Oggi è Giovedì santo 17 Aprile 2014 in Coena Domini

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Oggi è Giovedì santo 17 Aprile 2014 in Coena Domini

Messaggio da Venerabile Beda » domenica 30 marzo 2014, 15:57

N.B.
Nella Messa del giorno, nelle basiliche cattedrali, ha luogo la Messa del Crisma.
Pur nella diversità delle realtà diocesane, generalmente, per i riferimenti tematici, si suole cantare “Lo Spirito del Signore è su di me” (Pierangelo Comi).

GIOVEDÌ SANTO (MESSA IN COENA DOMINI) – [Anno A]
Colore Liturgico: Bianco


Si dice il Gloria. Durante il canto dell’Inno, si suonano le campane a festa. Terminato il canto, non si suoneranno più fino alla Veglia Pasquale.


Prima Lettura Es 12,1-8.11-14
Prescrizioni per la cena Pasquale.
Dal libro dell'Èsodo

In quei giorni, il Signore disse a Mosé e ad Aronne in terra d'Egitto:
«Questo mese sarà per voi l'inizio dei mesi, sarà per voi il primo mese dell'anno. Parlate a tutta la comunità d'Israele e dite: "Il dieci di questo mese ciascuno si procuri un agnello per famiglia, un agnello per casa. Se la famiglia fosse troppo piccola per un agnello, si unirà al vicino, il più prossimo alla sua casa, secondo il numero delle persone; calcolerete come dovrà essere l'agnello secondo quanto ciascuno può mangiarne.
Il vostro agnello sia senza difetto, maschio, nato nell'anno; potrete sceglierlo tra le pecore o tra le capre e lo conserverete fino al quattordici di questo mese: allora tutta l'assemblea della comunità d'Israele lo immolerà al tramonto. Preso un po' del suo sangue, lo porranno sui due stipiti e sull'architrave delle case nelle quali lo mangeranno. In quella notte ne mangeranno la carne arrostita al fuoco; la mangeranno con àzzimi e con erbe amare. Ecco in qual modo lo mangerete: con i fianchi cinti, i sandali ai piedi, il bastone in mano; lo mangerete in fretta. È la Pasqua del Signore!
In quella notte io passerò per la terra d'Egitto e colpirò ogni primogenito nella terra d'Egitto, uomo o animale; così farò giustizia di tutti gli dèi dell'Egitto. Io sono il Signore! Il sangue sulle case dove vi troverete servirà da segno in vostro favore: io vedrò il sangue e passerò oltre; non vi sarà tra voi flagello di sterminio quando io colpirò la terra d'Egitto. Questo giorno sarà per voi un memoriale; lo celebrerete come festa del Signore: di generazione in generazione lo celebrerete come un rito perenne"».


Salmo Sal 115

Il tuo calice, Signore, è dono di salvezza.

Che cosa renderò al Signore,
per tutti i benefici che mi ha fatto?
Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore.

Agli occhi del Signore è preziosa
la morte dei suoi fedeli.
Io sono tuo servo, figlio della tua schiava:
tu hai spezzato le mie catene.

A te offrirò un sacrificio di ringraziamento
e invocherò il nome del Signore.
Adempirò i miei voti al Signore
davanti a tutto il suo popolo.


Seconda Lettura 1Cor 11,23-26
Ogni volta che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me».
Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la Nuova Alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me».
Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga."


Acclamazione al Vangelo
Gloria e lode e onore a te, Cristo Signore!
Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore:
come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Gloria e lode e onore a te, Cristo Signore!

Vangelo Gv 13,1-15
Li amò sino alla fine.
Dal Vangelo secondo Giovanni

Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.
Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugamano di cui si era cinto.
Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!». Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri».
Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi».



Lavanda dei piedi

Dove motivi pastorali lo consigliano, dopo l’omelia ha luogo la lavanda dei piedi. I prescelti per il rito - uomini o ragazzi - vengono accompagnati dai ministri agli scanni preparati per loro in un luogo adatto. Il sacerdote (deposta, se è necessario, la casula) si porta davanti a ciascuno di essi e, con l’aiuto dei ministri, versa dell’acqua sui piedi e li asciuga. Durante il rito, si cantano alcune antifone, scelte tra quelle proposte dalla Liturgia, o altri canti adatti alla circostanza.


Sùbito dopo la lavanda dei piedi - quando questa ha luogo - oppure dopo l’omelia, si dice la preghiera universale.
In questa Messa si omette il Credo.


Liturgia Eucaristica

All’inizio della Liturgia eucaristica, si può disporre la processione dei fedeli che portano doni per i poveri.
Mentre si svolge la processione, si esegue il canto seguente o un altro canto adatto.
Durante la preghiera eucaristica, si dicano i Communicantes propri del giovedì santo.



Dov’è carità e amore, qui c’è Dio.

Ci ha riuniti tutti insieme Cristo, amore.
Rallegriamoci, esultiamo nel Signore!
Temiamo e amiamo il Dio vivente,
e amiamoci tra noi con cuore sincero.

Noi formiamo, qui riuniti, un solo corpo:
evitiamo di dividerci tra noi,
via le lotte maligne, via le liti
e regni in mezzo a noi Cristo Dio.

Fa’ che un giorno contempliamo il tuo volto
nella gloria dei beati, Cristo Dio.
E sarà gioia immensa, gioia vera:
durerà per tutti i secoli senza fine.



Terminata la distribuzione della comunione, si lascia sull'altare la pisside con le particole per la comunione del giorno seguente; la Messa si conclude con l'orazione dopo la comunione.



Reposizione del SS. Sacramento
Dopo l'orazione, il sacerdote, in piedi, dinanzi all'altare, pone l'incenso nel turibolo, si inginocchia e incensa per tre volte il Santissimo Sacramento; quindi, indossato il velo omerale, prende la pisside e la ricopre con il velo.
Si forma la processione che, attraverso la chiesa, accompagna il Santissimo Sacramento nell’Altare della reposizione, preparato in una cappella convenientemente ornata. Apre la processione il crocifero; si portano le candele accese e l'incenso. Intanto si canta l'inno Pange lingua (eccetto le due ultime strofe) o un altro canto eucaristico.
Giunta la processione all'Altare della reposizione, il sacerdote depone la pisside; quindi pone l'incenso nel turibolo e, in ginocchio, incensa il Santissimo Sacramento, mentre si canta il Tantum ergo sacramentum o altro canto adatto; chiude poi il tabernacolo o la custodia della reposizione.
Dopo alcuni istanti di adorazione in silenzio, il sacerdote e i ministri si alzano, genuflettono e ritornano in sacrestia.
Segue la spogliazione dell'altare; se è possibile, si rimuovono le croci dalla chiesa; quelle che rimangono in chiesa, è bene velarle.
Si esortino i fedeli, tenute presenti le circostanze e le diverse situazioni locali, a dedicare un po' di tempo nella notte all'adorazione davanti al Santissimo Sacramento nel tabernacolo. Se l'adorazione si protrae oltre la mezzanotte, si faccia senza alcuna solennità.








CANTI CONSIGLIATI:

Ingresso: Venite alla Festa (Gen Rosso)
oppure: Amo (RnS)
oppure:
Io sono la Vita (Giosy Cento, Morte e Vita a duello) o altro canto che abbia carattere festoso e gioioso.

GLORIA: Gen Verde, È bello lodarti (o Giombini o altro Gloria)

Canto al Vangelo: Lode a Te o Cristo (Gen Verde, È bello lodarti)

La Liturgia consiglia di cantare "Dov'è Carità e Amore" o altro canto adatto, all'Offertorio. Ma è possibile eseguirlo durante la Lavanda.

Lavanda dei piedi:
- "Dov'è Carità e Amore" (Meloni-Zanettin)
oppure:
- "Questo è il mio comandamento" (Frisina)
oppure:
- "Quello che ho fatto io fatelo anche voi" (Pierangelo Comi)

Offertorio: Servo per amore (Gen Rosso)

Santo: Gen Verde, E' bello lodarti

Anamnesi: Gen Verde, E' bello lodarti

Amen della Dossologia: Gen Verde, E' bello lodarti

Agnello di Dio: Agnello di Dio (Gen Verde, Gen Rosso e Sequeri, Messa della Concordia)

Comunione:
- Pane di Vita (RnS)
- Spezziamo il pane (RnS)
- Il Tuo corpo il Tuo sangue (RnS)
- Un desiderio di Pasqua (Giosy Cento)
- L'ultima Cena (RCCCGR)

Finale: Non si ha canto finale


Processione della Reposizione:
La Liturgia consiglia vivamente il "Pange lingua" (eccetto le due ultime strofe) o un altro canto eucaristico es.: Pane di Vita nuova (Frisina)







CANTI PER L'ADORAZIONE SERALE-NOTTURNA:

[Si tenga presente che non si tratta di Liturgia, ma di Paraliturgia, eventualmente solenne]

- Vieni Spirito d'Amore [Vieni Spirito di Cristo] (Amadei-Arguello) o altro canto di invocazione allo Spirito.
- Scende ormai la notte (Giosy Cento, Non uccidetelo, è innocente!)
- È giunta l'ora (Scaglianti)
- Padre del Cielo (Giosy Cento, Non uccidetelo, è innocente!)
- Stai lì (Gen Verde)
- In questa notte (Giosy Cento, Non uccidetelo, è innocente!)
- Abbà Padre (RnS)
- Faccia a faccia (Giosy Cento, Morte e Vita a duello)
- Non uccidetelo, è innocente! (Giosy Cento)
- Di Te vorrei (Sequeri)
- L'ultima Cena (RCCCGR)
- Madre io vorrei (Sequeri)
- Te al centro del mio cuore (Gen Verde)
- Padre nostro (ORO)
- Solo (Daniele Ricci, Il Risorto. Oltre il dolore e la croce)

[Se si ha il tempo di prepararle adeguatamente, e se presente un coro all'altezza:]
- L'impronta (Giosy Cento, La piccola traccia)
- Mors et Vita (Giosy Cento, Morte e Vita a duello)
- Non è giusto (Giosy Cento, Morte e Vita a duello)


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Messaggio da Venerabile Beda » lunedì 14 aprile 2014, 10:41



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