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Pensiero sulla Liturgia del giorno Novembre 2017

Inviato: martedì 21 novembre 2017, 17:32
da Lady Joan Marie
Gesù entra nella città di Gèrico, quand'ecco che un uomo di nome Zacchèo un ricco capo dei pubblicani cercava di vederlo, ma siccome era piccolo di statura si arrampicò su un sicomòro perchè Gesù doveva passare di là, e giunto vicino vicino al pubblicano Gesù alzò lo sguardo e gli disse di scendere perchè doveva fermarsi a casa sua. Zaccheo lo accolse pieno di gioia, e Gesù incurante della gente che diceva che era entrato in casa di un peccatore, ad un certo punto Zaccheo disse a Gesù che lui darà la metà dei suoi beni ai poveri, e se ha rubato a qualcuno restituirà quattro volte quello che ha preso. Gesù gli rispose che oggi nella sua casa è venuta la salvezza perchè anche Zaccheo è figlio di Abramo, e che il Figlio dell'uomo è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto. Zaccheo sa di essere un peccatore e l'incontro con Gesù è sempre scatenante sia per questo capo dei pubblicani che per qualsiasi peccatore: cambia la vita in meglio e diventa migliore sia agli occhi di Gesù che a quelli della gente.
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Pensiero sulla Liturgia del giorno Novembre 2017

Inviato: mercoledì 22 novembre 2017, 14:00
da Lady Joan Marie
Gesù mentre va a Gerusalemme racconta una parabola ai suoi che pensavano che il Regno di Dio dovesse apparire da un momento all'altro. Un uomo di nobile famiglia partì per un paese lontano per ricevere il titolo di re per poi ritornare. Chiamò dieci servi e consegnò loro dieci monete d'oro dicendo di farle fruttare fino al suo ritorno. I cittadini su cui voleva regnare gli mandarono una delegazione dicendo che non volevano che egli regnasse su di loro, e quest'uomo dopo aver ricevuto il titolo di re fece chiamare i suoi servi per sapere quanto avevano guadagnato. Un servo disse che la sua moneta ne aveva fruttate dieci e il re si complimentò con lui e disse che visto che era stato fedele nel poco avrà il potere su dieci città. Si presentò al re un altro che ne aveva guadagnate cinque, e il re disse che avrà potere su cinque città, infine si presentò uno che aveva avuto paura di lui e aveva nascosto il suo denaro in un fazzoletto e glielo restituì e il re disse dalle sue stesse parole lo giudica come un servo malvagio, perchè visto che sapeva che era un uomo severo doveva depositare il suo denaro in banca e al ritorno lo riscuoteva con gli interessi. Gli tolse il suo denaro e lo diede a quello che ne aveva avute dieci e in quanto ai suoi nemici, tutti coloro che non lo volevano come re ordinò di condurli in sua presenza e di ucciderli. Dette queste parole Gesù camminava davantia tutti salendo verso Gerusalemme. Gesù si paragona a quel re: anche Lui quando entrerà a Gerusalemme sarà rifiutato, ma nel giorno del Giudizio tutti coloro che non l'hanno voluto riconoscere subiranno il castigo divino e sarà fatta giustizia ai suoi occhi e a quelli di Dio.
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Pensiero sulla Liturgia del giorno Novembre 2017

Inviato: giovedì 23 novembre 2017, 14:16
da Lady Joan Marie
Quando Gesù fu vicino a Gerusalemme pianse sulla città dicendo che se avesse compreso Colui che porta alla pace, cioè Gesù ora non sarebbe condannata, ed ora è nascosto ai loro occhi. Verranno giorni in cui i nemici assedieranno la città e la distruggeranno insieme ai suoi figli dentro di essa e non lasceranno pietra su pietra, perchè non ha riconosciuto il tempo in cui è stata visitata dal Messia promesso dai profeti e anzi, lo crocifiggeranno, e per questo motivo subirà una tremenda condanna. Nonostante Gesù sarà crocifisso nella città di Gerusalemme, Lui piange su di essa, perchè a causa del fatto che non ha riconosciuto in Lui il Figlio di Dio, molti innocenti moriranno e con loro tutti coloro che non hanno avuto fede in Lui.
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Pensiero sulla Liturgia del giorno Novembre 2017

Inviato: venerdì 24 novembre 2017, 10:51
da Lady Joan Marie
Gesù entrato nel tempio si mise a scacciare quelli che vendevano dicendo loro che sta scritto che la sua casa sarà una casa di preghiera e loro invece ne hanno fatto un covo di ladri. Gesù ogni giorno insegnava nel tempio, mentre i capi dei sacerdoti e gli scribi meditavano di ucciderlo ma non sapevano come fare perchè il popolo pendeva dalle sue labbra nell'ascoltarlo. Gesù insegna e ciò provoca l'odio di chi si crede giusto agli occhi del popolo che invece ascolta Gesù perchè essi capiscono che Lui è il vero Maestro che parla al cuore della gente.
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Pensiero sulla Liturgia del giorno Novembre 2017

Inviato: sabato 25 novembre 2017, 8:58
da Lady Joan Marie
Gesù viene avvicinato dai sadducèi i quali non credono alla resurrezione e pongono a Gesù il quesito della donna che ha avuto come mariti sette fratelli i quali sono morti senza lasciare discendenza alla donna e poi morì anch'essa. Infine chiedono a Gesù nel giorno della resurrezione la donna di chi sarà moglie visto che tutti e sette i fratelli l'hanno avuta per moglie? E Gesù risponde che i figli di questo mondo si sposano, ma coloro che sono ritenuti degni della resurrezione dai morti non prendono nè moglie e nemmeno marito, perchè saranno come gli angeli del Cielo e poichè sono figli della resurrezione sono anche figli di Dio. Che poi i morti risorgano Dio lo ha detto anche a Mosè dal roveto ardente dicendo che Lui è il Dio dei suoi padri: Abramo, Isacco e Giacobbe. Dio non è dei morti ma dei viventi perchè tutti vivono per Lui. E gli scribi dissero a Gesù che aveva parlato bene.
Il Dio che veneriamo non è dei morti ma dei vivi e anche se in questo mese ricordiamo i nostri cari defunti, sappiamo che noi li rivedremo un giorno, perchè il corpo muore ma l'anima è immortale e se crediamo veramente in Dio saremo degni della Resurrezione, la nostra vera mèta.
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