Il santo del giorno

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Re: Il santo del giorno

Messaggio da Spinna » martedì 11 agosto 2009, 5:59


Santa Chiara, Vergine



Assisi, 1193/1194 - Assisi, 11 agosto 1253

Di nobile e ricca famiglia, conquistata dall'esempio di san Francesco, lo raggiunse alla Porziuncola. Fondò l'Ordine femminile delle "povere recluse di San Damiano" (chiamate in seguito Clarisse) di cui fu un nominata badessa e di cui Francesco dettò una prima Regola. Chiara scrisse poi la Regola definitiva chiedendo ed ottenendo da Gregorio IX il "privilegio della povertà". Per aver contemplato, in una Notte di Natale, sulle pareti della sua cella il presepe e i riti delle funzioni solenni che si svolgevano a Santa Maria degli Angeli, é stata scelta quale protettrice della televisione. Erede dello spirito francescano, si preoccupo' di diffonderlo, distinguendosi per il culto verso il SS. Sacramento che salvò il loro convento dai Saraceni.






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Re: Il santo del giorno

Messaggio da Spinna » venerdì 14 agosto 2009, 9:35


Sant' Alfredo (o Altfrido)



Agli inizi del secolo nono, a Colonia, città della Germania occidentale, nacque da illustre e ricca famiglia, un fanciullo che nel battesimo conferitogli appena venuto al mondo, ricevette il nome di Alfredo.
Giovanissimo sentì la chiamata allo stato ecclesiastico e liberamente e gioiosamente vi rispose facendosi monaco benedettino.
Attese alla sua formazione sacerdotale nell'abbazia di Fulda; diventato sacerdote esercitò il suo ministero a Corvey, presso Minden in Vestfalia, edificando con la predicazione e con l'esempio di una vita santamente vissuta, attaccando fortemente i vizi di cui era inquinata la società dei suoi tempi.

Fatto Vescovo, nell'anno 850 fu mandato a reggere la Diocesi di Hildesheim nella Sassonia.
Fu cura del nuovo vescovo creare chiese e conventi per dare alle anime opportunità di incontri con Dio in sedi degne della sua grandezza. La prima chiesa e il primo convento li fece costruire già nel secondo anno del suo episcopato, ad Essen, con mezzi propri in un campo di sua proprietà: è una bella basilica con annesso convento di Benedettine. Ad Hildesheim fece erigere il maestoso Duomo a tre navate, dedicandolo all'Assunta. Accanto al Duomo fece costruire un Convento che ospitava i sacerdoti addetti al servizio religioso del Duomo; questi vivevano in comune secondo la stretta regola di S. Benedetto.
All'attività di costruttore di chiese e conventi accoppiò zelantemente quella di forgiatore di anime sacerdotali apostoliche e di Direttore spirituale del suo popolo

La storia civile aggiunge alle benemerenze di Alfredo un'altra testimonianza: lo ricorda come paciere, uomo di fiducia di Ludovico il Germanico che gli affidò delicati incarichi politici ed Alfredo, vero operaio evangelico, non conobbe riposo: nella lotta tra i membri della dinastia dei Carolingi con costante premura interpose i suoi buoni uffici perché si mantenesse la pace e ci riuscì, pur essendo l'impresa assai ardua.
Morì ricco di meriti, al suo corpo fu data degna sepoltura ad Essen nella chiesa che egli stesso aveva fatto costruire. La venerazione dei fedeli è andata crescendo sempre più. Il Signore lo ha glorificato nel suo cielo e lo ha glorificato in terra facendolo conoscere come potente intercessore capace di strappare dal cuore del Padre celeste le grazie che più ci bisognano



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Re: Il santo del giorno

Messaggio da Lella » venerdì 28 agosto 2009, 17:59


S. Agostino

Sant'Agostino nasce in Africa a Tagaste, nella Numidia, il 13 novembre 354 da una famiglia di piccoli proprietari terrieri.
Dalla madre riceve un'educazione cristiana, ma dopo aver letto l'Ortensio di Cicerone
abbraccia la filosofia aderendo al manicheismo.
Risale al 387 il viaggio a Milano, città in cui conosce Sant'Ambrogio dal quale riceve il battesimo.
Ritorna in Africa con il desiderio di creare una comunità di monaci;
dopo la morte della madre si reca ad Ippona, dove viene ordinato sacerdote e vescovo.
Mentre Ippona è assediata dai Vandali, nel 429 il santo si ammala gravemente.
Muore il 28 agosto del 430 all'età di 76 anni.
Le sue opere teologiche, mistiche, filosofiche e polemiche - quest'ultime riflettono l'intensa lotta
che S. Agostino intraprende contro le eresie, a cui dedica parte della sua vita - sono tutt'ora studiate.
S. Agostino, per il suo pensiero, racchiuso in testi come "Confessioni" o "Città di Dio", ha meritato
il titolo di Dottore della Chiesa.


Amare significa comunicare con l'altro... e scoprire in lui una parte di noi e una particella di Dio

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Re: Il santo del giorno

Messaggio da Kic » sabato 29 agosto 2009, 1:34

bellissimo !!!! S.Agostino è anche il Patrono di Senigallia (AN).....c'è una grandissima festa...Grazie Lella per avercelo ricordato....è un gran santo......


Non a noi Signore, non a noi,
ma al tuo nome dà gloria,
per la tua fedeltà, per la tua grazia.
(Sal.113, B 1)



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Re: Il santo del giorno

Messaggio da Angelodolce » sabato 29 agosto 2009, 13:19

Oggi a L'Aquila si apre la Porta Santa e l'anno giubilare. L'Indulgenza fino al 29 Agosto 2010 nelle diocesi di Abruzzo e Molise
Il 28 e il 29 agosto di ogni anno a L’Aquila si rinnova il rito solenne della Perdonanza, l’Indulgenza Plenaria perpetua che Celestino V, la sera stessa della sua incoronazione a pontefice, concesse a tutti i fedeli di Cristo.

Prima di salire al soglio pontificio, Pietro Angeleri, questo era il suo nome secolare, aveva trascorso molti anni di vita eremitica, in special modo in una grotta sul monte Morrone, sopra Sulmona, ricevendo dai suoi devoti l’appellativo di Pietro del Morrone.

Il 5 luglio 1294 fu designato dal conclave riunito a Perugia come successore di papa Niccolò IV, la cui morte (1292) aveva lasciato la sede vacante per più di due anni. Dall’eremo di Sant’Onofrio al Morrone nel quale si era ritirato, Pietro, a dorso di un asino e avendo come palafrenieri re Carlo II d’Angiò e suo figlio Carlo Martello, mosse alla volta di L’Aquila.

Il 29 agosto 1294 nella basilica di Santa Maria di Collemaggio, costruita per sua stessa volontà e consacrata nel 1288, fu eletto papa. Alla cerimonia solenne parteciparono oltre ai due re, cardinali e nobili, ma soprattutto un immenso popolo, composto, secondo le fonti, da più di duecentomila persone, che ricevettero dal nuovo pontefice un dono di portata straordinaria.

Quanti confessati e sinceramente pentiti, dai vespri del 28 agosto fino ai vespri del giorno 29, festa di san Giovanni Battista, avessero visitato devotamente la basilica di Collemaggio, avrebbero ricevuto contemporaneamente la remissione dei peccati e l’assoluzione dalla pena.
Fino ad allora, l’indulgenza plenaria era stata concessa solo a favore dei crociati in partenza per la Terra Santa e ai pellegrini che si recavano alla Porziuncola di Assisi. Appannaggio per lo più dei ricchi, che in cambio di sostanziose elemosine avrebbero ottenuto almeno la remissione parziale dei peccati, a L’Aquila il Perdono sarebbe stato rinnovato annualmente e concesso anche a poveri e diseredati.
L’indulgenza celestiniana apparve da subito nella sua valenza spirituale ma anche nel suo significato politico, in quanto occasione per accrescere il potere economico e civile della giovane città. Lo straordinario evento giovò a L’Aquila enormemente: «diffuse molto lontano la sua fama e grande impulso ne ebbero lo sviluppo edilizio, il popolamento da parte delle genti del contado e i traffici che si cominciavano ad allacciare» (A. Clementi, E. Piroddi).
Il 29 settembre, la cancelleria papale formalizzò la concessione di Celestino V con l’emanazione di una bolla affidata all’autorità civile della città, che ne garantì la conservazione, avocando a sé anche il diritto sulla cerimonia del Perdono, alla quale le autorità religiose erano invitate solo a partecipare.
La prima celebrazione solenne ebbe luogo nel 1295, contro la volontà di Bonifacio VIII, pontefice in carica, che tentò di annullare l’indulgenza celestiniana con una bolla emanata il 18 agosto 1295, cioè a soli dieci giorni di distanza dalla prima occasione che i pellegrini avevano per poterla lucrare. I fedeli, i monaci di Collemaggio e l’autorità civile non si curarono del provvedimento del nuovo papa e, rifiutandosi di consegnargli la Bolla, così come era stato loro ordinato, si adoperarono da subito perché la cerimonia avesse il risalto che le si confaceva. Un corteo solenne, al quale per disposizione statutaria dovevano prendere parte ogni anno il vescovo e il clero, vestiti con paramenti convenienti, con croci e vessilli, accompagnò la Bolla alla basilica di Collemaggio, affinché fosse letta e mostrata ai fedeli.

La cerimonia del Perdono, solo con termine moderno chiamata Perdonanza, si arricchì particolarmente dopo il 1327, quando le spoglie di papa Celestino furono “traslate” da Ferentino (Frosinone), dove erano conservate, a Collemaggio e le sue reliquie mostrate al popolo. Fu nel XV secolo, invece, che invalse l’uso di entrare in Collemaggio attraverso la Porta Santa posta sul fianco sinistro dell’edificio sacro, secondo quanto avveniva nelle basiliche patriarcali romane in occasione del giubileo, indetto per la prima volta nel 1300 da papa Bonifacio VIII.
Il testo originale della Bolla
«Celestino Vescovo servo dei servi di Dio, a tutti i fedeli di Cristo che prenderanno visione di questa lettera, salute e apostolica benedizione. Tra le feste solenni che ricordano i santi è da annoverare tra le più importanti quella di San Giovanni Battista in quanto questi, pur provenendo dal grembo di una madre sterile per vecchiezza, tuttavia fu ricolmo di virtù e fonte abbondante di sacri doni, fu voce degli Apostoli, avendo concluso il ciclo dei profeti, ed annunziò la presenza di Cristo in terra mediante l’annuncio del Verbo e miracolose indicazioni, annunziò quel Cristo che fu luce nella nebbia del mondo e delle tenebre dell’ignoranza che avvolgevano la terra, per cui per il Battista seguì il glorioso martirio, misteriosamente imposto dall’arbitrio di una donna impudica in virtù del compito affidatole. Noi, che nel giorno della decollazione di San Giovanni, nella chiesa benedettina di Santa Maria di Collemaggio in Aquila ricevemmo sul nostro capo la tiara, desideriamo che con ancor più venerazione tal Santo venga onorato mediante inni, canti religiosi e devote preghiere dei fedeli. Affinché, dunque, in questa chiesa la festività della decollazione di San Giovanni sia esaltata con segnalate cerimonie e sia celebrata con il concorso devoto del popolo di Dio, e tanto più devotamente e fervidamente lo sia quanto più in tale chiesa la supplice richiesta di coloro che cercano Dio troveranno tesori della Chiesa che risplendono dei doni spirituali che gioveranno nella futura vita, forti della misericordia di Dio onnipotente e dell’autorità dei suoi apostoli SS. Pietro e Paolo, in ogni ricorrenza annuale della festività assolviamo dalla colpa e dalla pena, conseguenti a tutti i loro peccati commessi sin dal Battesimo, quanti sinceramente pentiti e confessati saranno entrati nella chiesa di Santa Maria di Collemaggio dai vespri della vigilia della festività di San Giovanni fino ai vespri immediatamente seguenti la festività. Dato in Aquila, 29 settembre, nell’anno primo del nostro pontificato». L'indulgenza plenaria concessa dalla Penitenziaria Apostolica, a nome di papa Benedetto XVI, potrà essere lucrata per un anno, dal 28 agosto 2009 al 29 agosto 2010.



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