oppure:
Con l'offerta di Gesù (Buttazzo-Dargenio)

Santo: Santo (Gen Verde, È bello lodarti)

Anamnesi: (Gen Verde, È bello lodarti)

Amen della Dossologia (Gen Verde, E' bello lodarti)

Padre Nostro: (Gen Verde, Gen Rosso e Sequeri, Messa della Concordia o altri autori)

Embolismo: Sul modulo del "Christus Vincit" o altro modulo

Pace: (Qualsiasi canto di pace festoso)

Agnello di Dio: Messa della Concordia (Gen Verde, Gen Rosso e Sequeri) o altri autori

Comunione:
- Alla vittima Pasquale (Buttazzo -Dargenio)
- La mia Pasqua è il Signore (Galliano-Farruggio)
- Gesù Pasqua dell'umanità (Giosy Cento)
- Cristo è risorto veramente (RnS)
- Questa è la Pasqua (Pierangelo Comi)
- Vince sempre Lui (Giombini)
- Cristo è risorto alleluia (Giosy Cento)

Finale:
Resurrezione (Gen Rosso)
oppure
Corriamo per portare Cristo (Giosy Cento)


Il Venerabile Beda

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Noi, siamo sfacciatamente di parte e ce ne vantiamo!

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Angolo di cielo, link ufficiale: https://angolodicielo.altervista.org

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